Uomo di stato (Colonia 1876 - Rhöndorf, Bonn, 1967). Oppositore dei nazionalsocialisti, dopo la Seconda guerra mondiale fu tra i fondatori del CDU. Eletto cancelliere nel 1948, sotto il suo governo, caratterizzato [...] diParigi del 23 ottobre 1954, che segnarono la fine del regime dioccupazione, nel 1955 la Germania aderiva alla NATO. Lasciata la carica di ministro degli Esteri, nel 1957, forte di questi successi e della formidabile ripresa economica tedesca ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] a un regime brutale, con migliaia di arresti e deportazioni. Occupata poi dai Tedeschi nel 1941, subì l’annientamento della simbolista, che scrisse in russo e lituano; nell’ambasciata lituana diParigi lavorava O.V. de L. Miłosz, poeta in lingua ...
Leggi Tutto
Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] e difesa nel corso di un secolo, chiusero le sedi di Francoforte (1901) e di Vienna (1931), ma conservarono quelle diParigi e di Londra. Salvate le loro proprietà durante l'occupazionetedesca e tornati a stabilirsi a Parigi nel settembre 1944, i ...
Leggi Tutto
Drammaturgo danese (Ribe 1901 - Copenaghen 1961). Scenografo a Parigi, a Londra, al Teatro Reale di Copenaghen, poi direttore artistico del "Tivoli", esordì nel 1935 con Melodien der blev vaek ("La melodia [...] l'educazione borghese. Ancor più aspro e polemico è il dramma Anna Sophie Hedvig (1939). Durante l'occupazionetedesca A. scrisse drammi di più o meno aperta propaganda politica come Judith ("Giuditta", 1940) e Silkeborg (1945). Negli ultimi drammi ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] occupazionetedesca, la Danimarca si aprì poi avidamente all’Europa e all’America. Particolare incidenza ebbe l’esistenzialismo di Juel sono eleganti ritrattisti; rilevante l’attività di C.W. Eckersberg, formatosi a Parigi presso J.-L. David, e dei ...
Leggi Tutto
(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] del trattato diParigi del 1856 occupazionedi Düsseldorf, Duisburg e Ruhrort) con lo stabilimento di una linea doganale sul Reno. La seconda (29 aprile-5 maggio 1921) fissò, sotto forma di ultimatum, l’ammontare del debito tedesco a 132 miliardi di ...
Leggi Tutto
Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] guerra mondiale, con l’occupazionetedesca della Danimarca e l’insediamento di truppe britanniche e poi scultura, H. Gerdur, J.G. Arnason. Errò, trasferitosi a Parigi, offre una visione personale del surrealismo. Dopo lo scioglimento del gruppo ...
Leggi Tutto
Compiègne Città della Francia nord-orientale (42.036 ab. nel 2006), nel dipartimento dell’Oise. Si trova alla confluenza dell’Aisne nell’Oise, in margine alla foresta omonima, circa 70 km a NE diParigi. [...] fino ai Pirenei sotto diretta occupazionetedesca. Editto di C. Emanato nel 1557 dal re di Francia Enrico II, confermò e di C. Carmelitane del convento di C. (la priora, Teresa di s. Agostino, un’altra madre e 14 sorelle), ghigliottinate a Parigi ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Parigi 1893 - ivi 1945). La sua opera è impregnata e condizionata dalle sue contraddizioni politiche, che sfociano, dopo le incertezze del dopoguerra, in una aperta adesione a programmi [...] dell'Action Française. Durante l'occupazionetedesca della Francia nella seconda guerra mondiale, D. fu un collaborazionista e in quegli anni divenne direttore della Nouvelle revue française. Dopo la guerra, accusato di collaborazionismo, si tolse la ...
Leggi Tutto
Poeta e scrittore francese (Rezé 1899 - Parigi 1959). Surrealista, portò con sé lo spirito combattivo del dadaismo. Dapprima militante comunista, quindi trockista, prese parte alla guerra civile spagnola [...] fuggito in Messico (1941) durante l'occupazionetedesca, rientrò in Francia nel 1948. Nella sua poesia, in cui non mancano motivi d'invettiva politica, espresse una grande libertà d'invenzione unita a una vena di ottimismo comico che lo distingue da ...
Leggi Tutto