Testimonianze - Roberto Rossellini
Abbas Kiarostami
Roberto Rossellini
SIAMO LIBERI! Molti scrittori italiani hanno ricordato gli ultimi giorni di guerra vissuti nel loro paese natale. Potevano avere [...] , nei vicoli, nelle piazze per ascoltare parole diverse da quelle che avevano ascoltato fino ad allora sotto l'occupazionenazista. Parlava il comandante della brigata e tutti erano eccitati nell'ascoltarlo. Su per giù le parole che ogni comandante ...
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Kawalerowicz, Jerzy
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico polacco, nato a Gwóźdźiec (od. Gvozdec, in Ucraina) il 19 gennaio 1922. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu un esponente [...] luoghi filmici ricorrenti, come il treno, con Cień (1956, L'ombra), thriller in tre episodi ambientato durante l'occupazionenazista e i primi anni del dopoguerra, e Prawdziwy koniec wielkiej wojny (1957, La vera fine della grande guerra), dolorosa ...
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Arletty
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Léonie Marie Julie Bathiat, attrice teatrale e cinematografica francese nata a Courbevoie (Hauts-de-Seine) il 15 maggio 1898 e morta a Parigi il 24 luglio [...] con una vitalità che invade con forza lo schermo. Nell'autunno del 1944, dopo la liberazione della Francia dall'occupazionenazista, fu accusata di collaborazionismo per la sua relazione con un ufficiale tedesco. Venne incarcerata per quattro mesi, e ...
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Menzel, Jiří
Silvana Silvestri
Regista cinematografico e teatrale, attore e sceneggiatore ceco, nato a Praga il 23 febbraio 1938. Esponente di punta della Nová Vlna, ha messo in scena una Boemia perduta, [...] inabissato) di Mladen Juran. M. arrivò al successo internazionale con Ostře sledované vlaky: ambientato al tempo dell'occupazionenazista, è il racconto dell'infatuazione per un'attricetta da parte di un giovane ferroviere che resta ucciso mentre ...
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Vávra, Otakar
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico ceco, nato a Hradec Králové il 28 febbraio 1911. Insieme a Josef Rovenský e Martin Frič negli anni Trenta portò la cinematografia cecoslovacca [...] di circa cinquanta opere, ha colto il riflesso del 20° sec. nel suo Paese: la Prima repubblica, l'occupazionenazista, la liberazione sovietica e il socialismo reale, la Primavera di Praga, la normalizzazione, la caduta del Muro di Berlino ...
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Molander, Gustaf
Stefano Boni
Regista e sceneggiatore cinematografico svedese, nato a Helsinki il 18 novembre 1888 e morto a Stoccolma il 19 giugno 1973. Uno dei padri del cinema nordico, realizzò quasi [...] psicologico. Con Rid i natt! (1942; Il boia di Brandebold) M. affrontò allegoricamente il dramma della guerra e dell'occupazionenazista nei Paesi confinanti con la Svezia. Nel 1943 firmò la sua opera più importante, Ordet (La parola), un poderoso ...
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Lakatos
Lakatos Imre pseudonimo di I. Lipschitz (Dubrecen 1922 - Londra 1974) filosofo e storico della scienza ungherese naturalizzato inglese. Di famiglia ebrea, partecipò alla resistenza durante l’occupazione [...] nazista dell’Ungheria e i suoi familiari, a eccezione del padre, furono deportati ad Auschwitz, dove morirono. Dopo la guerra ricoprì cariche importanti presso il ministero dell’Istruzione della nuova repubblica popolare. Di formazione filosofica ...
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Jelinek, Elfriede
Jelinek, Elfriede. – Scrittrice e drammaturga austriaca (n. Mürzzuschlag 1946), premio Nobel per la letteratura nel 2004. Sin dall’infanzia si è dedicata alla poesia e alla musica [...] (2004), Ulrike Maria Stuart (2006) e Rechnitz (2008), dedicato al massacro di 60 ebrei ungheresi durante l’occupazionenazista nella città austriaca di Deutsch Schützen, Kein Licht (2011), sulla tragedia di Fukushima. Non abbandonando mai il senso ...
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Lodz, ghetto di
Łódź, ghetto di
Ghetto istituito nella città di Ł., in Polonia, durante l’occupazionenazista. Nella città di Ł., seconda per numero di abitanti della Polonia, al momento dell’inizio [...] a circa 250.000 abitanti ed era organizzata in una comunità ricca e culturalmente molto vivace. Fin dall’inizio dell’occupazione tedesca, nei primi giorni di settembre del 1939, iniziarono le persecuzioni contro di essa e nel maggio 1940 fu chiuso ...
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Dempf, Alois
Filosofo e storico tedesco (Altomünster 1891 - Eggstätt über Endorf, Baviera, 1982). Fu prof. di filosofia nell’univ. di Bonn (dal 1930) e poi di Vienna (dal 1937), dopo l’occupazionenazista [...] dell’Austria perdette la cattedra. Nel 1948 fu nominato prof. a Monaco di Baviera. La sua opera più nota, Sacrum Imperium (1929; trad. it. Sacrum Imperium: la filosofia della storia e dello Stato nel Medioevo ...
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S. S.2
S. S.2 (anche SS) 〈èsse èsse〉. – Abbreviazione ted. 〈ès ès〉 di Schutz-Staffel (propr. «squadra di protezione»), denominazione di un corpo speciale del partito nazista, costituito nel 1925 come guardia personale di Hitler e che successivamente...
viennese1
viennése1 agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Vienna, capitale dell’Austria: la cultura v., le tradizioni v.; i caffè, i teatri v.; dialetto v., o, come s. m., il v., il dialetto tedesco parlato a Vienna; come...