Padre del monachesimo in Occidente (Savaria, Pannonia, 315 circa - Candes, Turenna, 397). Figlio di un ufficiale romano, fu arruolato a 15 anni nella guardia imperiale a cavallo; ad Amiens, intorno al [...] . Ritiratosi a vita eremitica a Ligugé, vi fondò, insieme ad altri religiosi che lo avevano raggiunto, il primo monastero d'Occidente. Nel 371 fu a voce di popolo eletto vescovo di Tours (poco più tardi fondò presso questa città, nella località dell ...
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Termine con cui in Occidente è designata la corrente spirituale indiana che annette particolare importanza alla shakti (deriv. dal sanscr. "forza, energia"), cioè l'energia o forza attiva di un dio. Tale [...] aspetto è personificato nella sua consorte ed elevato al grado di divinità. Il principio femminile corrisponde all'energia dinamica e creatrice del divino che, in intima unione con il principio maschile ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] quasi riempito tutta la terra abitata, per mezzo di coloro che con fede ne prendono un frammento») e, per l’Occidente, da Paolino, vescovo di Nola («Questa croce, poi, possedendo forza viva nella materia inanimata, dal tempo della sua scoperta, quasi ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] , dall’Introductorium di Abū Ma‛shar al Tetrabiblos di Tolomeo con i commenti di ‛Alī ibn Ridwān, noto in Occidente come Avenroda, all’ermetico Asclepio, oltre a innumerevoli trattati anonimi e spesso messi sotto l’autorità di nomi famosi: tra ...
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Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] terreno favorevole in Europa tra XI e XIII sec. per il fermento sociale e religioso che accompagnò l'ascesa delle nuove classi urbane: dapprima a Colonia e in Renania, dei cui gruppi ereticali parla la ...
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Filosofo e mistico musulmano di Spagna (Murcia 1217 - Mecca 1270), noto in Occidente per le risposte alle questioni filosofiche e teologiche proposte dall'imperatore Federico II ai dotti musulmani del [...] suo tempo, e alle quali, trovandosi I. S. a Ceuta (1240), gli fu ordinato di rispondere dal sultano almohade ar-Rashīd: la risposta polemica, a noi giunta, è nello spirito e nello stile della scolastica ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] a succedergli Milziade (311-314), che perciò era a capo della Chiesa di Roma quando nel 313 Costantino, allora imperatore in Occidente e pochi anni dopo unico imperatore, inaugurò una fase del tutto nuova nel rapporto tra Impero e Chiesa. Com'è ben ...
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Scrittore arabo cristiano, di setta nestoriana (m. Baghdād 1043 d. C.), noto in Occidente con i nomi di Abbefagar, Albefagar, Abelfarag. Commentò in arabo scritti di Aristotele, Ippocrate e Galeno, e compose [...] il Fiqh an-Naṣrāniyya ("Il diritto della Cristianità"), in cui compendiò i canoni dei concilî riconosciuti dalla chiesa nestoriana ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] ’impero di Carlo V. La scomunica e il bando furono il primo passo, decisivo, verso la rottura dell’unità della Chiesa d’Occidente, ma non poterono impedire alla Riforma di farsi strada tanto fra il popolo quanto fra teologi e uomini di governo, e di ...
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Complesso di teorie e tecniche che assumevano la loro ispirazione dalle pratiche tendenti a ottenere la trasmutazione dei metalli vili in oro, la pietra filosofale, l’elisir di lunga vita. Il termine deriva [...] Giābir ibn Ḥayyān, il Geber (➔) della tradizione medievale europea (vissuto, pare, nel sec. 8°).
Attraverso gli Arabi l’Occidente riprese contatto con la tradizione alchimistica greca. Nei sec. 15° e 16° si ebbe uno sterminato moltiplicarsi di ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...