VISCONTI, Bernabo
Andrea Gamberini
VISCONTI, Bernabò. – Figlio secondogenito di Stefano Visconti e di Valentina di Bernabò Doria, nacque intorno al 1323 nel monastero milanese di S. Margherita, dove [...] , a cura di A. Morisi Guerra, I, Torino 1978, ad annos.
G. Romano, I figli di B. V., in Bollettino della Società pavese di storia patria, I . 97-193; La Chiesa al tempo del Grande Scisma d’Occidente e della crisi conciliare (1378- 1449), a cura di F ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] E. di aver intravisto l'evoluzione dei tempi. L'Impero, in Occidente, non sussisteva più se non come un'idea, "imaginarie" come dirà dell'insediamento dei Goti in Italia (IX, 23); lo scisma romano - a parte la lettera In Christi signo - fala sua ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] luogo a causa della situazione politica determinatasi in Occidente.
L'attenzione e l'impegno di F. ss., 133 s., 142 ss., 372; H.-D. Döpmann, Zum Streit zwischen Rom und Byzanz um die Christianisierung Bulgariens, in Palaeobulgarica, V (1981), 1, pp. ...
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TEODERICO
Claudio Azzara
– Figlio del capo goto Teodemiro e di Erelieva, nacque in un anno verosimilmente compreso fra il 451 e il 455 in Pannonia.
Il padre divideva con i fratelli Valamiro e Videmiro [...] di un rapporto speciale fra il re dei Goti e il princeps romano erano funzionali anche all’affermazione della propria preminenza su tutti gli altri monarchi barbari dell’Occidente. La definizione territoriale, e non più solo etnica, del suo potere ...
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PETRUCCI, Armando
Antonio Ciaralli
Ultimo di tre fratelli, nacque a Roma il 1° maggio 1932, da Alfredo, nativo di San Nicandro Garganico, storico dell’arte e dell’incisione, incisore egli stesso, [...] – ispiratore in Petrucci di una costante fedeltà.
L’Ateneo romano, l’istituto di paleografia in particolare, furono la vera casa scrittura come storia della cultura, scritta e letta, dell’Occidente. È lì che, dopo alcuni lavori di più spiccato ...
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GALASSO, Giuseppe
Edoardo Tortarolo
Giuseppe Galasso nacque in una ‛famiglia popolana’, come egli stesso ricordò più volte, da Luigi, artigiano vetraio, e Maria Panico, a Napoli nel quartiere di Tarsia-Montesanto, [...] contrapposta, certo ben distinta da quella di Ruggero Romano e Corrado Vivanti fu la visione della storia d il suo ruolo nella vita civile, e non solo nelle società dell’Occidente, abbiano molto a che fare con i travagli del mondo contemporanea» ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] l’Istituto di filosofia diretto da Enrico Castelli. Il periodo romano fu l’occasione del suo incontro con il gruppo della legata da un lato al tentativo (riuscito) dell’Occidente di rispondere alla sfida marxista sul terreno del benessere ...
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BUGLIO, Ludovico (in cinese, Li Lei-ssu e Tsai-k'o)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Mineo (Catania) nel gennaio 1606, forse il 26, da Mario, barone di Burgio, Bifara e Favarotta e da Antonia Gravina Isfar [...] di poter essere meglio ragguagliato sui metodi praticati in Occidente per la caccia con tali rapaci. A tale gran priorato di Messina, Messina 1699, p. 30).
Fonti e Bibl.: Arch. Rom. Soc. Iesu, Jap.-Sin. 126: G. de Magalhães, Relaçao das viagens ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] la discussione intorno al "tramonto dell'Occidente", si rifletterono nelle opere di carattere Ferraresi, E. l'Ariano, in Corriere della sera, 28 dic. 1992; S. Romano, I falsi protocolli, Milano 1992, ad Indicem; Marinetti e il futurismo a Roma (catal ...
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COSTANTINO II, papa
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Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), la prima volta che viene citato dalle fonti a noi note, nel 767, appare insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra [...] di guardia alle mura e alle porte.
Entrato in territorio romano, il corpo di spedizione spoletino, alla cui testa si del Centro ital. di studi sull'Alto Medioevo, XX, I Problemi dell'Occidente nel sec. VIII, I, Spoleto 1973, pp. 231-255; J. ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...