Scrittore russo (Belebej, Rep. dei Baschiri, 1942 - Cambridge 2019). Esordì con racconti pubblicati in samizdat. Dal 1963 al 1971 si batté in difesa di vari esponenti del dissenso, redigendo un libro bianco, [...] di detenzione, fu scambiato nel 1976 con il leader comunista cileno Corvalán, in base a un accordo sovietico-cileno. In Occidente ha pubblicato un romanzo autobiografico: I vozvraščaetsja veter (trad. it. Il vento va e poi ritorna, 1978). Altre opere ...
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Scrittore tedesco, nato a Colonia il 2 dicembre 1917. Figlio di uno scultore, ha avuto una giovinezza avventurosa (è stato apprendista libraio, studente universitario, garzone in una bottega di falegname, [...] destino di artista, la drammatica esperienza bellica, da lui vissuta negli anni 1939-45 sui fronti dell'Oriente e dell'Occidente e da ultimo anche in un campo di concentramento americano in Francia.
È dall'humus di questa esperienza che nasce infatti ...
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Scrittore israeliano (n. Char´kov 1919 - m. 1989). Emigrato in Palestina nel 1924, fece parte del movimento politico culturale dei Cananei (1939-50) e curò (1965-71) il supplemento letterario del giornale [...] -zāhāv "Le sabbie dorate", 1950; Gan na῾ūl "Un giardino serrato", 1957; Be-sōf ma῾ărāv "Alla fine di Occidente", 1967) affiorano in chiave autobiografica esperienze di eroismi adolescenziali. Nei romanzi (Ya῾ăqōb "Giacobbe", 1972; Requiem le-Na῾ămān ...
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Sovrano turco dell'Asia Centrale (Kish, Samarcanda, 1336 - Otrār 1405).
Vita
Cominciò le sue conquiste in Transoxiana e nella Corasmia (1360 circa), e in un trentennio di campagne fortunate occupò [...] della potenza ottomana. Queste conquiste, fra distruzioni e stragi immani, crearono la figura, penetrata poi in Occidente, di Tamerlano superbo e sanguinario tiranno, quasi incarnazione di sfrenata barbarie: in realtà questo guerriero implacabile ...
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Saggista svizzero di lingua francese (Neuchâtel 1906 - Ginevra 1985). Dopo studî in Svizzera e Austria, si trasferì in Francia, dove si stabilì nel 1947 dopo altri soggiorni in Svizzera e negli USA. Aderì [...] diresse il Centro di cultura europea di Ginevra. Nelle sue opere, all'indagine su alcuni aspetti del passato dell'Occidente (L'amour et l'Occident, 1939, trad. it. 1977; L'aventure occidentale de l'homme, 1957; Vingt-huit siècles d'Europe, 1961) si ...
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Scrittore giapponese (Tokyo 1923 - ivi 1996). Per volere della madre fu battezzato e questa scelta costituì uno degli elementi fondamentali della sua attività di saggista e narratore, tesa a individuare [...] 1947), passò alla narrativa, segnalandosi con Shiroi hito ("Uomo bianco", 1955). Il romanzo che lo rese famoso anche in Occidente fu Chinmoku (1966; trad.it. Silenzio, 1973), ambientato nel Giappone del 17º sec., al tempo delle persecuzioni contro i ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] 11,31; II 9,5-6; II 9,11; in VII 15,11, identificato l’oriente con il barbaro nemico escatologico e l’Occidente con Roma che nella persecuzione finale sarà costretta a soccombere, la consueta tipologia ovviamente cade.
50 Cfr. Lact., inst. II 9,11-14 ...
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Poeta e orientalista statunitense (Salem, Massachusetts, 1853 - Londra 1908). Nel suoThe Chinese written char acter as a medium for poetry (1918), nella lettura proposta dell'ideogramma cinese, inteso [...] individuando nell'ideogramma la possibilità di assolvere a una funzione nuova: fungere da lingua-modello per la poesia d'Occidente.
Vita
Laureatosi in filosofia alla Harvard Univ. nel 1874, nel 1878 si trasferì in Giappone, dove insegnò filosofia ed ...
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Scrittore italiano (n. Milano 1950). Romanziere e saggista, oltre che giornalista, ha analizzato con particolare interesse, influenzato anche dai suoi viaggi in Oriente, i mutamenti spirituali che avvengono [...] ); Buddisti d’Italia. Viaggio fra i nuovi movimenti spirituali (1999). La sua ultima pubblicazione, I pellegrini dell’Assoluto. Storie di fede e spiritualità raccolte tra Oriente e Occidente (2002), documenta la mobilità spirituale del nostro tempo. ...
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Poetessa polacca (Suwałki 1842 - Leopoli 1919). Pur avendo subìto, agli inizî, l'influsso del romanticismo, la poesia della K. acquista presto una propria caratteristica: l'appassionata adesione alla vita [...] smorzato prima da uno schietto aderire alle movenze dei canti popolari, e poi da un più intimo contatto spirituale con l'Occidente (dal 1890 al 1902, espulsa dalla Polonia, visse all'estero), quale si concreta nel volume Italia (1901), che ritrae il ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...