La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] lo studio dei rapporti tra teoria e pratica è necessaria una riflessione sul contributo delle tecniche allo sviluppo dell'Occidente nei primi tre secoli del secondo millennio. Le grandi innovazioni medievali anteriori al XIII sec. sono ormai ben note ...
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Natalità
Gustavo De Santis
Natalità e fecondità
Con il termine 'natalità' si indica, sinteticamente, la frequenza relativa delle nascite per unità di tempo per unità di popolazione. E questo, come la [...] 'forbice' con la mortalità. Il punto c della figura segna la fine del processo di transizione demografica, che nei paesi dell'occidente europeo è durato tra i novanta e i duecento anni, durante il quale, appunto, la popolazione è 'transitata' in una ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematica negli Stati Uniti
Joseph W. Dauben
La matematica negli Stati Uniti
La matematica all'inizio del secolo
All'inizio del XX sec. [...] decenni successivi, come la guerra di Corea mostrò subito e come in seguito fece la prolungata guerra fredda tra l'Occidente e il blocco sovietico orientale.
Come ricorda Mina Rees, il sostegno governativo per la scienza che fece seguito alla Seconda ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] del battezzando ‘significa’ la purificazione dell’anima che viene di fatto ‘operata’.
Con l’ingresso della scienza araba in Occidente dal 12° sec. si costituisce una notevole biblioteca di testi astrologici e magici, di fisiognomia e di melotesia (o ...
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scienze
Paolo Casini
Le mappe del sapere
La conoscenza umana è un intreccio di teorie e di pratiche in continua crescita e anche il termine scienza ha avuto via via significati mutevoli. Per orientarsi [...] del moto.
La nuova scienza della natura
La classificazione aristotelica delle scienze, tramandata dagli Arabi e ripresa in Occidente dalla scolastica, giovò a tenere distinto il sapere della mente dall’opera della mano e fissò una gerarchia tra ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] , che ebbe come conseguenza una considerevole diminuzione della conoscenza del greco nell'Impero d'Occidente. Soprattutto a partire da questa data si cominciarono a tradurre integralmente in latino le opere mediche greche, specialmente nell'Africa ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] sec.) e nel VI sec. la Grecia divenne un centro di intensi scambi marittimi tra gli imperi orientali e l'Occidente che cominciava a civilizzarsi (Italia, Gallia, Iberia).
Più tardi, nella seconda metà del IV sec., le conquiste di Alessandro Magno ...
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Esercizio singolo o collettivo a cui si dedicano bambini o adulti, per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l’ingegno o le forze fisiche. Anche, pratica consistente in una competizione [...] arabo e spagnolo. Piuttosto complessa è la storia degli scacchi. Della cultura cino-giapponese è il g. del go, diffuso in occidente da pochi decenni e considerato dagli specialisti il più raffinato dei g. di tavoliere. Per le culture extraeuropee è ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] simbolo che, sotto la stessa corona, regnava su un Impero con due capitali. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente l’aquila bicipite rimase uno dei simboli degli imperatori romani d’Oriente e più tardi fu adottata da Carlomagno come simbolo ...
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Astronomo, matematico e geografo (n. 100 d. C. circa - m. dopo il 170), vissuto ad Alessandria. Della sua vita conosciamo soltanto quello che si può ricavare dalle sue opere. La sua opera principale è [...] di un globo. L'Introduzione geografica non ebbe seguaci nell'antichità; solo nel 15° sec. fu conosciuta in Occidente. È discussa la questione se l'opera originale fosse corredata da carte o se queste siano state aggiunte posteriormente ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...