La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] di questa letteratura: fatto si è che i romanzi, pur sfociando, almeno per il lettore d'oggi, in un oceano di monotonia, dimostrano nello svolgimento della narrazione e del dialogo una certa finitura, che certamente attua una serie tradizionale e ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] i non generati (come il feto protagonista di Factum est):
«Secoli e tempi
tempi e secoli d’affanni,
come un fiume, un oceano,
un nostro lago,
perchè la pagina voltasse su se stessa
e tutto si cambiasse
riunendo il passato nel presente
nel presente il ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] maniera, ed angeli sterminatori e spettri e demoni, e la tonante fiamma del cielo e la mugghiante ira dell'oceano tempestoso; cose in complesso atte a scuotere violentemente indi a stringer l'anima di gelato orrore anziché agitarla gradevolmente e ...
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oceano
ocèano (poet. oceàno) s. m. [dal lat. Oceănus, gr. ᾿Ωκεανός, nome del dio Oceano, figlio di Urano (il cielo) e di Gea (la terra), considerato originariamente nel mondo greco come un fiume che circonda la terra]. – 1. a. La grande massa...
oceanico
oceànico agg. [dal lat. tardo oceanĭcus] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’oceano, relativo agli oceani: regione o.; isole o.; acque o.; clima o., proprio delle regioni bagnate dall’oceano, compresi larghi tratti del retroterra, e caratterizzato...