PATRIARCA (gr. πατριάρχης "capo di una famiglia o tribù")
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella terminologia biblica sono designati col nome di patriarchi i tre tradizionali progenitori degli Ebrei, [...] sempre più tecnico e ufficiale, il capo di un vasto aggruppamento cristiano, che ha sotto di sé i metropolitani, come questi hanno sotto impero: infatti il patriarcato di Roma (o d'Occidente) abbracciava le tre prefetture occidentali d'Italia, Gallia ...
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NAGASAKI (A. T., 101-102)
MarcelIo Muccioli
Città dell'isola di Kyūshū (v.), nel Giappone meridionale, capoluogo della provincia omonima. La storia di Nagasaki è intimamente connessa con quella delle [...] e appunto Ōmura Sumitada (1532-1587,), il primo dai'myō cristiano, aprì il porto di Fukae-no-ura, nel 1568, (1796-1866), i due nomi più fulgidi nella storia delle conoscenze dell'Occidente sul Giappone. Nagasaki è sede di Corte d'appello e di varie ...
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LICINIO (Valerius Licinianus Licinius) imperatore
Alberto Olivetti
Nacque da modestissima famiglia di agricoltori, nella provincia della Nuova Dacia, a sud del Danubio, probabilmente poco prima del [...] alla vittoria di Ponte Milvio, eliminò Massenzio e divenne padrone dell'Occidente: L. s'incontrò con lui a Milano, dove sposò ad abrogare le limitazioni imposte da Massimino al culto cristiano: poco dopo intervenne nello scisma ariano (v. arianesimo ...
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. Primo principe degli Ungheresi, famoso come fondatore della dinastia reale che regnò fino al 1301. Era figlio di Almos e discendeva dalla stirpe principesca della tribù ungherese chiamata Magyar; la [...] magiaro, che da quel territorio, poté avere la possibilità di frequenti contatti con l'occidente e giungere, con re Stefano il Santo, alla fondazione del regno cristiano. Ora si trattava soltanto di assicurare i confini occidentali. Dopo la morte di ...
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Provincia (mudīriyyah) del Sudan Anglo-Egiziano, posta nell'alta Nubia sulle due sponde del Nilo, là dove questo fiume forma una grande ansa verso ponente, fra 18° e 20° lat. N. È regione eminentemente [...] da quelli del Deserto Libico (Gebel el-Abiad) a occidente. Industria tradizionale del paese è la tessitura di una stoffa , conquistati i finitimi Blemmî (v. assuan), fondò il regno cristiano di Dongola (o Macarra) avente per capitale la città dello ...
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Figlia di Potifera (Putifare) sacerdote di On, e moglie di Giuseppe a cui partorì Manasse ed Efraim (Genesi, XLI, 45-52) Il nome, di tipo egiziano, consta di due parti, di cui la seconda corrisponde certamente [...] . Sotto la sua forma presente, l'apocrifo pare cristiano (così Batiffol e James), benché non tutti gli anche in siriaco, in armeno e in latino. Lo fece conoscere nell'Occidente Vincenzo da Beauvais, nel suo Speculum Historiale, I, capp. 118-124 ...
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GIOVANNI VIII Paleologo, imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Quando successe al padre Manuele II (1425) l'impero si riduceva alla capitale, limitata verso terra dalla linea di fortificazione fra Selimbria [...] per Costantinopoli tramontò ogni speranza di soccorso da parte dell'Occidente. G. allora conchiuse la pace coi Turchi e la sua morte, passò al fratello Costantino IX, l'ultimo imperatore cristiano di Costantinopoli.
Bibl.: Ch. Diehl, Les mariages des ...
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Un racconto siriaco, formatosi a Edessa poco dopo la morte di Rabbūlā, vescovo di quella citià dal 412 al 435, narra d'un nobilissimo giovane cristiano, designato semplicemente come "l'uomo di Dio di Roma", [...] etiopico (ove egli è chiamato Gabra Krestos "il servo di Cristo"), e anche in greco, ove compare sotto il nome di nella metà del sec. X, quindi si diffuse rapidamente in tutto l'Occidente.
Risale alla metà del sec. XI la Vie de Saint Alexis, che ...
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Sono coloro che si ritirano nella solitudine per consacrarsi alla meditazione o alla preghiera, senza essere astretti ad alcuna regola religiosa particolare.
Senza pretendere di fare risalire la vita eremitica [...] la vita eremitica si diffuse in tutto l'Oriente cristiano, particolarmente sulle pendici del Sinai, nella Siria e nel errare continuamente per campagne o deserti (βοσκοί "pastori"). L'Occidente vide assai più tardi popolarsi di solitarî le foreste e ...
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Latinista francese, nato a Orléans il 16 marzo 1912, morto a Parigi il 25 luglio 1980. Dopo aver studiato presso l'Ecole des Chartes, divenne professore alla Sorbona e alla iv sezione dell'Ecole Pratique [...] stesso chiudono la latinità e aprono la scena culturale del Medioevo cristiano, Boezio e Cassiodoro, cui C. dedicò vari articoli (Boèce consacrò la fama di studioso è Les lettres grecques en Occident de Macrobe à Cassiodore (1943, 1948n,2), sua tesi ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...