Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] a.C.-1° sec. d.C.), il più grande poema astrologico romano, il cui testo era rimasto ignoto ai medievali. Lo stesso Bracciolini dopo secoli di oblio, del ritorno dell’astrologia in Occidente.
Una nuova fase della storia dell’astrologia
La riscoperta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alchimia, iatrochimica e arti del fuoco
Antonio Clericuzio
L’incerto statuto dell’alchimia
Con alchimia si indica un insieme di pratiche tra loro molto differenti, quali la trasmutazione dei metalli, [...] si è poi sviluppata nell’islam, per fare il suo ingresso nell’Occidente latino intorno al 12° secolo. Per la sua duplice natura di ordine, tra cui Athanasius Kircher, che al Collegio romano allestisce nel suo celebre museo un laboratorio chimico. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] altri autori, le opere di Filopono rimasero sconosciute nell’Occidente latino fino al 15° secolo. In particolare, l , 25-27 novembre 1999, a cura di G.P. Brizzi, A. Romano, Bologna 2000.
Ch.B. Schmitt, Filosofia e scienza nel Rinascimento, a cura ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] un Kitsch ante litteram nel grande mercato dell'Impero romano della decadenza, dove si mescolavano i quadranti solari portati può chiamare l'‛età dell'oro del Kitsch' in Occidente finisce con i movimenti del rigorismo e dell'ascetismo estetico ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] tipo, diffuso per la sua duttilità funzionale sia in Occidente che in Oriente, sono conservati in vari musei (Berlino teli sovrapposti. Le fonti ‒ a cominciare dal Liber Pontificalis romano e da quello di Ravenna ‒ riportano i donativi di tovaglie ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] fissano la data al sacco di Roma da parte di Alarico, nel 410. La deposizione dell'ultimo imperatore romano d'Occidente nel 476 è stata ritenuta da altri una data significativa, quantunque all'epoca non abbia comportato conseguenze troppo importanti ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Astrologia
Brendan Dooley
Astrologia
Lo statuto dell'astrologia
Per spiegare il fascino esercitato dall'astrologia nel periodo in cui furono realizzate [...] e molti altri, le cui opere erano in gran parte giunte in Occidente nel XII sec. attraverso la Spagna. La diffusione del sistema copernicano Battista Riccioli (1598-1671), membro del Collegio Romano, la teoria delle congiunzioni planetarie era una ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] progetto per la reintegrazione dell'arco di Tito nel Foro Romano, poi attuato da G. Valadier, completa in travertino i grandi laboratori istituiti presso i principali musei dell'Occidente costituiscono i punti di riferimento della ricerca applicata ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] molto meno numerose e certamente meno forti che in Occidente a causa della coincidenza fra villaggio e signoria né schiavi. Gruppi sociali e rapporti di lavoro nel mondo ellenistico-romano, Milano 1976.
Luzzatto, G., I servi nelle grandi proprietà ...
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Invenzione
A. Rupert Hall
Introduzione
In passato il termine 'invenzione' era usato genericamente come sinonimo di 'originalità' o di 'inventiva' (si diceva ad esempio che un poeta o un musicista dimostravano [...] cui i tecnici erano tenuti dai Greci e dai Romani.
L'invenzione nell'Occidente medievale
Mentre la ruota idraulica rimase sempre in uso dopo la caduta dell'Impero romano, l'invenzione sociale della 'fabbrica' fu abbandonata per lungo tempo, anche se ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...