Diocleziano
Tommaso Gnoli
Il difensore delle antiche tradizioni romane
L'imperatore Diocleziano, vissuto tra 3° e 4° secolo, ebbe altissimo il senso dello Stato e lottò tutta la vita per difendere istituzioni [...] non poteva più governare uno Stato immenso qual era l'Impero Romano. Decise, pertanto, di affiancarsi un collega, Massimiano, che l'Occidente: questa suddivisione permise di controllare a Oriente i minacciosi Persiani, mentre a Occidente consentì ...
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sionismo
Elena Loewenthal
Il risorgimento degli Ebrei
Il sionismo è un movimento di rinascita nazionale come ce ne sono stati molti altri nell’Europa moderna: dall’Italia alla Germania, alla Polonia. [...] cruciale nella storia ebraica. Dopo molte vicissitudini, l’imperatore romano Tito conquista Gerusalemme, la mette a ferro e fuoco, , e soprattutto a ricordare.
«I miei piedi sono a Occidente, ma il mio cuore resta a Oriente», cantava Yehudah ha ...
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donatismo
Scisma nella Chiesa africana, che prende nome (lat. pars Donati) da Donato di Cartagine (primo vero capo e animatore), durato dalla fine della persecuzione dioclezianea all’invasione musulmana. [...] setta) e anche pratiche (l’avversione all’impero romano) già tradizionali nella stessa Chiesa, ma abbandonate dai imperatore d’Oriente, Costanzo. Per contro, Costante imperatore d’Occidente inviò in Africa due commissari, Paolo e Macario, così che ...
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Danubio
Fiume dell’Europa centrale e sudorientale, nel continente è secondo solo al Volga per lunghezza di corso, bacino e portata. Nasce in Germania merid., nella Selva Nera, e tocca nove Stati (Germania, [...] e la loro graduale apertura commerciale verso l’Occidente hanno in seguito incrementato notevolmente il traffico , con un tratto del suo corso, il limite dell’impero romano e successivamente, diventato un’importante via di traffico tra Paesi di ...
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cavalleria
Milizia a cavallo comparsa fra i popoli asiatici (assiri e soprattutto persiani) nel corso del 1° millennio a.C. Nel mondo greco e romano non ebbe molta rilevanza (l’arma fondamentale di un [...] era infatti la fanteria), mentre fu assai diffusa tra le popolazioni germaniche. Lo sviluppo della c. nell’Occidente medievale è legato alla dissoluzione dello Stato carolingio e alla localizzazione del potere nei secoli centrali del Medioevo ...
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Sigismondo Imperatore del Sacro romano impero
Sigismondo
Imperatore del Sacro romano impero (Norimberga 1368-Znojmo 1437). Figlio di Carlo IV, ereditò il margraviato di Brandeburgo che avrebbe poi ceduto [...] l’anno successivo anche dai suoi oppositori. Promosse i Concili di Costanza (1414) e Basilea (1431) per sanare lo scisma d’Occidente. Fu incoronato re d’Italia (1431) e, nel 1433, imperatore da papa Eugenio IV. Avversato dai boemi per aver consegnato ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] Longobardi e in cambio della nomina di Pipino a patrizio romano, il Ducato di Roma (considerato già appartenente alla Chiesa) (Urbano VI) provocarono la maggiore crisi dello scisma d’Occidente. Lo Stato della Chiesa fu allora in pericolo: nel 1401 ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] durante le guerre e le invasioni. Nei regni barbarici dell’Occidente, accanto a essa si affermarono i fedeli del re, che più alto, presso i Longobardi – forse per diretto influsso romano-bizantino – troviamo i duchi che corrispondono ai conti del ...
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Imperatore romano (n. presso Rieti 9 - m. Cutilie, Sabina, 79). Ricoperse le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; alla morte di Nerone si trovava in Giudea, col compito di sottometterla. Fu acclamato [...] e avarizia. Svolse un'azione notevole in favore delle province, sia dal lato della romanizzazione (soprattutto nell'Occidente), sia da quello della organizzazione; alcuni cambiamenti nell'organizzazione provinciale furono fatti a scopo fiscale, altri ...
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Storico italiano dell'antichità (Catania 1916 - Roma 1987); prof. univ. di storia antica dal 1948 a Catania e, dal 1963, di storia romana nell'univ. di Roma. Socio nazionale dei Lincei (1973). Si è occupato [...] stato repubblicano (1945), Introduzione alle guerre puniche (1947), Fra Oriente e Occidente (1947), Aspetti sociali del quarto secolo (1951), Trattato di storia romana (L'impero romano) (1956), Il pensiero storico classico (3 voll., 1966), Vico, l ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...