Ultimo imperatore romano d'Occidente (475-476 d. C.). Figlio del patrizio Oreste, dal padre, ribelle all'imperatore Giulio Nepote, fu fatto acclamare Augusto a sedici anni; fu detto Augustolo per la sua [...] giovane età. Il potere imperiale fu nelle mani di Oreste; quando questi fu abbattuto da Odoacre, R. A. fu deposto e relegato presso Napoli ...
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Imperatore romano d'Occidente (m. 480 d. C.). Aveva ereditato dallo zio, comes Marcellino, un comando militare in Dalmazia; sposò Verina, nipote dell'imperatore d'Oriente Leone I, il quale lo inviò in [...] Italia contro l'imperatore Glicerio, da lui non riconosciuto. Proclamato imperatore (474), tentò di opporsi ai barbari; ma per l'insuccesso del patrizio Ecdicio fu costretto a riconoscere ai Visigoti il ...
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Termine con cui in Occidente è designata la corrente spirituale indiana che annette particolare importanza alla shakti (deriv. dal sanscr. "forza, energia"), cioè l'energia o forza attiva di un dio. Tale [...] aspetto è personificato nella sua consorte ed elevato al grado di divinità. Il principio femminile corrisponde all'energia dinamica e creatrice del divino che, in intima unione con il principio maschile ...
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Imperatore romano d'Occidente negli anni 455-456. Nato da nobile famiglia gallica, accompagnò Ezio nelle sue campagne e fu prefetto del pretorio in Gallia. Dall'usurpatore Petronio Massimo fu creato magister [...] militum: alla morte di questo, mentre Roma era occupata dai Vandali, fu proclamato imperatore ad Arles. Ricondotta la Pannonia sotto il dominio romano, venne a Roma dove fu riconosciuto collega di Marciano. ...
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Sigla con cui in Occidente era noto il SEV (Sovet Ekonomičeskoj Vzaimopomošči), consiglio per la mutua assistenza economica, istituito a Mosca nel gennaio 1949 tra URSS, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, [...] Romania e Bulgaria. In seguito vi aderirono l’Albania (entrata nel febbraio del 1949, cessò di partecipare alle attività nel 1961 ma non ufficializzò l’abbandono fino al 1987), la Repubblica Democratica ...
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Figlio (Sirmio 359 - Lione 383 d. C.) di Valentiniano I, fu educato dal poeta Ausonio; nel 367 fu investito del titolo di Augusto dal padre, cui successe nel 375. Inaugurò il suo regno con atti di clemenza, limitò l'uso della tortura; cristiano convinto, fu ostile - soprattutto nell'ultima parte del suo regno - al paganesimo e all'arianesimo, rinunziò al titolo di pontefice massimo, volle che fosse ...
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("Occidente") Nome con il quale gli arabi designano i paesi dell'Africa settentr., a O dell'Egitto, spesso utilizzato in opposizione a Mashriq "Oriente". È impiegato in varie accezioni, dalla più comune [...] (Tunisia, Algeria, Marocco) a una più ampia (Tunisia, Algeria, Marocco, Libia e Mauritania), a una più ristretta (Marocco). La regione, che non ha mai costituito un'unità politica, è abitata da popolazioni ...
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Imperatore romano (Naisso 370 circa - Ravenna 421); di famiglia ignota, iniziò la carriera militare con Teodosio; sotto Onorio, divenuto magister utriusque militiae, abbatté in Gallia gli usurpatori Costantino III e Giovino, e in Spagna Massimo; fece prigioniero Attalo Prisco. Sposò (417) Galla Placidia. Nel 419 concluse coi Goti un trattato per cui fu loro assegnata la residenza nell'Aquitania. Nominato ...
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Ordine di Uccelli palmipedi fossili del Cretacico dell'America Settentrionale, conosciuto principalmente per pochi antichi generi caratterizzati dalla presenza di denti nelle mascelle, collocati in solchi continui. Il genere più noto (Hesperornis Marsh.), che raggiunge la statura di circa 1 m., ha lunghi premascellari sdentati, mascellari e mandibola con denti numerosi, aguzzi e ricurvi. Lo scheletro, ...
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Antica provincia del Portogallo, del quale forma l'estremo lembo meridionale, essendo divisa dall'Alemtejo per una serie di sierre (Serra de Monchique 902 m., Serra da Mezquita, Serra do Malhão, ecc.), che si considerano come ultime propaggini della Sierra Morena. Dalla Serra de Monchique, costituita di rocce granitiche dalle forme aspre, si stacca lo sprone (Serra de Espinhaço de Cão), che forma l'ossatura ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...