Doge di Genova (Genova 1340 circa - Finale Ligure 1398); sostenuto dai ghibellini del popolo minuto, il 17 giugno 1378 ebbe il dogato, ma dopo poche ore dovette cedere la carica a Niccolò Guarco, e poi [...] . Tornato nel 1383, divenuto doge nel 1384, sostenne Urbano VI e si adoperò per comporre lo scisma d'Occidente, ottenendo ingrandimenti territoriali; aiutò i Siciliani contro i pirati barbareschi (1388). Due anni dopo, prevalendo i Fregoso, abbandonò ...
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Canonista (n. Milano - m. Bologna 1383), marito d'una nipote di Giovanni d'Andrea; nel 1350 lettore di diritto allo studio bolognese. Notevoli i commentarî al Decreto, alle Decretali e alle Clementine, [...] i trattati De bello, De represaliis et de duello, quelli sulla censura ecclesiastica e sull'interdetto, nonché varî scritti filosofici e teologici, sullo scisma d'Occidente, e consilia. ...
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Filosofo inglese (n. 1070 circa - m. 1160 circa), nato probabilmente a Bath, ma formatosi a Laon e a Tours. Dové il meglio della sua erudizione ai suoi viaggi in Italia meridionale (Salerno) e in Sicilia, [...] in Siria e Palestina e in Spagna. Fu uno dei primi intermediarî tra la scienza araba e le scuole d'occidente: tradusse dall'arabo gli Elementi di Euclide (1120 circa) e alcune opere astronomiche e trigonometriche di al-Khuwārizmī. Scrisse le ...
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Scrittore indonesiano (Natal, Sumatra, 1908 - Djakarta 1994); prof. universitario a Djakarta, Padang, quindi (1963-68) in Malaysia, dove fu esule per divergenze col regime di Sukarno. Attivissimo promotore [...] letterato", 1933-42), filosofo, linguista, poeta, si batté per la modernizzazione del suo paese per liberarlo dalla supremazia dell'Occidente, e per un'arte impegnata in tal senso. Scrisse anche romanzi, tra cui si segnala la trilogia Grotta azzurra ...
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Storico italiano del diritto (Tregnago 1887 - ivi 1943). Prof. univ., insegnò storia del diritto romano e diritto comparato nelle univ. di Messina, Siena, Firenze, Padova. Partecipò in qualità di delegato [...] altre commissioni internazionali. Coltivò particolarmente gli studî di diritto greco-romano, ma estese le sue ricerche anche all'occidente gotico-longobardo, al diritto comparato e alla diplomatica giuridica. Le sue opere sono state ripubblicate in 3 ...
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Fratello (m. 419) di Ataulfo; dopo l'uccisione di questo (415) fu proclamato re. Stabilì il regno del suo popolo in Spagna. Benché nemico dei Romani e della loro civiltà, come federato dei Romani combatté [...] contro quelle popolazioni barbariche, come gli Alani, che avevano occupato parte della Penisola Iberica, e riuscì a sottometterle. Ottenne quindi dall'imperatore d'Occidente, Onorio, l'Aquitania come regno, con capitale Tolosa. ...
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Matematico e astronomo (n. Novara - m. Viterbo 1296), dal 1264 cappellano presso la Curia pontificia. Matematico tra i più insigni del suo tempo, la sua edizione latina degli Elementi di Euclide (1255-59) [...] alternative e teoremi supplementari suoi e di altri - rappresenta una tappa rilevante nella diffusione del matematico greco in Occidente. Così, la Theorica planetarum (tra il 1261 e il 1264) costituisce, se si eccettua la traduzione dell'Almagesto ...
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Bartolomeo Prignano (Napoli 1318 circa - Roma 1389). Rettore dell'università, canonico e vicario generale della diocesi di Napoli, divenuto arcivescovo d'Acerenza (1363) e di Bari (1377), svolse importanti [...] ), si ebbe il distacco dei cardinali francesi, i quali, riunitisi a Fondi, elessero il card. Roberto da Ginevra (l'antipapa Clemente VII), dando così origine al grande Scisma d'Occidente; tutta l'attività di U. VI fu dedicata a questa questione. ...
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Certosino catalano (Valenza 1355 - Valdecristo, Segorbe, 1417), fratello di s. Vincenzo. Studiò diritto a Perugia con Baldo; giudice del tribunale di Valenza, mortigli la moglie e i figli entrò (1396) [...] cui fu priore (1400); fu poi priore della Grande Certosa (1402). Ma, essendo l'ordine diviso in due dallo scisma d'Occidente, nel concilio di Pisa si dimise; Benedetto XIII (Pedro de Luna) tuttavia gl'impose di conservare la carica a Valdecristo ove ...
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Poeta russo (Serednevo, Jaroslavl´, 1899 - Mosca 1983). Scrisse versi sulla guerra civile, le conquiste della rivoluzione e la seconda guerra mondiale (Tak my rosli "Così siamo cresciuti", 1940; Soldatskoe [...] la vittoria", 1946), molti dei quali furono musicati. Tra le sue raccolte successive si ricordano: Vostok i Zapad ("Oriente e Occidente", 1957); Pesni o čelovečestve ("Canti sull'umanità", 1961); Čto takoe sčast´e? ("Che cos'è la felicità?", 1969). ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...