JACOPINO da Reggio (Jacopino di Gerardo da Reggio)
Massimo Medica
L'origine reggiana di questo copista, attivo forse anche come miniatore nella seconda metà del Duecento, ci è tramandata da alcuni documenti [...] e Franco bolognese, in Dante e Bologna nei tempi di Dante, Bologna 1967, pp. 53-59; C.L. Ragghianti, Il problema OderisidaGubbio-Franco bolognese, in L'arte in Italia, III, Dal secolo XII al secolo XIII, Roma 1969, coll. 1060-1070; T. Velmans ...
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umiltà (umilità; umilitade; umilitate; umiltate)
Francesco Tateo
Virtù che assume un posto centrale nell'etica di D. fin dall'epoca della Vita Nuova, in cui essa conserva ancora la sua impronta di origine [...] schietto di Pg I 95) l'u. si fa strada nel cuore del poeta, comprimendo la sua vana superbia dopo il discorso di OderisidaGubbio sulla caducità della fama: Tuo vero dir m'incora / bona umiltà, e gran tumor m'appiani (XI 119). Proprio nel canto dei ...
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verde
Alessandro Niccoli
Non compare mai nella Vita Nuova, nel Convivio e nel Detto ed è presente una sola volta nel Paradiso e nel Fiore. Il numero relativamente alto degli esempi delle Rime (12 su [...] v. vale " fiorente ", " rigoglioso ". In quest'accezione compare come predicativo, nell'elegiaca e gentile meditazione di OderisidaGubbio sulla vanità della gloria umana che " presto sfiorisce ", poco " sta in sua vigorosità " (Buti) a meno ...
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penitenza (penetenza)
Lucia Onder
Giovanni Fallani
Per " contrizione ", con riferimento al pianto di pentimento di Ezechia (cfr. IV Reg. 20, 3 " Flevit itaque Ezechias fletu magno "; si veda anche il [...] nel vedere come Dio vuol che 'l debito si paghi (Pg X 108); la p. non soddisfatta in vita si espia nel Purgatorio, lo conferma OderisidaGubbio a D.: E qui convien ch'io questo peso porti / per lei, tanto che a Dio si sodisfaccia, / poi ch'io nol fe ...
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JACOPINO da Reggio
L. Morozzi
Miniatore emiliano, attivo a Bologna dal terzo quarto del 13° secolo.Notizie di J. si hanno nel 1269, 1284 e 1286, in documenti ove non è ricordato come miniatore o pittore, [...] ., Postilla all'apertura sugli umbri, ivi, 1966b, 195, pp. 3-8 (rist. ivi, pp. 158-162); S. Bottari, Per la cultura di OderisidaGubbio e Franco Bolognese, in Dante e Bologna nei tempi di Dante, Bologna 1967, pp. 53-59; C.L. Ragghianti, Il problema ...
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fama
Fernando Salsano
Significa il fenomeno del divulgarsi di una notizia, come in Cv I III 11 la imagine per sola fama generata sempre è più ampia, e IV 1 la fama dilata lo bene e lo male oltre la [...] il merito degli spiriti attivi; e uno maggiore, quando il desiderio di eccellenza porta alla superbia, come è il caso di OderisidaGubbio (Pg XI 85-88, e cfr. XVII 115-116), e alla concezione del primato e della nominanza come fini vanagloriosi dell ...
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miniatura
Mario Rotili
L'interesse di D. per la m. è testimoniato in Pg XI 79-84, ove il compiacimento del poeta per l'incontro con OderisidaGubbio e l'elogio che questi fa di Franco Bolognese, il [...] e onorato, e quella del più grande maestro della generazione seguente la sua. Di qui dunque la conoscenza che noi abbiamo di OderisidaGubbio (v.) e di Franco Bolognese (v.), dei quali senza il ricordo di D. nulla sapremmo, in quanto di essi non ci ...
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Unamuno, Miguel de
Joaquín Arce
Scrittore e filosofo spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936); per la sua caratteristica problematica sulla vita, la morte e l'aldilà dimostra una larga conoscenza dell'opera [...] tetragono. E accanto ai relitti di lingua, si trovano le situazioni e le figure emblematiche (gli " uomini-alberi ", Ugolino, Catone, OderisidaGubbio) e i commenti ed interpretazioni più o meno appassionati (i versi 2-3 di Pd XXV in un articolo, un ...
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superbo
Domenico Consoli
In un buon numero di occorrenze l'aggettivo, anche sostantivato, vale " soggetto a superbia ", ovvero, con leggero mutamento semantico, " mosso, determinato dalla superbia " [...] , al fallo morale; a Montaperti, afferma OderisidaGubbio, fu distrutta / la rabbia fiorentina, che er'alto che vincea la vista, / e la costa superba più assai / che da mezzo quadrante a centro lista; per " sporgente ", " rilevato ", in If XXI 34 ...
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Signorelli, Luca
Isa Barsali Belli
Pittore (Cortona 1445 c. - ivi 1523). Gli affreschi della Cappella Nuova o di San Brizio nel duomo di Orvieto, in cui il S. dipinse in forma grandiosa e aspra, sulla [...] di superbia punita); in basso D., Virgilio e tre superbi (Omberto Aldobrandeschi, OderisidaGubbio, Provenzano Salvani).
L'aderenza al testo dantesco è assai precisa. Da notare solo un equivoco e una dimenticanza del pittore: l'angelo nocchiero, con ...
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