INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] Sotto il suo governo la Curia divenne la prima fonte del diritto e il tribunale per eccellenza della Cristianità in Occidente. In effetti, resoconti coevi sui processi condotti dalla Curia mettono in rilievo il costante coinvolgimento del papa e dei ...
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Daoguang
Imperatore cinese (Pechino 1782-ivi 1850). Della dinastia mancese dei Qing (1644-1912), il suo nome privato era Minning; il suo regno (1820-50) segnò un periodo di stasi politica e di crisi [...] economica. Dopo la guerra dell’oppio (1840-42) dovette aprire vari porti al commercio europeo, dando così inizio alla penetrazione economica e politica dell’Occidente. ...
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Sultano musulmano di Persia (969-1030), conquistatore dell'India. Le sue ripetute spedizioni militari in questo paese, partendo dalla sua capitale di Ghazna (od. Ghaznī in Afghānistān) si spinsero fin [...] che parte del Panjāb: con tutto ciò, esse costituiscono la prima larga penetrazione dell'islamismo in India. Verso Occidente, M. tolse parte della Persia ai Buwaihidi, atteggiandosi a campione dell'ortodossia sunnita. Benché turco di origine, egli ...
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Schnittke, Alfred
Federico Pirani
Compositore russo di origine tedesca, nato a Engels, nell'oblast´ di Saratov, il 24 novembre 1934, morto ad Amburgo il 3 agosto 1998. Di grande importanza nella sua [...] al sostegno di alcuni grandi solisti quali G. Kremer, Y. Bashmet e N. Gutman, è stata fatta conoscere in Occidente, destando un profondo interesse. Dal 1980 S. insegnò come professore ospite presso la Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di ...
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Quarto abate di Cluny (Valensolle o Avignone 910 circa - Souvigny 994). Fuggito giovinetto con il fratello dalla Provenza a causa delle lotte feudali in cui furono uccisi entrambi i genitori e tutti i [...] saracene, divenuto monaco guidò l’abbazia di Cluny dal 954 alla morte. Diffuse grandemente la riforma cluniacense in Occidente. Nel 972 la sua cattura da parte dei Saraceni provocò una mobilitazione generale della nobiltà provenzale che, nella ...
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Vescovo (n. circa 380 - m. 455) della sua città natale (od. Mirabella Eclano), figlio del vescovo Memore, amico di s. Paolino di Nola e di s. Agostino. Con quest'ultimo però G. - seguace di Pelagio e rifugiatosi [...] (Tractoria di papa Zosimo, 418) in Oriente, ospite anche di Teodoro di Mopsu estia, poi di nuovo in Occidente senza poter ritornare nella sua città - sostenne una lunga polemica. S. Agostino ha conservato appunto nel Contra Iulianum pelagianum ...
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Lagioia, Nicola. – Scrittore italiano (n. Bari 1973). Ha collaborato con diverse case editrici, scritto sceneggiature e ha partecipato a numerose raccolte di racconti. Attualmente dirige Nichel, la collana [...] il romanzo Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi), a cui ha fatto seguito nel 2004 Occidente per principianti, incentrato sulla precarietà giovanile dei nostri tempi. Dell’anno successivo è il saggio Babbo Natale. Dove ...
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Fasiladas
Imperatore d’Etiopia (m. 1667). Prese il potere nel 1632, quando il padre Susenyos fu costretto ad abdicare per la sua accettazione della dottrina cattolica su pressione dei gesuiti portoghesi. [...] F. restaurò il rapporto fra monarchia e Chiesa etiopica, espulse i gesuiti (1633) e interruppe i legami col Portogallo, inaugurando una fase di isolamento dell’Etiopia rispetto all’Occidente durata fino al sec. 19°. Trasferì la capitale a Gondar. ...
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Pietro Filargo o Filargis (Kare, Creta, 1340 circa - Bologna 1410), francescano, professore presso l'università di Parigi, poi di Pavia, consigliere di Gian Galeazzo Visconti, per il quale ottenne dall'imperatore [...] dal 1402, cardinale dal 1405. Fu uno dei protagonisti del concilio di Pisa, che per mettere fine allo scisma d'Occidente depose i due pontefici, romano e avignonese, e lo elesse (26 giugno 1409), istituendo così una terza obbedienza; nelle cronotassi ...
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Uomo politico russo (Karaul, Tajmyr, 1872 - Mosca 1936). Sospettato per le idee rivoluzionarie, nel 1904 passò in Germania dove aderì al marxismo; nel 1907 divenne segretario generale dell'organizzazione [...] eccezionali, C. affiancò in sede diplomatica la guerra contro gli eserciti bianchi, evitando l'accerchiamento da parte dell'Occidente. A Rapallo, nel 1922, con gli accordi con la Germania, ruppe l'isolamento politico ed economico della Russia ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...