Acquedotto
A. Berger
Il termine indica, in senso ampio, i sistemi di conduzione dell'acqua, istallati fin dall'Antichità per l'approvvigionamento idrico di città e altri complessi edilizi; essi raggiunsero [...] realizzati a opera dei Turchi nel 1554-1564. All'interno diCostantinopoli non si sono conservati resti degli a. di Adriano e Teodosio. A partire dall'occupazionelatina nel 1204 le condotte, compresa quella di Valente, non furono più in funzione e l ...
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Tecnica
Il complesso delle opere che servono alla presa dell’acqua e alla sua condotta e distribuzione.
Storia
Le antiche civiltà mesopotamiche si avvalsero delle acque del Tigri e dell’Eufrate che venivano convogliate verso i centri abitati mediante a. a condotte coperte. Il re assiro Sennacherib ... ...
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Nicola Nosengo
Margherita Zizi
Prelevare, trasportare e distribuire l'acqua
L'idea di costruire sistemi in grado di prelevare l'acqua dai luoghi dove si trova in natura, di convogliarla verso i centri abitati, di creare delle scorte immagazzinandola in serbatoi e di distribuirla ai singoli edifici, ... ...
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(I, p. 382; App. II, I, p. 18; III, I, p. 15; IV, I, p. 25)
Con riferimento alla più usuale accezione del termine a., come opera di adduzione e distribuzione di acqua per usi igienici e potabili, è da riscontrare il persistere della crescita dei consumi sia nella loro entità globale su scala mondiale, ... ...
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Nel decorso quindicennio si sono sviluppate, specialmente in Italia, caratteristiche d'impostazione programmatica, di progettazione e di costruzione degli a., le quali, nel confermare tendenze già prima manifestatesi, sia pur meno sistematicamente, hanno contrassegnato le maggiori realizzazioni compiute ... ...
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In questo ultimo decennio è stata molto notevole l'attività in tutto il mondo nel campo esecutivo degli acquedotti. Di particolare rilievo sono le opere eseguite nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia con il finanziamento della Cassa (v.) per il Mezzogiorno, ente che ha affrontato i problemi della alimentazione ... ...
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È quell'insieme di opere d'arte e di tubazioni che adducono l'acqua necessaria all'alimentazione idrica nei centri abitati.
I. - Storia.
L'acquedotto, nella sua consueta espressione monumentale, è certamente una delle più tipiche manifestazioni dell'arte costruttiva dei Romani; ma la tecnica della condotta ... ...
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Figlio (m. 1278) di Goffredo I, successe al fratello Goffredo II nel 1245. Abile politico e valoroso soldato, il suo regno segna l'età d'oro dell'Acaia franca, avendo egli imposto il suo potere a feudatarî [...] Grecia e allo stesso imperatore latinodiCostantinopoli, Baldovino II. Di fronte all'espansione dei Paleologi, G. provvide a rafforzare militarmente il suo stato con l'occupazionedi punti strategici, la costruzione di fortezze e l'alleanza con ...
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MARINA
Romeo BERNOTTI
Plinio FRACCARO
Giulio INGIANNI
Pino FORTINI
. Questo vocabolo indica genericamente il complesso delle navi di uno stato e dei servizî ad esse inerenti. Si distinguerà in questo [...] . Negli anni che seguirono l'espugnazione diCostantinopoli la marina veneziana fu impegnata nei nuovi possedimenti. Le marinerie italiche cooperarono alle nuove crociate, in cui fu temporaneamente occupata Damietta (1221) e fu ripresa Gerusalemme ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] diCostantinopoli, stabilisce ricoveri per infermi e pellegrini, designati con il titolo di dell'anno 1265, redatto in lingua latina.
Infine Lutero stesso, nel discorso territorio immediatamente retrostante a quello occupato dai corpi d'armata (zona ...
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TOPONOMASTICA (nome formato, secondo l'esempio di γραμματική e simili, dall'agg. ὀνομαστικός, composto con τοπός, "luogo" fr. toponymie; ted. Ortsnamenkunde; ingl. toponymics)
Pietro SKOK
Dante OLIVIERI
È [...] Bisanzio prese il nome diCostantinopoli, ecc. Fra le di locativo (sing. o plurale?), e il gallico ebbe -is e -as di accusativo plurale. Reliquie di genitivi latinidi , onde non bastano a provare un'occupazione illirica estesa una volta anche in tutta ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] occupazione o di ribellione della città o della piazza, e per premunirsi contro possibili tradimenti del presidio stesso.
A queste norme vennero improntate le porte dei numerosi fortilizî sorti nell'Oriente latino e in Europa dalla fine del sec. XII ...
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VALACCHIA (romeno Valahia; A. T., 79-80)
Marina EMILIANI SALINARI
Angelo PERNICE
Regione della Romania confinante con la Transilvania e la Moldavia a N., la Bulgaria a S., la Dobrugia a SE., il Banato [...] sud del Danubio, poi in quella carpatica, genti di lingua latina che conservano viva la tradizione della loro origine romana. patriarca diCostantinopoli, fondò nella stessa ArgeŞ, la metropolia ortodossa dell'Ungro-Valacchia chiamando ad occuparne ...
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LUOGHI SANTI
Girolamo GOLUBOVICH
*
. S'intendono per "Luoghi santi" per eccellenza, con riferimento al cristianesimo, alcune località della Palestina particolarmente venerate in relazione a varî momenti [...] agli armeni. Un primo loro tentativo contro i francescani, che occupavano l'altra metà del Calvario, fu represso nel 1493, poi Latini dai precedenti sultani sia arabi, sia turchi. Con l'avvento di Murād IV al trono diCostantinopoli (1623-40), e di ...
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GREGORIO IX papa
Giovanni Battista PICOTTI
Ugo o Ugolino dei Conti di Segni, nato ad Anagni, studiò filosofia a Parigi e acquistò dottrina di scienze sacre e profane. Da Innocenzo III, suo congiunto, [...] adoperò a proteggere l'impero latinodiCostantinopoli, a riunire la chiesa greca e latina, a promuovere la crociata, di contesa con l'imperatore si univa il matrimonio di Enzo con l'erede del regno di Torres e di Gallura e quindi l'occupazione ...
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IBN GĔBĪRŌL, Shĕlōmōh ben Yĕhūdāh (in arabo Abū Ayyūb Sulaimān b. Yaḥyà; nei testi latini Avicebron, Avicebrol, Avencebrol e simili)
Umberto Cassuto
Poeta e filosofo ebreo del sec. XI. Nacque, a quanto [...] occupazione che a quella dello studio e delle lettere; alle necessità dell'esistenza provvide il favore di perduto. Trad. latinadi Giovanni Ispano con l'aiuto di Domenico Gundissalino (sec di Yĕhūdāh b. Ṭibbōn, ed. Costantinopoli 1550 e molte volte di ...
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