VIENNA (ted. Wien; A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans TIETZE
Giuseppe GABETTI
Karl August ROSENTHAL
Roberto PARIBENI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Carlo MORANDI
Franco VALSECCHI
Capitale [...] viennese, si aprì la strada che lo portò in tutto il mondo. L'operetta ebbe il suo primo rappresentante, insieme con Offenbach, in F. v. Suppé; si aggiungano J. Strauss figlio, K. Millöcker, i fratelli di J. Strauss iunior: Giuseppe ed Edoardo, C ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] Comunale di Firenze; nel febbraio del 1980, Die Walküre di Wagner, e nel dicembre Les Contes d'Hoffmann di J. Offenbach; nel 1981, Siegfried e Die Götterdämmerung di Wagner, tutti al Teatro Comunale di Firenze. Nell'agosto 1984 realiza a Pesaro ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] dell’attenzione di editori dinamici, come fu ad esempio Sonzogno, che giocò sull’acquisto dei diritti delle operette di Jacques Offenbach o dei lavori di Georges Bizet la sua concorrenza all’egemonia fino ad allora incontrastata di Ricordi. E le mode ...
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polka
pòlka (o pòlca) s. f. [dal cèco polka (attrav. il tedesco e il francese), prob. come femm. di polak «polacco»]. – Danza di origine boema, diffusasi nel resto d’Europa nella seconda metà del sec. 19°, di ritmo binario, movimento vivace,...
operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...