Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] , per es., quella di accertare se la nozione di uguaglianza, centrale nella concettualizzazione delle relazioni di g. in Occidente, sia presente altrove e il problema di come avvengano la costruzione dell’identità di g. e l’autoidentificazione del ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] talk (2003), Public power in the age of empire (2004).
Fra gli autori che vivono alcuni periodi in India e altri in Occidente si ricordano, in particolare, A. Desai (n. 1937), che ha insegnato all'Università di Cambridge e poi al MIT (Massachusetts ...
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USLAR PIETRI, Arturo
Luisa Pranzetti
Scrittore venezuelano, nato a Caracas il 16 maggio 1906. Ha alternato l'attività di narratore e di pubblicista con quella di diplomatico (addetto culturale a Parigi, [...] l'indagine e l'analisi psicologica.
U.P. è anche autore di numerose cronache di viaggi, fra cui: Imágenes del occidente venezolano (1940), Las visiones del camino (1945), Tierra venezolana (1953), El otoño en Europa (1954), La ciudad de nadie (1960 ...
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Romanziere e critico indiano, nato a Peshawar il 12 dicembre 1905. Ha compiuto gli studi al Khalsa College (Amritsar), alla Punjab University (1921-24), all'University College di Londra (1926-29) e all'università [...] di Tagore, il 'profeta di un nuovo umanesimo' capace di fondere mirabilmente i contributi spirituali migliori dell'Oriente e dell'Occidente.
Bibl.: J. Lindsay, The elephant and the lotus: a study of the novels of Mulk Raj Anand, Bombay 1965; D ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] di fisica, bensì si riconosca soprattutto - come s'è detto - nell'Ethica nicomachea, quel libro il cui ritorno in Occidente è stato così spesso considerato dagli storici delle idee etico-politiche come un evento decisivo nella formazione di una nuova ...
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GUARNA, Romualdo
Massimo Oldoni
Nacque da una nobile famiglia salernitana nel primo quarto del XII secolo. Il G. partecipò della stagione più florida della Scuola medica di Salerno, fu medico egli stesso [...] - M. Oldoni, Cava de' Tirreni 2001.
Fonti e Bibl.: P. Lamma, Comneni e Staufern. Ricerche sui rapporti fra Bisanzio e l'Occidente nelsecolo XII, I-II, Roma 1955-57, ad ind.; P. Brezzi, La pace di Venezia del 1177 e le relazioni trala Repubblica e ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] Il principe di legno e Il castello del principe Barbablù), all'epoca della collaborazione con la rivista "Nyugat" (Occidente), coacervo di intelligenze moderniste e simboliste, considerevole fu la sua produzione narrativa e poetica, pervasa da un ...
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BUONAIUTI (Bonaiuti), Niccolò
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze, forse intorno al 1360, da Michele, che risulta iscritto all'arte della lana nel 1401; le uniche, frammentarie notizie che possediamo [...] opere, contro quei prelati e sovrani che non riconoscono il pontefice di Roma, fomentando lo scisma che allora affliggeva l'Occidente: il poema si chiude proprio con un invito ai principi affinché non si lascino fuorviare dal clero scismatico. La ...
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Paolo Giordano
Le inquietudini di Elizabeth
Lontana dai ritmi del mondo letterario di oggi, Elizabeth Strout concepisce l’essere romanziere come esperienza totalizzante ed esaustiva, da decantare con [...] in un paese che dell’accoglienza ha fatto il suo statuto fondante e su come la psicologia sia diventata in Occidente un surrogato della religione, una stampella abusata per aggirare le nostre insicurezze di esseri umani. Il contesto, la visione ...
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SERBO-CROATI (XXX, p. 422) - Letteratura (p. 423)
Giovanni Maver
Al decennio 1920-30, battagliero tanto dal punto di vista ideologico quanto da quello formale, segue, nella lirica serbocroata, un decennio [...] nei "racconti" (Pripokvetke, 1924, 1931, 1936), in cui I. Andrić rievoca il passato di questa terra di incrocio tra occidente e oriente, anche nelle novelle di A. Nametak (Dobri Bošnjaci, I buoni Bosnesi, 1937); la desolazione del Carso dalmata nella ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...