Poeta (Napoli 1570 circa - ivi 1646 circa); si può considerare il padre della letteratura dialettale napoletana d'arte. Le sue opere principali sono La vajasseide (1612), cioè poema delle serve ("vajasse"); [...] ), anch'esso in ottave e anch'esso in 7 canti, dedicato a un'osteria. Sovente il C. raggiunge una certa vivezza amaramente sarcastica, un effetto comico intenso soprattutto quando il suo occhio si posa sul mondo variopinto della Napoli contemporanea. ...
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WITTLIN, Józef
Riccardo PICCHIO
Poeta e narratore polacco, nato il 17 agosto 1896 a Dymitrów nella Galizia orientale. Partecipò, nelle file dell'esercito austro-ungarico, alla prima guerra mondiale. [...] dovuto iniziare la trilogia Powiešč o cierpliwym piechurze ("Romanzo del paziente fantaccino"). La tragedia bellica è vista con l'occhio dell'umile combattente, a cui tutto è imposto e che tutto subisce. I toni realistici non sono disgiunti da ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] problemi fisici: in particolare, era afflitto da una pronunciata deformità del torace e delle spalle, ed era cieco dall'occhio destro.
Compì i primi studi presso le scuole dei gesuiti, dove apprese i rudimenti delle lettere italiane e si distinse ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] essendo intellettualmente dotati, non conoscono il latino:
[...] et io voglio ch'e' vegghino che la natura, sì come gl'ha dati gli occhi per veder l'opere sue così bene come a i filuorichi, gli ha anco dato il cervello da poterle intendere e capire ...
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Scrittore e drammaturgo romeno (Cămăraşu, Cluj, 1927 - Budapest 2006), di lingua ungherese. Lavorò al giornale ungherese Új Élet ("Nuova vita") e dal 1971 si trasferì in Transilvania, dove prese parte [...] "Le nozze di Suza", 1981) traspare la lotta dei deboli contro le ingiustizie. Fu anche autore di saggi (Szemet szóért "Occhio per parole", 1993; Heródes napjai "I giorni di Erode", 1994), in cui affrontò la questione della sopravvivenza della lingua ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] o al fuoco»1. E, dopo averne appreso il linguaggio, il gran libro della natura, «scritto in lingua matematica», egli scruta con occhio acutissimo e vigile, con un'ansia di verità che lo assillerà sino agli ultimi anni della sua vita, gli darà dubbi ...
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(gr. ᾿Ανδρομέδα)
Mitologia
Figlia di Cefeo, re degli Etiopi, e di Cassiopea; fu esposta su uno scoglio per essere divorata da un mostro mandato da Posidone irato contro la superba moglie di Cefeo. Ma [...] e a N dei Pesci e di Pegaso e comprende la nebulosa di A. (M 31 o NGC 244), una delle tre galassie visibili a occhio nudo (le altre sono le due Nubi di Magellano); grazie alla sua vicinanza (dista 720 kpc, cioè 2,3 milioni di anni-luce, dalla Via ...
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Pennac, Daniel
Anna Maria Scaiola
Fabbricante di bizzarri intrecci
Dopo aver vissuto in Africa e in Asia, il francese Daniel Pennac ha pubblicato dal 1985 al 1995 una serie di romanzi di straordinario [...] Pennac (nato a Casablanca nel 1944) incentra i suoi primi romanzi per ragazzi sul rapporto tra bambini e animali: L’occhio del lupo (1984) racconta la comunicazione attraverso lo sguardo tra un piccolo africano e un lupo guercio chiuso in uno zoo ...
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Pseud. del conte Luciano von Ingenheim, scrittore italiano di famiglia oriunda tedesca (Calprino, Canton Ticino, 1868 - Parigi 1929). Fu uno dei primi collaboratori del Marzocco; diresse (1898-1900) un [...] , 1920). Ma ancor più che alla psicologia femminile egli si mostrò sensibile a quella dell'infanzia, e libri quali Farfui (1909), La freccia nel fianco (1913), L'occhio del fanciullo (1914), Le cose più grandi di lui (1922) sono fra i suoi migliori. ...
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Scrittore e drammaturgo svedese (Stoccolma 1948 - Göteborg 2015). Ha pubblicato il suo romanzo di esordio, Bergsdrängaren, nel 1973 (trad. it. L'uomo della dinamite, 2020), ma è stato con il fortunato [...] direttore artistico del teatro Avenida di Maputo (Mozambico). Tra i suoi romanzi occorre citare: Leopardens öga (1990; trad. it. L'occhio del leopardo, 2014); Hundarna i Riga (1992; trad. it. I cani di Riga, 2002); Villospår (1995; trad. it. La falsa ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...