Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] del soprannome per designare i compagni, in particolare i militanti arrestati o uccisi («Dura da un anno / la triste odissea di Paolo e Daddo»).
Fa parte di questo quadro l’ampia diffusione dell’ingiuria, da sempre una caratteristica fondamentale del ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] a trattenerlo presso lo Studio ferrarese. Da Basinio e dal Carbone si apprende che il G. leggeva l'Iliade e l'Odissea, la Ciropedia di Senofonte, Aristofane, Eschine, Sofocle, Demostene e Platone. A proposito del De corona di Demostene e del Gorgia ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] viene designato perlopiù come analessi) fin dalle origini (basti pensare al lungo racconto di Ulisse ai Feaci, nell’Odissea) e che diventa subito uno dei mezzi di montaggio prediletti dal cinema per movimentare la narrazione, per raccordare blocchi ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] modo quella di non appesantire l'apparato critico: ricordiamo gli espedienti usati da P. Von der Mühll nell'edizione dell'Odissea (1946) e da R. A. B. Mynors nell'edizione di Catullo (1958).
I progressi della critica testuale sono andati insieme ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] della colonna infame, edizione a cura di A. Stella & C. Repossi, Torino, Einaudi Gallimard.
Omero (1993), Odissea, tradotta da I. Pindemonte, introduzione e commento di M. Mari, Milano, Biblioteca universale Rizzoli.
D’Achille, Paolo (2003 ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la letteratura l. vera e propria, rivelandosi intimamente legata all’ellenismo. Opera di Andronico è la traduzione dell’Odissea in versi saturni e l’adattamento di tragedie attiche. Poco più giovane di Andronico, Nevio adatta la commedia palliata ...
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odissea
odissèa s. f. [gr. ᾿Οδύσσεια, der. di ᾿Οδυσσεύς, nome greco di Ulisse; lat. Odyssēa]. – 1. Propr., titolo (Odissea) di uno dei due grandi poemi greci (l’altro è l’Iliade) attribuiti dalla tradizione a Omero, in cui si narrano le vicende...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...