PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] , Maestri e tipografi a Brescia (1471-1518). L’impresa editoriale dei Britannici fra cultura umanistica e istituzioni civili nell’occidente della Serenissima, Travagliato 2009, pp. 71-75; J.W. Novoa, Leonardo Marso’s «Oratio» for the Death of G ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] (1973-74), p. 211; G. Cavallo, La trasmissione dei testi nell'area beneventano-cassinese, in La cultura antica nell'Occidente latino dal VII all'XI secolo, Spoleto 1975, p. 392; O. Limone, Agiografia latina nell'Italia meridionale, in La cultura ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] che la m. slava originaria si basasse sia su versi con numero fisso di sillabe (fenomeno pressoché costante in Occidente) sia su versi con numero imprecisato di sillabe (caratteristici dei poemi epici orientali e, in parte, meridionali). D’altro ...
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Inglese, letterature di lingua
Valerio Massimo De Angelisi
Gran Bretagna
A cavallo tra secondo e terzo millennio la cultura letteraria britannica presenta una gamma assai ampia di soluzioni formali [...] ), che con Intimacy (1998; trad. it. 1998) e Gabriel's gift (2001; trad. it. 2001) situa i conflitti interculturali tra Occidente e Oriente all'interno delle dinamiche famigliari. Altri autori di origine pakistana sono B. Sidha (n. 1938: Water, 2006 ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] , l’equiparazione dell’ordo costantinopolitano a quello romano –, ma che tentasse di preavvisarne l’élite dirigente tanto d’Occidente quanto d’Oriente, allo scopo di smorzare le possibili resistenze68.
Come che sia, Temistio fu certamente tra i ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] non pochi difetti umani del F., gli riconosceva pregi intellettuali, e soprattutto il ruolo di straordinario mediatore fra Occidente ed Oriente, fra cultura latina e cultura greca.
Proprio questi appaiono essere i meriti maggiori della lunga vicenda ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] poesia; fino alla collocazione di questo risultato in una prospettiva che nel capitolo XXV è quella della poesia volgare d'occidente dopo che in tutto il libro è quella della sua viva esperienza. Importano qui molto, per seguire questa storia, i ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] Susan Sontag nel suo noto saggio On photography, del nuovo modo di guardare che la fotografia ha introdotto nell'Occidente, o meglio che ha diffuso, con la forza anche persuasiva derivante dalla macchina.
Se il poliziesco classico è 'fotografico ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] di Dante e del Petrarca; e si vanta d'aver accresciuto il patrimonio della cultura classica, introducendo per primo nell'Occidente la conoscenza diretta degli autori greci.
Scritti danteschi. Il culto dell'opera dell'Alighieri riempì di sé tutta la ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] di Cesare e di Catone ben altrimenti che non fecero Plutarco e Lucano. Vediamo come la grandezza di Roma diede all'occidente la consonanza delle lingue, l'ordine comune della famiglia, l'unità dell'incivilimento e dell'opinione. E sappiamo pure come ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...