CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] di Stati sul modello omerico, con un re che è il primus inter pares . Vi sarebbero delle analogie anche in Anatolia occidentale: il re ittita Tuthaliya I (seconda metà del XV secolo a. C.) si scontrò con la confederazione di Assuwa, composta da ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] di Calvino. Lo scrittore e il regista sono orientati da un medesimo sogno impossibile, più che diffuso nella cultura occidentale, e che il contatto con una cultura altra rende forse più nitido: descrivere, come filmare, significa già volere qualcosa ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] ». In attuazione di ciò, ogni luogo di culto è amministrato dalla rispettiva autorità religiosa. Il Kotel e il Muro occidentale sono amministrati dallo Stato d’Israele; la Moschea di Al-Aqsa è sottomessa all’autorità del Waqf giordano; infine il ...
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“Bizantino” è l’aggettivo con cui gli storici settecenteschi definirono impropriamente la metà orientale dell’Impero Romano, che aveva la sua capitale in Costantinopoli, nota in epoca classica come Bisanzio, [...] e che sopravvisse alla consorella occidentale di quasi dieci secoli. ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] nella coscienza di alcuni intellettuali una presa d’atto: quella della fine dei miti fondativi della tradizione culturale occidentale, tra i quali figura quello dell’oggettività. Se il paradigma oggettivistico ammette l’esistenza di realtà e valori ...
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La filosofia morale di Abelardo, che considera l’intenzione dell’agente elemento imprescindibile per determinare la moralità di un’azione, è una delle prospettive etiche più interessanti di tutto il medioevo [...] occidentale e cristiano. È possibile instaurare un dialogo tra questa visione e la filosofia pratica di Kant? Possiamo cioè parlare di un imperativo categorico medioevale?
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A partire dalla presa di coscienza collettiva della rilevanza degli ideali e dell’importanza degli attori politici non statali, a partire dagli anni ‘70 originarono diverse nuove teorie.Un filone si pone [...] ne è stata esclusa. Da quel momento il discorso autoritario russo si è posto in sempre maggiore conflitto con quello occidentale, e nel 2022 questo conflitto discorsivo è esploso in un conflitto militare che non è tanto legato ad interessi quanto ...
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Fin dal periodo formativo dell’Islam (VII-XI sec. d.Sharia: pregiudizi e rapporti con l’occidente), il mondo occidentale ha percepito l’universo Islamico come un qualcosa di antitetico rispetto alla Res [...] il kosmos Islamico abbia in parte ridefinito la propria identità basandosi sull’antitesi del modus vivendi occidentale, questa contrapposizione valoriale, ideologica, dottrinale e quindi di modelli non si può considerare unidirezionale. Questa forma ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] nell’antichità tenuto in estrema considerazione: si pensi ai poemi omerici, intrisi di elementi mitologici, che fondano la letteratura occidentale; si pensi a Platone e a come nei suoi dialoghi si serva di miti, per la loro straordinaria efficacia ...
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Fra il 1979 e il 1980 le vittorie di Margaret Thatcher nel Regno Unito e di Ronald Reagan negli Stati Uniti inaugurano l’era del neoliberismo conservatore che vede nell’individuo il massimo compimento [...] la burocrazia, il nemico principale. Inizia così a farsi strada in quello che è sempre più un indefinito ceto medio occidentale l’idea che il fine personale sia l’unico perseguibile e che ciò paradossalmente andrebbe a beneficio dell’intera comunità ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...
occidentale
occidentale [agg. Der. di occidente] [GFS] Emisfero o.: in un planisfero generale, l'emisfero comprendente le Americhe, normalmente situato a sinistra. ◆ [GFS] Venti o.: nella meteorologia, venti da ovest che predominano alle latitudini...
Territorio dell’Africa nord-occidentale. Si estende sull’Atlantico con uno sviluppo di circa 1000 km dalla foce dell’Uadi Dra al Capo Bianco, comprendendo un vasto retroterra quasi interamente desertico (266.000 km2). Le coste sono basse, uniformi,...