(ceco Čechy, ted. Böhmen) Regione storico-geografica dell’Europa centrale (ca. 53.000 km2 con 6.250.000 ab. stimati al 2007); costituisce la sezione occidentale della Repubblica Ceca con la capitale, Praga.
Delimitata [...] terre a N della B. abitate dagli Slavi dell’Elba. Gli Slavi boemi entrarono nella sfera d’influenza dell’Impero romano d’Occidente, poi la decadenza dell’Impero sotto i successori di Carlomagno e la necessità di difendersi contro il costante pericolo ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] fine del 6° sec. a.C., mentre nell’Occidente fenicio e punico al repertorio fenicio si affiancano notevoli influenze caduta di Cartagine. Essa dura fin verso la fine dell’Impero romano, mentre nella Fenicia stessa subentrano il greco e l’aramaico. La ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] cominciare con i cosiddetti p. apostolici, considerati quali discepoli immediati degli apostoli (Barnaba, Clemente romano, Ignazio, Policarpo, Erma) e terminare, in Occidente, con s. Gregorio Magno, o, al più, con s. Isidoro di Siviglia (7° sec ...
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Isola della Campania (46,3 km2 con 60.335 ab. nel 2008; massima lunghezza da E a O, 10 km; massima larghezza da N a S, 7 km; sviluppo costiero 34 km). È la maggiore delle Isole Partenopee e chiude a O [...] Romani. A partire da quest’epoca è ricordata con il nome romano di Aenaria.
Sulla collina del Castiglione è stato rinvenuto un insediamento documentano relazioni commerciali, estese anche verso Occidente. L’attività metallurgica è attestata dal ...
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Storico e antropologo (Basilea 1815 - ivi 1887). Autore di opere sulla cultura, la religione e il diritto di Roma (tra le altre: Geschichte der Römer, 1857, in collaborazione con F. D. Gerlach), B. entrò [...] Savigny. Dedicatosi per influsso di quest'ultimo allo studio del diritto romano, ne fu per gli anni 1841-1843 professore all'univ. di vista sussistere una dialettica coincidente con quella tra Oriente e Occidente, luna e sole, buio e luce, ecc. Se ...
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Lo stato degli uomini non sposati.
Nell’antichità l’influsso del concetto religioso secondo il quale il culto dei defunti era necessario alla loro pace ultramondana, donde la necessità di lasciare dietro [...] i chierici di astenersi dal matrimonio e dal generare figli, pena la deposizione. La norma fu ratificata, in Occidente, dal papa Siricio nel Concilio romano del 386, quindi da Innocenzo I e da vari Concili (Toledo, 390 e 400, Cartagine e Torino, 401 ...
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Dinastia reale franca (752-987) che successe ai Merovingi e per prima salì sul trono del Sacro romano impero (800-924), realizzando una larga unione di domini, popoli e culture, e restituendo all'Europa [...] domini corrispondenti oggi a Francia, Germania e Italia. A essi diede il nome di Sacro romano impero, con la chiara volontà di restaurare in Occidente, sul piano ideologico e politico, un potere simile a quello già detenuto dagli imperatori romani ...
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(ted. Konstanz) Città della Germania (81.511 ab. nel 2007), nel Baden-Württemberg, a 407 m s.l.m., sulla sponda occidentale del lago omonimo e sulle rive del fiume Reno, presso il confine svizzero. Alla [...] turistica.
Costruita nel 4° sec. sotto l’imperatore romano Costanzo II come fortezza di confine, nella prima metà del C. Convocato dall’imperatore Sigismondo per far cessare lo scisma d’Occidente, si tenne dal 1414 al 1418 e ne conseguirono diversi ...
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Storia
Nell’alta repubblica romana, la corazza in cuoio usata dai soldati (fig.). Rinforzata in seguito con scaglie metalliche o di corno, fu la tipica corazzatura adottata dalle truppe di fanteria e cavalleria. [...] o bronzo: lasciava scoperte le braccia e proteggeva fino all’inguine o alla vita); entrambe rimasero in uso fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Nel corso del 1° sec. d.C. comparve anche un nuovo tipo di l., la l. segmentata, che andò a ...
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Imperatore romano (m. 260 d. C. circa). Acclamato Augusto (253) dall'esercito alla morte di Treboniano Gallo, la sua politica fu filosenatoria e mirata alla persecuzione dei cristiani (editti 257-258). [...] premevano da ogni parte. V. si associò nella difesa dell'Impero il figlio Gallieno, cui affidò la guerra in Occidente; si occupò prevalentemente di difendere le frontiere orient., minacciate dai Persiani di Sapore I, che avevano invaso la Siria ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...