Famiglia italiana di celebri danzatori e coreografi; fra i più noti ricordiamo Filippo (Milano 1777 - Como 1871), applaudito ballerino alla Scala di Milano, poi direttore dei balli alla corte di Gustavo [...] a Parigi, dove, nello stesso anno, creò la sua unica coreografia per il balletto Le Papillon, musica di J. Offenbach, protagonista l'allieva prediletta della T., Emma Livry (1842-1863). Ispettrice generale della scuola di danza dell'Opéra fino al ...
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PALLADINO, Emma
Elena Cervellati
PALLADINO, Emma. – Nacque a Milano nel 1861, figlia di un ballerino del teatro alla Scala, Andrea Palladini, di cui scelse di modificare il cognome (Guest, 1992, p. [...] creazione di Pasquale Borri. Trasferitasi negli Stati Uniti, nel 1877 debuttò al Boot’s Theatre di New York nell’operetta di Jacques Offenbach A trip to the moon (Le voyage dans la lune) e nel 1878 fu tra gli interpreti del balletto Les papillons ...
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GARIBALDI, Luisa
Roberto Staccioli
Nacque a Genova nel 1884. Di origini modeste, iniziò a studiare pianoforte ancora bambina e dopo il diploma insegnò pianoforte e solfeggio a domicilio per potersi [...] (febbraio 1905); Teresa ne La cabrera di G. Dupont (marzo 1905); Nicklausse e la Madre ne I racconti di Hoffmann di J. Offenbach (aprile 1905). Tra il 1905 e il 1906 partecipò con i complessi del teatro Costanzi a una prima tournée in Argentina, e al ...
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Regista svizzero (n. Erlenbach, Zurigo, 1951). Dopo studi musicali, frequentò a Parigi la scuola di teatro del mimo J. Lecoq; compositore di musica per alcuni teatri di Amburgo, Vienna, Stoccarda, nel [...] sono oggetto di una grottesca indagine scientifica. Ha anche messo in scena il Pierrot lunaire di A. Schönberg, l'operetta di J. Offenbach La vie parisienne e A king. Riding (2000), oratorio di Klaas de Vries dalle Onde di V. Woolf. Dal 2000 al 2004 ...
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PETITO, Antonio
Maria Procino
PETITO, Antonio. – Nacque a Napoli, nel quartiere Vicaria, il 29 giugno 1822 da Salvatore, attore e noto interprete della maschera di Pulcinella, e da Maria Giuseppa Errico [...] in prosa, Na bella Elena mbastarduta nfra la lengua franzese, tuscana e napulitana (dall’operetta La belle Hélène di Offenbach), Aida dint’ ’a casa ’e Tolla Pandola, La lotteria alfabetica, dove criticò l’industrialismo piemontese, Tre banche a ’o ...
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BIGATTI, Carlo (Ambrogio)
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Nato a Milano il 22febbr. 1779, intraprese gli studi musicali nella sua città con V. Canobbio (pianoforte), li proseguì poi a Bologna con padre G. B. Martini (armonia e contrappunto) [...] un Thème avec huit variations pour le piano e dell'antifona O Sacrum Convivium, a tre voci senza accompagnamento, stampati ad Offenbach presso l'editore André (s.d.). Molto apprezzato nell'ambiente musicale milanese per le sue doti artistiche e umane ...
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FUMAGALLI
Bianca Maria Antolini
Famiglia di pianisti e compositori, attivi nel sec. XIX.
Disma. - Nato a Inzago, nel Milanese, da Carlo e da Carolina Consonni l'8 sett. 1826, studiò nella città natale [...] , C. Gounod, G.B. Ferrari, A. Cagnoni, J. Halévy, F. David, F. Flotow, C.A. Gomes, N. De Giosa, F. Marchetti, J. Offenbach, C.A. Lecocq, E. Usiglio, S. De Ferrari, A. Buonomo, R. Wagner, G. Dell'Orefice, C. Podestà, S. Gobatti, S. Auteri Manzocchi, F ...
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Strauss, Johann junior
Luisa Curinga
Nel regno del valzer, sulle sponde del Danubio
Compositore e direttore d’orchestra viennese del 19° secolo, Johann Strauss figlio, noto come il re del valzer, vede [...] un’area molto vasta, fu necessario un colpo di cannone per segnalare l’inizio dell’esecuzione. Sull’esempio di Jacques Offenbach, Johann iniziò negli anni Settanta a comporre operette, continuando fino a due anni prima della morte, avvenuta nel 1899 ...
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GALLI, Amintore
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Talamello, nel Montefeltro, il 12 ott. 1845 da Antonio, architetto, e da Livia Signorini.
I genitori avrebbero voluto che seguisse gli studi di architettura [...] operette straniere (indirizzandosi in particolare verso il mercato francese, con i lavori della nota triade Hervé, A.C. Lecocq e J. Offenbach) e opere (tra cui l'acquisto più clamoroso fu, forse, nel 1879 la Carmen di G. Bizet); di alcune partiture ...
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FARNETI, Maria
Roberto Staccioli
Nata a Forlì l'8 dic. 1877, da Domenico e da Clementina Babini, ultima di cinque figlie, cominciò giovanissima a studiare canto presso il liceo musicale di Pesaro con [...] , con Salomea Kruscenisky. Al Costanzi cantò ancora nella Bohème di Puccini (Mimì), ne I racconti di Hoffmann di J. Offenbach (Giulietta), ne L'amico Fritz (Suzel) e in Zanetto, ambedue di Mascagni (Silvia), mentre nel dicembre 1905 debuttò al ...
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polka
pòlka (o pòlca) s. f. [dal cèco polka (attrav. il tedesco e il francese), prob. come femm. di polak «polacco»]. – Danza di origine boema, diffusasi nel resto d’Europa nella seconda metà del sec. 19°, di ritmo binario, movimento vivace,...
operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...