AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] di ritagliarsi uno spazio proprio. Nell’apertura all’Est, salutata come evento di inusitata novità per una grande impresa occidentale, si rispecchiava peraltro il senso del limite raggiunto dalla FIAT di Valletta. A metà degli anni Sessanta, superata ...
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PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] Camera alta a favore del Patto atlantico nel marzo del 1949 rappresentò in un certo senso il culmine del suo occidentalismo democratico.
Queste scelte ebbero una ricaduta anche sul terreno a lui più caro, l’indipendenza politica del partigianato. Di ...
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GIUSTI, Wolfango (Wolf)
Emanuela Sgambati
Nacque a Firenze, il 2 ott. 1901, da Ugo e Margarete Loose. Compì gli studi a Firenze ove si laureò in lettere, nel 1922, con una tesi di storia sotto la guida [...] del 1917), Russi dell'Ottocento (Roma 1970; analisi delle due grandi correnti di pensiero russe di quel secolo: occidentalismo e slavofilismo).
Grande attrazione esercitò su di lui la cultura ceca - anch'essa ripercorsa secondo i criteri di indagine ...
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Critico russo della prima metà del sec. XIX, nacque il 30 maggio 1810 a Sveaborg; suo nonno era prete, suo padre medico. Crebbe in mezzo a una agitata vita familiare. Nel 1825 entrò al ginnasio di Penza, [...] educatore e maestro della società russa che voleva preservare dalle influenze che gli sembravano dannose. Da ciò il suo occidentalismo e i suoi attacchi, in parte eccessivi, alla corrente slavofila. Grandissima è stata la sua influenza sul movimento ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] , e più foriero di sviluppi per il nuovo millennio, è il confronto sistematico fra le letterature orientali e quelle occidentali: gli East and West Studies. Le due civiltà che si sono per secoli contrapposte, e su cui si sono stratificati ...
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SCIACCA, Michele Federico
Pier Paolo Ottonello
– Nacque da Carlo e da Vincenza Battiato il 12 luglio 1908 a Giarre (Catania).
Figlio unico di famiglia nobile, il suo temperamento vivacissimo lo indusse [...] si struttura come antitradizionalista e antirivoluzionaria. Da qui la sua diagnosi globale della degenerazione dell’Occidente in occidentalismo, ossia il ‘sistema della stupidità’ che è necessario sempre di nuovo attraversare nel modo piú costruttivo ...
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(A. T., 59-60).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 602); Geologia e Morfologia (p. 602); Clima (p. 604); Idrografia (p. 604); Flora (p. 604); Fauna (p. 604); Dati sulla popolazione (p. 605); [...] d'Europa e il più lontano dal mare (il porto più vicino è Trieste, a 350 km. in linea d'aria).
Tra il limite occidentale (presso Aš, 12°,5′ long. E.) e il limite orientale (sorgenti del Tibisco Bianco a est di Sighet) intercorrono circa 950 km.; la ...
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COLUMBA, Gaetano Mario
Piero Treves
Nato a Sortino (Siracusa) l'8 dic. 1861 da Benedetto e da Nunzia Gentile, fece gli studi universitari a Palermo, dove allora vigeva una rispettabile tradizione antichistica, [...] del potere, esclude, o porta l'autore ad escludere la disamina di qual si voglia problema di fondo (occidentalismo ed orientalismo, impero dinastico-domestico e/o impero "adottivo", militarismo, espansionismo conquistatore e/o conservatismo difensivo ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] case di abitazione, spesso caratterizzate da un iwān (che permette di confrontarle con alcune di Dura) l'influenza occidentale cede a caratteri più tipicamente parthici.
Le tombe nelle necropoli possono essere sostanzialmente divise in tre tipi: uno ...
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di Aldo Ferrari
Rispetto agli scenari di crisi e destrutturazione dell’odierno sistema internazionale la Russia e lo spazio eurasiatico sembrano essere almeno potenzialmente in controtendenza. La ricomposizione [...] le loro icone nelle Pussy Riot e negli attivisti di Greenpeace.
Analizzando la realtà russa lasciando da parte le lenti occidentali, ci si rende conto che il timore di assistere alla nascita di una nuova dittatura fondata sullo strapotere del capo ...
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occidentalismo
s. m. [der. di occidentale]. – 1. L’atteggiamento di pensiero di chi sostiene la superiorità della civiltà e della cultura occidentali rispetto a quelle espresse da tradizioni e da popoli differenti; anche, l’atteggiamento di...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...