Figlio (n. Costantinopoli 1217 - m. Napoli o Trani tra il 1272 e il 1274) di Pietro II di Courtenay, alla morte del fratello Roberto (1228) fu chiamato dai baroni a succedergli, con la reggenza dell'ex [...] . Contro la coalizione dello zar dei Bulgari e degli imperatori di Salonicco e di Nicea, B. chiese ripetutamente aiuti in Occidente. Poté resistere finché ebbe l'appoggio della flotta dei Veneziani e dei Genovesi (1236-1240), ma quando questi ultimi ...
Leggi Tutto
Nipote (m. 1238) di Ladislao II di Cracovia e figlio di Boleslao il Lungo, durante il suo lungo regno (1201-38) fece della Slesia lo stato più potente nell'ambito della Polonia, grazie alle sue grandi [...] e dell'Alta Slesia ottenne (1229-30) il protettorato sui giovani principi di tali province. Estese il suo dominio anche a occidente ottenendo il distretto di Lubusz e una parte della marca di Lusazia e prese parte alla crociata contro i Prussiani nel ...
Leggi Tutto
Arabista inglese (Hereford 1801 - Worthing 1876). Da varî lunghi soggiorni in Egitto trasse la materia per la sua classica opera Account of the manners and customs of the modern Egyptians (1836) e per [...] resto della vita nella preparazione di un grandioso vocabolario arabo, che, benché rimasto incompleto, segna una tappa decisiva degli studî lessicografici arabi in Occidente (Arabic-English lexicon, 1863-74, 5 voll., più tre postumi e frammentarî). ...
Leggi Tutto
Scrittore ucraino (Jur´evka, Dnepropetrovsk, 1920 - Kiev 2004). Attivo dal 1947 come poeta e romanziere, nel 1977 fu arrestato e deportato per attività antisovietiche. Negli anni successivi continuò a [...] monolohy "Monologhi economici", 1978; il dramma Na dni mors´komu "Sul fondo del mare", 1981; le novelle di Orlova balka "Il dirupo delle aquile", 1982) poterono essere pubblicate in Occidente. Emigrato negli USA nel 1987, R. tornò in patria nel 1990. ...
Leggi Tutto
Roberto di Ginevra (n. Annecy 1342 - m. 16 sett. 1394); cardinale, resosi tristemente famoso nella campagna del 1376-78 in Romagna, per la violenza delle sue bande brettoni, fu scelto il 20 sett. 1378 [...] . Per C. che fissò ad Avignone la sua sede, si schierarono Francia, Napoli, Aragona, Castiglia, Navarra, Scozia; per Urbano, insieme con molti stati italiani, furono l'Impero, l'Inghilterra, la Fiandra, dando così origine al lungo scisma d'Occidente. ...
Leggi Tutto
Medico cristiano nestoriano (al-Ḥīra 809 - Bagdhād 873). Studiò in Persia nell'accademia di Giundīshāpūr, ed ebbe maestro Yaḥyà ibn Māsawaihi. Godé poi il favore dei califfi al-Ma'mūn e al-Mutawakkil, [...] e mediche greche (tra l'altro, quasi tutto Galeno e il corpo ippocratico). Si può considerare il creatore principale della terminologia tecnica della medicina araba. In Occidente, fu noto nel Medioevo col nome di Iohannitius (it. Giovannizio). ...
Leggi Tutto
Toghril Beg
Capo turco selgiuchide (m. 1063), fondatore della dinastia cd. dei Grandi Selgiuchidi in Anatolia. Regnò dal 1037 e fu il primo sultano selgiuchide a essere formalmente investito del supremo [...] (1055), dopo una campagna contro gruppi militari ribelli nelle regioni orientali, vi ricevette il titolo di «re d’Oriente e Occidente»; più tardi (1063) ottenne di sposare una figlia del califfo ma il matrimonio non fu mai consumato. A T., morto ...
Leggi Tutto
Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega [...] serbo per l'improvvisa morte dello zar Stefano Dušan (1355), si presentò quello degli Ottomani; G. chiese allora aiuti all'Occidente, ma all'appello papale non rispose una crociata e G. fu costretto nel 1363 a dichiararsi vassallo di Murad I. In ...
Leggi Tutto
Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), [...] definitivamente la corona dopo la morte del rivale (1411). Si preoccupò subito di dare una soluzione allo scisma d'Occidente, anche per l'instabile situazione creatasi in Boemia. Convinse l'antipapa Giovanni XXIII a convocare il concilio a Costanza ...
Leggi Tutto
Etnologo italiano (Chiaravalle, Ancona, 1918 - Roma 2010). Studioso dei fenomeni religiosi, ha introdotto nella tradizione di studî storico-religiosi italiana un approccio più sensibile ad alcune prospettive [...] . Tra le sue opere più importanti vanno citate Movimenti religiosi di libertà e di salvezza dei popoli oppressi (1960) e Occidente e terzo mondo (1967).
Vita
Professore di etnologia dapprima a Bari (1968), quindi a Roma (1972-94). In particolare ...
Leggi Tutto
occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...