Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] e (➔). L’attività agricola si affermò nella zona fertile delle terre nere già all’inizio del 4° millennio, mentre a occidente del Dnepr e in Crimea continuò la tradizione mesolitica basata sulle attività di caccia, pesca e raccolta. Con l’inizio dell ...
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Poeta persiano (n. Shīrāz inizio sec. 13º - ivi 1291 circa). Completati gli studî a Baghdād, dove rimase fino al 1226, compì numerosi viaggi in Medio Oriente, per tornare poi nel 1256 nella sua città natale. [...] fusione delle tendenze artistiche preesistenti, da quella più antica a quella adorna delle maqamāt, con quella più complessa, del primo periodo mongolo. L'equilibrio e l'eleganza fanno di S. uno dei principali poeti persiani, noto anche in Occidente. ...
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Bíró, Lajos
Riccardo Martelli
Scrittore, produttore e sceneggiatore cinematografico ungherese, nato a Nagyvárad (od. Oradea, Romania) il 22 agosto 1880 e morto a Londra il 9 settembre 1948. Lavorò per [...] "Mozgófénykép hiradó" (Attualità cinematografiche), uno dei primi giornali europei specializzati nella nuova arte, e "Nyugat" (Occidente), portavoce delle avanguardie. B. vi difese, con una posizione allora controcorrente, il diritto del cinema a un ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] politico e culturale tra Est e Ovest, si trovò nella necessità di riformulare la sua collocazione nelle relazioni con l’Occidente e con i Paesi islamici, ridefinendo allo stesso tempo lo scenario politico interno, nel quale l’affermazione di partiti ...
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(gr. ᾿Ωκεανός) Divinità greca. Figlio di Urano e di Gea, forma con Teti sua sorella la più antica coppia di Titani, da cui sono generate tutte le acque del mondo. Nell’iconografia è un vecchio barbuto, [...] , immersi nell’oscurità, manifesta il suo carattere di matrice universale e irrelativa dove possono anche coincidere Oriente e Occidente. In qualità di ‘origine assoluta’ la figura di O. si ricollega a tutta la categoria di immagini primordiali ...
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SINJAVSKIJ, Andrej Donat'evič
Cesare G. De Michelis
Scrittore e saggista russo, nato a Mosca l'8 ottobre 1925. Diplomatosi all'istituto Gor'kij di Mosca, i suoi saggi storico-letterari lo fecero conoscere, [...] . Ma, contemporaneamente, S. coltivava in segreto una corrosiva vena narrativa, che si manifestò nei racconti e romanzi apparsi in Occidente sotto lo pseudonimo di A. Terc: Sud idet (1959, trad. it. Compagni, entra la corte, Milano 1960), Gololedica ...
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Orientalista italiano (Napoli 1898 - Roma 1988); direttore gen. al ministero dell'Africa Italiana (1936), vicegovernatore gen. dell'AOI (1937); dal 1950 al 1954 ambasciatore a Teheran. Sia in Iran sia [...] questione delle fonti arabo-spagnole della Divina Commedia, 1949; Nuove ricerche sul "Libro della Scala" e la conoscenza dell'Islam in Occidente, 1972). Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1951), della quale è stato anche presidente (1973-76). ...
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Mo, Timothy
Maria Stella
Romanziere cinese naturalizzato inglese, nato a Hong Kong il 30 dicembre 1950. Di padre cantonese e madre inglese, ha studiato al St. John College di Oxford ed è stato più volte [...] adesione e distacco, rispetto e ironia, M. guarda ai problemi legati all'interazione etnica e sociale tra Oriente e Occidente in un contesto metropolitano: al ripiegamento iniziale sulle forme protettive della cultura d'origine, segue un più audace ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] e la mistica, il componimento di «visione n e d'amore, la medicina, la politica e le scienze, e lievitò l'Occidente assai più che non abbia fatto Aristotile, venutoci anche lui attraverso gli arabi. La versione dal greco - un greco, il quale ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] con nomi di spicco come Gioacchino da Fiore, e fu di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo insieme rappresenta l’epoca che più d’ogni altra nel Medioevo amò l’antichità classica, per questo ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...