GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] l'interpretazione alessandrina di Clemente e Origene. Il Creatore ha le sembianze del Cristo Lógos, una soluzione che divenne in seguito canonica nell'Occidente medievale. Per sottolineare il carattere simbolico del tempo della creazione, i sette ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] scritturali, secondo una tradizione propria del libro manoscritto cristiano più antico; anche la disposizione a piena pagina . a punta secca o in colore sopravvivono a lungo in Occidente, dove vengono impiegate anche per la carta, mentre in Oriente ...
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Vedi PAPIRO dell'anno: 1963 - 1996
PAPIRO (πάπυρος, papyrus)
V. Bartoletti
Pianta palustre (Cyperus papyrus), coltivata anticamente soprattutto in Egitto. Le fibre ricavate dal fusto della pianta servivano [...] a poco, alla cessazione dell'uso del p. nei paesi dell'Occidente.
3. Conservazione e ritrovamento di papiri. - Sebbene il p (n. 16, miniature del p. Goleniščev) ad altre di soggetto cristiano, ma ancora di classica ispirazione (n. 18, Gesù sul lago di ...
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PORTOGALLO
A. Balil
B. Oleiro
A. Balil
B. Oleiro
Arte antica. - Una particolare caratterizzazione dell'arte antica nel P. riesce difficile; ciò è dovuto, da un lato, alla continuità e somiglianza [...] Fuorché per qualche modesto frammento di sarcofago cristiano, non conosciamo la scultura di questo periodo e punico: A. García y Bellido, Fenicios y Cartagineses en el Extremo Occidente, Madrid 1942; id., Hispania Graeca, I-III, Barcellona 1949. - ...
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LIBRI LITURGICI
E. Palazzo
Libri utilizzati dai ministri della gerarchia ecclesiastica nell'esercizio del culto (messa, ufficio, sacramenti).Prima del periodo in cui si costituirono i l. liturgici (secc. [...] per buona parte del Medioevo a tutte le regioni dell'Occidente, se non si tiene conto dei molteplici adattamenti locali, concepiti per regolare le celebrazioni essenziali nella vita del cristiano, come il battesimo, l'eucaristia, le ordinazioni ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] conseguenza, la storia della vita pubblica e della passione di Cristo, trattata da tutti e quattro i vangeli, è presentata fino a che punto l'uso della porpora riflettesse in Occidente una coeva pratica bizantina o non piuttosto una continuazione o ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] Oriente. - Mentre la maggior parte delle opere dell'Occidente a noi pervenute è della fine del IV e del Nella serie dei dittici ecclesiastici conservati del tipo a cinque parti con Cristo e Maria, in generale giudicati lavori orientali del V e VI sec ...
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SERINDIA
M. T. Lucidi
Regione dell'Asia Centrale comprendente l'area intorno al bacino del Tarim nel Turkestan cinese, la cosiddetta Kashgaria (Sinkiang).
Notizie storiche, sia pure lacunose, sull'Asia [...] Turfan ed al limite estremo Tunhuang; di qui, tornando verso occidente per il tracciato meridionale, troviamo Miran, Niya, Yarkand, -manichei, miniature e persino un affresco di soggetto cristiano (nestoriano) documentando così i varî apporti. Ma ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO
C. Albizzati
L. Becherucci
Il pregio di questa materia plastica fu noto ai primi abitatori dell'Europa, quando il mammut poteva fornirla. Nelle zanne dello [...] Ravenna, l'altra nella Biblioteca Rylands a Manchester), a soggetto cristiano, usato come copertina di libro sacro, e l'altro dittico di scambi culturali quale la capitale dell'Impero d'Occidente. Che però le tradizioni importate in Roma da queste ...
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COSTANTINO I (C. Flavius Valerius Constantinus)
D. Faccenna*
Figlio di Costanzo I Cloro e di Elena, nato a Naisso (Mesia) il 27 febbraio del 280 circa, Augusto dal 306, morto nel 337. Detto anche C. [...] e Monaco di B.) sull'elmo piumato di C. appare il monogramma cristiano. Esso ritorna su monete di Siscia del 317-318. Dal 324 scompare uniformità generale stilistica dell'Oriente e dell'Occidente, la corrente classicistica si rafforza maggiormente. ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...