JONES, Richard
Elvio Giudici
Regista di opera lirica e teatrale inglese, nato a Londra il 7 giugno 1953. Come tutti i grandi registi anglosassoni, presenta una spiccata tendenza a centrare i propri [...] e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, The bitter tears of Petra von Kant di Gerald Barry, Les contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach), nonché con il Covent Garden (a cominciare dall’intero Ring wagneriano nel 1994-96, che è stato accompagnato da vivaci ...
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Olimpiadi estive: Berlino 1936
Elio Trifari
Numero Olimpiade: XI
Data: 1° agosto-16 agosto
Nazioni partecipanti: 49
Numero atleti: 3962 (3634 uomini, 328 donne)
Numero atleti italiani: 182 (169 uomini, [...] sci di fondo e nella danza. Ma la sua passione era la scherma e cominciò a frequentare il club schermistico di Offenbach dove l'italiano Arturo Gazzera ne comprese subito le grandissime doti. A soli 14 anni Helene si affermò nei campionati nazionali ...
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REINHARDT, Max
Giuseppe Gabetti
Pseudonimo del regista Max Goldmann, nato a Baden presso Vienna il 9 settembre 1873, il quale per un trentennio, direttamente o indirettamente, ha dato all'arte scenica [...] degli anni sempre più spesso - si permise tutti gli arbitrî. Non si arrestò davanti a Shakespeare più che davanti a Offenbach o a Maugham. Impostata la rappresentazione sopra una unitaria intuizione di stile, mirò esclusivamente, e con tutti i mezzi ...
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Regista teatrale e cinematografico francese, nato a Lézigné (Maine-et-Loire) il 2 novembre 1944 e morto a Clichy-la-Garenne (Hauts-de-Seine) il 7 ottobre 2013. Attore e regista teatrale, si dedicò anche [...] messa in scena a Bayreuth tra il 1976 e il 1980. All’Opéra di Parigi, dopo i Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach nel 1974, nel 1979 realizzò la prima esecuzione mondiale della versione integrale di Lulu di Alban Berg, poi portata anche al Teatro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il musical è stato, prima in America, poi in Europa, una delle forme di teatro musicale [...] e perfette macchine spettacolari, zampillanti humour e buon gusto: sono i primi mattatori dell’operetta, dopo l’era Offenbach, a ritrovare una miracolosa commistione di raffinatezza letteraria, arguzia mondana, critica di costume, satira sociale. Se ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] più importanti la chiesa capitolare di San Giorgio a Limburgo sulla Lahn, S. Matteo a Treviri, la chiesa abbaziale di Offenbach, Santa Elisabetta a Marburgo sulla Lahn, il duomo di Wetzlar, il duomo di Paderborn. Sono scarsissimi gli edifici profani ...
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Poema tedesco medievale, adespoto, redatto alla fine del sec. XI, probabilmente fra il 1077 e il 1081, da autore bavarese o franco. Vuol essere, in sostanza, il panegirico di Annone II il Santo, arcivescovo [...] ., Deutsche Chroniken, I, Hannover 1896. Buone versioni neotedesche quelle di Albert Stern (Lipsia 1883) e di R. Benz (Offenbach 1924).
Bibl.: W. Wilmanns, Über das Annolied, in Beiträge zur Geschichte der älteren deutschen Literatur, fasc. 2, Bonn ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] la Terre à la Lune, 1865; Autour de la Lune, 1870), riprendeva vari spunti dall'operetta Le voyage dans la Lune (1875) di J. Offenbach, messa in scena al Théâtre de la Gaîté per la regia di Adolphe d'Ennery. In effetti, il catalogo della Star Film di ...
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PETITO, Antonio
Maria Procino
PETITO, Antonio. – Nacque a Napoli, nel quartiere Vicaria, il 29 giugno 1822 da Salvatore, attore e noto interprete della maschera di Pulcinella, e da Maria Giuseppa Errico [...] in prosa, Na bella Elena mbastarduta nfra la lengua franzese, tuscana e napulitana (dall’operetta La belle Hélène di Offenbach), Aida dint’ ’a casa ’e Tolla Pandola, La lotteria alfabetica, dove criticò l’industrialismo piemontese, Tre banche a ’o ...
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BIGATTI, Carlo (Ambrogio)
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Nato a Milano il 22febbr. 1779, intraprese gli studi musicali nella sua città con V. Canobbio (pianoforte), li proseguì poi a Bologna con padre G. B. Martini (armonia e contrappunto) [...] un Thème avec huit variations pour le piano e dell'antifona O Sacrum Convivium, a tre voci senza accompagnamento, stampati ad Offenbach presso l'editore André (s.d.). Molto apprezzato nell'ambiente musicale milanese per le sue doti artistiche e umane ...
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polka
pòlka (o pòlca) s. f. [dal cèco polka (attrav. il tedesco e il francese), prob. come femm. di polak «polacco»]. – Danza di origine boema, diffusasi nel resto d’Europa nella seconda metà del sec. 19°, di ritmo binario, movimento vivace,...
operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...