Fresnay, Pierre
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Pierre-Jules-Louis Laudenbach, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 4 aprile 1897 e morto ivi il 9 gennaio 1975. Elegante, distaccato, [...] e soprattutto fu il memorabile capitano de Boëldieu di La grande illusion, capolavoro del cinema antimilitarista. Durante l'occupazionenazista decise di rimanere in patria, e, anzi, lavorò con la casa di produzione tedesca Continental, per la quale ...
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DE CURTIS, Antonio (detto Totò)
Goffredo Fofi
Nacque a Napoli il 15 febbr. 1898, nel popolare rione Sanità. La madre, Anna Clemente, era nubile (lo crebbe assieme alla nonna), e tirava avanti con lavori [...] Figlio di Jorio (in Che ti sei messo in testa?) che si destava dal suo lungo sonno nella Roma dell'occupazionenazista e dell'oscuramento, dei tesseramento dei viveri e della borsa nera. L'aspetto marionettistico di Totò aveva modo di esprimersi al ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] lavoro di giornalista, specializzandosi come cronista giudiziario presso il quotidiano "B.T.". Nel 1943, in periodo di occupazionenazista e di persecuzioni degli ebrei, D. riuscì a girare un emblematico lungometraggio, Vredens dag (1943; Dies irae ...
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Hepburn, Audrey
Francesco Costa
Nome d'arte di Edda van Heemstra Hepburn-Ruston, attrice teatrale e cinematografica, nata a Bruxelles il 4 maggio 1929, da padre inglese e madre neerlandese, e morta [...] secondo conflitto mondiale dal Belgio riparò nei Paesi Bassi, dove studiò danza presso l'Arnheim Conservatory of Music. Sotto l'occupazionenazista, oltre a patire la fame e soffrire di una grave forma di anemia, vide il fratellastro rinchiuso in un ...
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Roma città aperta
Stefano Roncoroni
(Italia 1945, bianco e nero, 100m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Aldo Venturini, Carla Politi per Excelsa; soggetto: Sergio Amidei, Alberto Consiglio, Ivo [...] e violento. Il pubblico invece capì che nel film si dava la giusta importanza alle contraddizioni che si erano create con l'occupazionenazista, tra il bisogno di salvarsi, l'orrore per la guerra e il tentativo di capire da quale parte stessero le ...
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La lunga notte del '43
Loris Lepri
(Italia/Francia 1960, bianco e nero, 106m); regia: Florestano Vancini; produzione: Antonio Cervi, Alessandro Jacovoni per Ajace/Euro International/Metzer et Woog; [...] ispirato a un episodio reale, e portò sullo schermo una storia che tratta il dopo 8 settembre rappresentando non l'occupazionenazista, ma unicamente la guerra civile fra italiani. Il tema della Resistenza è solo accennato in una breve scena (ideata ...
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Grémillon, Jean
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bayeux (Calvados) il 3 ottobre 1901 e morto a Parigi il 26 novembre 1959. Considerato un cineasta maudit, rimase in ombra, senza [...] in favore delle piccole virtù provinciali, mentre era una trasparente parabola della necessità di una caparbia resistenza all'occupazionenazista. Fu ancora lo spirito del tempo che si impose sul regista, quando raccontò l'epica della liberazione, ma ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] titolo nella storia ma ne costituisce uno degli elementi determinanti. T. lavorò poi in Francia durante l'occupazionenazista, partecipando a una serie di film senza essere ufficialmente accreditato. Rivisitò il Medioevo in Les visiteurs du soir ...
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Testimonianze - Roberto Rossellini
Abbas Kiarostami
Roberto Rossellini
SIAMO LIBERI! Molti scrittori italiani hanno ricordato gli ultimi giorni di guerra vissuti nel loro paese natale. Potevano avere [...] , nei vicoli, nelle piazze per ascoltare parole diverse da quelle che avevano ascoltato fino ad allora sotto l'occupazionenazista. Parlava il comandante della brigata e tutti erano eccitati nell'ascoltarlo. Su per giù le parole che ogni comandante ...
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Kawalerowicz, Jerzy
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico polacco, nato a Gwóźdźiec (od. Gvozdec, in Ucraina) il 19 gennaio 1922. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu un esponente [...] luoghi filmici ricorrenti, come il treno, con Cień (1956, L'ombra), thriller in tre episodi ambientato durante l'occupazionenazista e i primi anni del dopoguerra, e Prawdziwy koniec wielkiej wojny (1957, La vera fine della grande guerra), dolorosa ...
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S. S.2
S. S.2 (anche SS) 〈èsse èsse〉. – Abbreviazione ted. 〈ès ès〉 di Schutz-Staffel (propr. «squadra di protezione»), denominazione di un corpo speciale del partito nazista, costituito nel 1925 come guardia personale di Hitler e che successivamente...
viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...