– Locuzione (in lingua Hausa “la cultura occidentale è sacrilega”) comunemente impiegata per indicare il movimento fondamentalista islamico Jamāʿat Ahl al-Sunna lil-Daʿawah wa al-Jihād (in arabo “Gruppo [...] -orientale) Muḥammad Yūsuf con l’obiettivo di combattere la corruzione e l’ingiustizia, ritenute il prodotto del contatto con l’Occidente, e di imporre la sharī‛a (legge sacra dell’Islam) come strumento di giustizia sociale. Nata come una setta dai ...
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Artista concettuale statunitense (n. Albert Lea, Minnesota, 1941). Intellettuale a tutto campo, insegnante e scrittrice oltre che artista, a partire dagli anni Settanta ha saputo ridefinire i paradigmi [...] e serrata di tematiche sociali più ampie, quali i crimini di guerra e l'esercizio del potere nelle società industrializzate dell'Occidente.
Vita
Ha studiato musica e belle arti nel College of St. Teresa di Winona e ha completato la sua formazione a ...
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Gesuita e pensatore russo (Mosca 1814 - Parigi 1882); di famiglia principesca, entrò nella carriera diplomatica e fu addetto a Monaco e a Parigi (1838). Su di lui ebbe grande influenza il pensiero cattolico [...] con impegno, anche attraverso la fondazione dell'Opera dei SS. Cirillo e Metodio, all'accostamento religioso fra la Russia e l'Occidente. A questo fine è dedicato il suo scritto principale: La Russie sera-t-elle catholique? (1856). Fondò la rivista ...
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LEONE
Gianluca Borghese
Le origini e l'anno di nascita di L. non sono noti. Monaco, nel 981 divenne abate del monastero romano dei Ss. Bonifacio e Alessio sull'Aventino.
Il monastero, affidato quattro [...] ma accoglieva anche monaci basiliani, ed era un'istituzione prestigiosa all'interno dell'Urbe, nonché punto di incontro tra l'Occidente latino e l'Oriente bizantino. Nel 984 vi morì come monaco Crescenzio de Theodora, che aveva lasciato ai figli la ...
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Califfo abbaside (766-809 d. C.). Successe al fratello al-Hādī nel 786. Ebbe per ministro e consigliere il Barmecide Yaḥyà ibn Khālid, che (803) cadde repentinamente in disgrazia con tutta la sua famiglia [...] . H. fu monarca bigotto e crudele, ma la sua figura abbellita dalla leggenda (specialmente nelle Mille e una notte) è passata a simbolo di giustizia e magnificenza regale, e fu nota anche in Occidente per l'ambasceria inviata a Carlomagno nell'801. ...
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Sovrano turco dell'Asia Centrale (Kish, Samarcanda, 1336 - Otrār 1405).
Vita
Cominciò le sue conquiste in Transoxiana e nella Corasmia (1360 circa), e in un trentennio di campagne fortunate occupò [...] della potenza ottomana. Queste conquiste, fra distruzioni e stragi immani, crearono la figura, penetrata poi in Occidente, di Tamerlano superbo e sanguinario tiranno, quasi incarnazione di sfrenata barbarie: in realtà questo guerriero implacabile ...
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Filosofo e teologo italiano (Urbino 1925 - ivi 1993); sacerdote dal 1949, insegnò filosofia della religione all'univ. Cattolica e in quella di Urbino. A lui si deve la conoscenza in Italia di alcuni importanti [...] , con la storia, con gli sviluppi sociali e politici. Fra le opere: Dietrich Bonhoeffer (1969); Teologia, ideologia e utopia (1974); Novecento teologico (1977); Filosofia della prassi (1986); L'ethos dell'Occidente (1990) e Scritti cristiani (1991). ...
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Franco, Massimo. – Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1954). Inviato e notista politico del Corriere della Sera, precedentemente è stato editorialista di Avvenire, Il Giorno e Panorama. È membro [...] cielo. La caccia all'elettorato cattolico (2000), C'era una volta un Vaticano. Perché la Chiesa sta perdendo peso in Occidente (2010), Il Vaticano secondo Francesco. Da Buenos Aires a Santa Marta: come Bergoglio sta cambiando la Chiesa e conquistando ...
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Uomo politico iraniano (n. Rafsangiān, Kermān, 1934). Seguiti studî religiosi, affiancò Khumainī nell'opposizione allo scià e, nel 1979, dopo la destituzione di questo, fu tra i fondatori del Partito repubblicano [...] Repubblica nel 1989 e riconfermato nel 1993. Ha condotto una politica di liberalizzazione economica e di cauta apertura all'Occidente, che ha provocato, a causa del generale abbassamento del tenore di vita, un certo malcontento tra la popolazione ...
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Numismatico e storico medievalista (Dublino 1910 - Cottenham 2006), prof. all'univ. di Cambridge (1971-78), all'univ. di Bruxelles (1948-81). È stato presidente della Royal Numismatic Society (1961-66) [...] 'Italia comunale e alla Roma del '200, con particolare accentuazione sull'Europa carolingia e sul mito della circolazione in Occidente dell'oro musulmano (Carolingian Europe and the Arabs: the myth of the mancus, 1954; The "Patrimonium Petri in illis ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...