Stato continentale dell’Asia di SO. Confina con il Turkmenistan, l’Uzbekistan, e il Tagikistan a N, con la Cina per un breve tratto a NE (l’appendice che s’incunea fra il Pamir e l’Hindukush), con il Pakistan [...] sull’Hari e sul Kabul, la cui efficienza è risultata peraltro compromessa dalle distruzioni avvenute nel periodo dell’occupazionesovietica. Si coltivano cereali, frutta, cotone e, soprattutto, papavero da oppio (3.600 t nel 2010). Questa risorsa ha ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] le frontiere del 1920, con una rettificazione in favore della Cecoslovacchia; nel paese rimase una forza di occupazionesovietica. Proclamata la repubblica (gennaio 1946), Z. Tildy, esponente del Partito indipendente dei piccoli proprietari (PIPP ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] e culturale e reprimendo duramente le proteste popolari.
Dopo la Seconda guerra mondiale la C. fu divisa in due zone di occupazione, sovietica e statunitense, rispettivamente a N e a S del 38° parallelo. Nel 1948 furono proclamati due Stati, ognuno ...
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Stato dell’Asia orientale, in buona parte corrispondente alla sezione settentrionale della penisola di C. e perciò detto correntemente C. del Nord. Confina a N con la Cina e per un breve tratto con la [...] ’Italia e la Francia.
Storia
La C. del Nord si formò quale Stato a sé stante nel 1948 nella zona di occupazionesovietica, dopo l’approvazione di una Costituzione di tipo socialista. Capo del governo divenne il leader del Partito comunista (dal 1949 ...
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Organizzazione terroristica fondata sul finire degli anni Ottanta del 20° sec. dal miliardario saudita O. Bin Laden per promuovere la guerriglia islamica contro l'occupazionesovietica dell'Afghanistan. [...] Negli anni Novanta si è avvicinata al regime dei taliban in Afghanistan (da cui ha ricevuto protezione e appoggi) e ha rivolto la propria iniziativa contro gli Stati Uniti e l'Occidente. È responsabile ...
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(ted. Sachsen) Regione storica della Germania, la cui estensione e i cui limiti sono sensibilmente variati nel tempo. Nei primi secoli dell’era cristiana il nome designava il territorio abitato dai Sassoni; [...] si sta sviluppando un importante polo tecnologico.
Il Land della Sassonia fu costituito nel 1946 nella zona di occupazionesovietica e nel 1949 entrò a far parte della Repubblica Democratica Tedesca; soppresso nel 1952 in seguito al riordinamento ...
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Città capitale dell’Afghanistan (5.171.000 ab. secondo stime del 2021), sulle rive del fiume Kabul, a 1800 m s.l.m. in un fertile altopiano, circondato da montagne; capoluogo della provincia omonima. È [...] capitale del Regno indipendente dell’Afghanistan e godette di un notevole sviluppo industriale, sociale e culturale. Con l’occupazionesovietica del 1979 fu il centro del conflitto tra i ribelli mugiahidin e il governo filosovietico, alla caduta del ...
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(pol. Wilno; russo Vil´no; ted. Wilna) Città capitale della Lituania (fino al 1990 Vilna; 536.055 ab. nel 2018). Sorge in una regione collinare all’incrocio della grande via di comunicazione fra il bacino [...] i Polacchi mantennero il possesso della città, mentre la Costituzione lituana del 1928 la proclamò capitale dello Stato lituano. Dopo l’occupazionesovietica della Polonia fu restituita alla Lituania (1939), con la quale fu annessa all’URSS nel 1940 ...
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(cin. Manchou, oggi Dongbei) Regione dell’Asia orientale (circa 800.000 km2 con 107.430.000 ab. nel 2005), identificabile con la sezione nord-orientale della Cina e divisa fra le province di Jilin, Liaoning [...] Zhang Zuolin, ma dopo la sua morte (1928), il Giappone occupò il paese, trasformandolo nel Manchoukuo, di cui l’ultimo imperatore manciù cessò di esistere come Stato indipendente. L’occupazionesovietica ebbe termine nell’aprile 1946; ma iniziò ...
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Pubblicista e uomo politico lituano (Taujėnai, Ukmergė, 1874 - Cleveland 1944). Compiuti gli studî a Pietroburgo, si dedicò alle questioni sociali e politiche della Lituania; fu redattore di molti periodici [...] culturale e politico lituano, fu esponente del partito democratico e presidente della Repubblica dal 1919 al 1940. Prima dell'occupazionesovietica si rifugiò dapprima in Europa e poi negli USA, dove continuò a prodigarsi per la causa lituana. ...
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perestrojka
perestròjka s. f. [voce russa, comp. di pere, indicante mutamento, e stroit′ «costruire»; propr. «ricostruzione, riorganizzazione»]. – Termine adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...