MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] la pop art e che progetta, a New York e a Londra come si è detto, modelli che saranno poi diffusi in tutto l'Occidente.
Tradizioni d'immagine e mutamento dei significati. - Oggi chi progetta un nuovo m. ha davanti a sé dei veri e propri ''generi ...
Leggi Tutto
Grande manifesto murale, scritto a mano e talora illustrato da disegni usato nella Repubblica Popolare di Cina negli anni della rivoluzione culturale (1965-69) come mezzo di informazione e di propaganda. [...] Il d. trovò ampia diffusione anche in Occidente con l’inizio della contestazione studentesca (1968). ...
Leggi Tutto
Giornalista e scrittore egiziano naturalizzato italiano (n. Cairo 1952). Trasferitosi in Italia per completare gli studi, si è laureato in sociologia presso l'univ. La Sapienza di Roma. Ha collaborato [...] Repubblica e il Corriere della Sera, occupandosi per lo più dell'area mediorientale, in part. dei rapporti tra mondo arabo e Occidente. Nel 2008 A. si è convertito al cristianesimo. Tra i suoi scritti: Diario dell'Islam (2002), Vincere la paura (2005 ...
Leggi Tutto
Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando [...] a pressione sul supporto stesso.
L’arte tipografica ebbe fioritura e fortuna a partire dagli inizi dell’età moderna nell’Occidente europeo. L’invenzione dei caratteri mobili (1450) è fatta risalire all’orefice di Magonza J. Gutenberg, il quale mise a ...
Leggi Tutto
libro
Margherita Zizi
Contenitore di cultura
Da quando esiste la scrittura l’uomo ha sentito l’esigenza di fissare i suoi pensieri su supporti materiali che, nel corso della storia, hanno assunto le [...] una sorta di spartiacque all’interno di tale evoluzione, il libro era manoscritto, e prima della carta, che entrò nell’uso in Occidente solo tra il 12° e il 13° secolo, i testi erano scritti o incisi sui materiali più vari: tavolette d’argilla o ...
Leggi Tutto
Chen Duxiu
Politico e scrittore cinese (Huaining, Anhui, 1879-Jiangjing, Sichuan, 1942). Studiò in Giappone e in Francia e partecipò alle rivoluzioni del 1911 e del 1913. Nel 1915 fondò la rivista Xing [...] un vigoroso attacco alla cultura tradizionale e la celebre metafora per cui la Cina aveva bisogno di due signore venute dall’Occidente, la «scienza» e la «democrazia». Insieme a Hu Shi fu uno dei promotori dei movimenti d’avanguardia fioriti all ...
Leggi Tutto
Franco, Massimo. – Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1954). Inviato e notista politico del Corriere della Sera, precedentemente è stato editorialista di Avvenire, Il Giorno e Panorama. È membro [...] cielo. La caccia all'elettorato cattolico (2000), C'era una volta un Vaticano. Perché la Chiesa sta perdendo peso in Occidente (2010), Il Vaticano secondo Francesco. Da Buenos Aires a Santa Marta: come Bergoglio sta cambiando la Chiesa e conquistando ...
Leggi Tutto
Molinari, Maurizio. – Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1964). Dopo aver studiato all'Università Ebraica di Gerusalemme e al Manchester College di Oxford, si è laureato in Scienze politiche e in [...] York (2011), Governo Ombra (2012), L'Aquila e la farfalla (2013), Il califfato del terrore (2015), Jihad. Guerra all'Occidente (2015), Duello nel ghetto (2017), Il ritorno delle tribù (2017), Perché è successo qui. Viaggio all'origine del populismo ...
Leggi Tutto
Rampini, Federico. - Giornalista italiano (n. Genova 1956). Dopo gli studi presso l’École des hautes études en sciences sociales e l’Università Bocconi, ha fatto conoscere la sua firma scrivendo per Città [...] . Da dove ripartire e La seconda Guerra fredda; nel 2020, Oriente e Occidente e I cantieri della storia; Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l'Occidente (2021); nel 2022, Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia ...
Leggi Tutto
Scrittore e giornalista (Napoli 1887 - Roma 1972); già redattore del Resto del Carlino e del Mondo (1925-26) di G. Amendola, si ritirò dalla professione perché ostile al fascismo: ostilità che gli procurò [...] inglese (1925); Romantici e decadenti inglesi (1926); Romanticismo (1931; nuova ed. 1954); I partiti italiani dal 1948 al 1955 (1955); Destino dell'Occidente (1960); I partiti italiani: dallo statuto albertino alla partitocrazia (1968). ...
Leggi Tutto
occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...