(gr. Καλυψώ) Nella mitologia greca, ninfa, figlia di Atlante. Nell’Odissea si narra come C. accoglie nell’isola di Ogigia Ulisse naufrago e, innamorata di lui, lo trattiene per 7 anni, finché non riceve [...] da Zeus l’ordine di lasciarlo partire ...
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Il complesso dei fatti leggendari che ruotano intorno all’Iliade e all’Odissea. Con termine risalente agli Alessandrini, si dà il nome di poemi ciclici a una serie di epopee, perdute, che comprendeva [...] tutta la leggenda eroica considerata come unità, tranne le parti cantate da Omero. Esistono scarsi frammenti di Ciprie, Etiopide, Iliuperside (Distruzione di Ilio), Piccola Iliade, Nostoi (Ritorni), Telegonia. ...
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Letterato (Firenze 1514 o 1515 - ivi 1581 circa). Tradusse in versi sciolti l'Odissea (pubbl. 1582) e i primi 7 libri dell'Iliade (inediti). Inedite anche rime e lezioni tenute nell'accademia fiorentina. ...
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(gr. Λαιστρυγόνες) Nella mitologia greca, popolo di giganti antropofagi presso i quali, secondo l’Odissea, approda Ulisse e che più tardi fu localizzato in Sicilia o nella regione di Formia. ...
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(gr. Μέδων) Nell’Iliade, figlio di Oileo, fratello di Aiace, ucciso a Troia da Enea.
Nell’Odissea, araldo dei Proci a Itaca; Ulisse lo risparmia per avere svelato a Penelope il complotto che i Proci avevano [...] preparato contro Telemaco ...
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Nome («i separanti») dato nell’età alessandrina ai grammatici greci che negavano che l’Iliade e l’Odissea potessero appartenere a un solo autore; tra essi, Xenone ed Ellanico. Nei c. si trovano i prodromi [...] della questione omerica ...
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Ilìade (gr. 'Ιλιάς) Titolo con cui è indicato, già in Erodoto (II, 116), uno dei due grandi poemi (Iliade e Odissea) attribuiti dalla tradizione ad Omero (in origine ἰλιάς è aggettivo e significa "d'Ilo, [...] latini si ridusse la conoscenza del poema durante il Medioevo. Prima traduzione in prosa latina dell'intero poema (e dell'Odissea) fu quella, assai rozza, che Leonzio Pilato fece per volontà di G. Boccaccio e di F. Petrarca (intorno al 1360 ...
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Scrittore greco (Hiràklion 1883 - Friburgo in Brisgovia 1957). Ha affidato la sua fama soprattutto ad Ὀδύσσεια in versi ("Odissea", 1938; 1957), dove Ulisse, rimessosi in viaggio dopo il ritorno ad Itaca, [...] impersona l'irrequieto e angoscioso anelito dell'uomo moderno verso la libertà. Un uguale tentativo di rivivere in personaggi mitici o storici aspetti della sensibilità moderna è nelle opere di teatro, ...
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TELEMACO (Τελέμαχος)
E. Paribeni
Il figlio di Odisseo e di Penelope oltre a figurare tra i personaggi principali dell'Odissea negli eventi che preparano il ritorno del padre a Itaca e la terribile vendetta [...] 'arte figurata. Tra le più antiche e le più suggestive quella offerta dal noto rilievo melio di Atene con il riconoscimento di Odisseo da parte di Euriclea, e il noto skỳphos del Pittore di Penelope nel museo di Chiusi, che lo rappresenta come una ...
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Figure favolose della mitologia greca, di statura gigantesca e fornite di un solo occhio situato in mezzo alla fronte. Nell’Odissea sono una collettività di giganti spregiatori degli dei, che vivono in [...] caverne allo stato pressoché di natura e antropofagi; sono pastori e il loro capo è Polifemo, figlio di Posidone. Nella posteriore Teogonia esiodea sono nominati tre C. come figli di Urano e Gaia: Bronte, ...
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odissea
odissèa s. f. [gr. ᾿Οδύσσεια, der. di ᾿Οδυσσεύς, nome greco di Ulisse; lat. Odyssēa]. – 1. Propr., titolo (Odissea) di uno dei due grandi poemi greci (l’altro è l’Iliade) attribuiti dalla tradizione a Omero, in cui si narrano le vicende...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...