decimo
dècimo [agg. e s.m. Der. del lat. decimus, da decem "dieci", e quindi "che in una successione occupa il posto corrispondente al numero dieci"] [ALG] Ciascuna delle dieci parti uguali in cui può [...] essere diviso un numero o un altro ente. ◆ [FME] Nella pratica oculistica, misura convenzionale dell'acuità visiva, per cui il visus normale è considerato pari a 10 d. (10/10) che scendono gradualmente a 9/10, 8/10, ecc. per capacità visive ridotte, ...
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tilosi In dermatologia, ispessimento dello strato corneo dell’epidermide, tale da determinare come una callosità diffusa, che colpisce soprattutto le superfici palmari e plantari. Può svilupparsi talora, [...] cause sconosciute, in soggetti adolescenti o adulti e persistere poi più o meno a lungo (t., o cheratosi essenziale, degli adulti).
In oculistica, indurimento e ispessimento del margine palpebrale, conseguente a processo infiammatorio (blefarite). ...
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WECKER, Louis de
Giuseppe Ovio
Oftalmologo, nato a Francoforte sul Meno il 27 settembre 1832, morto a Parigi il 24 gennaio 1906. Studiò a Würzburg, a Berlino, a Vienna e a Parigi; nel 1855 si laureò [...] a Würzburg, nel 1861 a Parigi. Si dedicò allo studio dell'oculistica, nella quale ebbe a maestri F. Arlt, E. Jäger e A. Graefe; esercitò principalmente a Parigi, acquistandosi, per la sua valentia nella chirurgia oculare e per le opere pubblicate, ...
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. È l'alcaloide della Duboisia myoporoides R., arbusto spontaneo dell'Australia e Nuova Caledonia. I sali usati in terapia sono il bromidrato, il cloridrato e il solfato. La duboisina è un midriatico d'azione [...] analoga all'atropina e a questo scopo è adoperata nella pratica oculistica per dilatare la pupilla. La duboisina esercita però, a differenza dell'atropina, un'azione deprimente sui centri nervosi, che fa di questo medicamento un buon sedativo negli ...
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KNAPP, Hermann Jakob
Arturo Castiglioni
Medico americano di famiglia tedesca, nato il 17 marzo 1832 a Dauborn, morto il 2 maggio 1911 a New York. Studiò a Monaco, Berlino e Vienna, poi a Parigi, a Londra [...] Utrecht, ebbe la laurea nel 1854 e conseguì nel 1859 la libera docenza a Heidelberg, dove nel 1865 divenne professore di oculistica. Nel 1868 si trasferì a New York e fondò l'Ophthalmic and Aural Institute per le malattie degli occhi e degli orecchi ...
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QUAGLINO, Antonio
Giuseppe Ovio
Oculista, nato il 13 ottobre 1817 a Zabiena presso Biella, morto nella sua villa di Tremezzo sul lago di Como il 13 gennaio 1894. Si laureò in medicina e chirurgia a [...] Pavia nel 1842, dove fin dal 1860 divenne professore d'oftalmologia e direttore della clinica oculistica, tenuta prima da F. Flarer, suo maestro. Colto, studiosissimo, eccellente operatore, fu anche benemerito della patria, avendo combattuto nel 1848 ...
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MAGNI, Francesco
Stefano Arieti
Nacque in una famiglia di modeste origini, da Giosuè e da Francesca Chiappelli, a Spedaletto, presso Pistoia, il 15 luglio 1828. Completati gli studi secondari presso [...] Patria (cit. in Il colera, in Riv. clinica di Bologna, s. 3, IV [1884], pp. 827-830).
Orientatosi verso lo studio dell'oculistica, tra il 1855 e il 1856 il M. visitò le principali scuole europee della specialità e, maturata una notevole perizia nella ...
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GALLENGA, Riccardo
Giuseppe Armocida-Pier Enrico Gallenga
Nato a Parma il 30 ag. 1904 da Camillo, clinico oculista dell'Ateneo parmense, e da Erminia Bazzi, si iscrisse al corso di laurea in medicina [...] -33 e 1933-34 vi tenne un corso libero di ottica fisiologica. Nel 1935 fu incaricato dell'insegnamento di clinica oculistica presso l'Università di Cagliari, dove fu nominato professore straordinario di tale disciplina nel 1939, dopo aver superato il ...
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GUAITA, Luigi
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Nato a Bergamo il 1° marzo 1851, compì nella sua città gli studi secondari, segnalandosi subito per diligenza e valore: nell'ultimo anno di liceo, 1868, fu premiato al concorso Maccarani [...] . Si avviava intanto alla carriera universitaria partecipando a vari concorsi: nel 1884 ottenne le eleggibilità alle cattedre di oftalmoiatria e clinica oculistica di Pisa con 40 punti su 50 e di Siena con 42 punti su 50, nel 1885 a quella di Modena ...
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vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità [...] funzionale posseduto dall’apparato visivo è detto visus. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell’oculistica. ...
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oculistica
oculìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. seg.]. – Ramo della medicina (detta anche oftalmologia) che studia la patologia dell’organo della vista e dei suoi annessi, nonché i difetti e disturbi della visione e i mezzi, anche...
oculistico
oculìstico agg. [der. del lat. ocŭlus «occhio»] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie dell’occhio e i difetti della vista; relativo all’oculista o all’oculistica: clinica o.; ambulatorio, gabinetto o.; strumentario o.; visita...