invisibile
invisìbile [Der. del lat. invisibilis "non visibile", comp. di in- neg. e visibilis "visibile"] [OTT] [FME] Di cose che appaiono o sono non visibili nella visione a occhio nudo, e precis.: [...] che per la loro piccolezza o per la loro grande distanza danno luogo nell'occhio a immagini retiniche le cui dimensioni lineari sono minori del potere risolutore dell'occhio e che quindi non possono essere percepite dai fotorecettori retinici; (b) di ...
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Fisica
L’insieme delle tecniche di misurazione delle grandezze (grandezze fotometriche) che caratterizzano la luce: quantità di luce, illuminamento, luminanza ecc., che si introducono in ottica per individuare [...] −26,8; la Luna −12,5; Venere −4; Sirio, la stella che ci appare più luminosa dopo il Sole, −1,5. A occhio nudo, si riescono a osservare le stelle fino alla sesta magnitudine; con i più potenti telescopi, quelle fino alla 26-esima. La magnitudine ...
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flocculazione
flocculazióne [Der. di flocculo] [CHF] [FML] La fase che segue la coagulazione di un colloide, con la formazione di flocculi, talora non visibili a occhio nudo (coagulazione microscopica). ...
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presbiopia
presbiopìa [Comp. dei gr. presby´s "vecchio" e -opia, sul modello di miopia] [FME] Nell'ottica medica, la perdita del potere di accomodazione dell'occhio, con conseguente difficoltà o impossibilità [...] di vedere bene oggetti vicini, dovuta all'irrigidimento del cristallino e alla diminuita efficienza dei muscoli che ne fanno variare la curvatura; si corregge, come l'ipermetropia, mediante occhiali con ...
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vista
vista [s.f. dal part. pass. visto di vedere, dal lat. videre] [ALG] Nella geometria descrittiva, immagine grafica di un oggetto quale appare all'occhio, sinon. di prospettiva. ◆ [FME] Il senso [...] che presiede alla percezione degli stimoli visivi, cioè alla visione: organo od organi della v., ecc.: v. visione. ◆ [LSF] Punto di v.: (a) concret., punto dal quale si immagina osservato l'oggetto; (b) ...
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In fisica, termine usato correntemente per indicare la proprietà, e misurare la capacità, di un sistema ottico di dare di un oggetto immagini più grandi di quelle che si hanno dall’osservazione a occhio [...] fuoco anteriore F (e quindi che l’immagine, virtuale, si formi a distanza molto grande dalla lente), e che nella visione a occhio nudo l’oggetto (Ao) si trovi alla distanza della visione distinta do, assunta pari a 250 mm; se si misura la distanza ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] del Sole" (De iride, ed. Baur, pp. 72-73; Commentarius in Posteriorum analyticorum libros, ed. Rossi, p. 386). Quando l'occhio ha ricevuto come risultato questa 'specie', l'atto della visione è completo, ma l'opera dei sensi interni ‒ tramite i quali ...
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Chioma di Berenice
Chiòma di Berenice [Lat. Coma Berenices, in onore della regina d'Egitto Berenice II] [ASF] Antica costellazione boreale di sette stelle visibili a occhio nudo (le sette Lesbie dell'antichità), [...] a SE dell'Orsa Maggiore, di simb. Com (per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione); copre una zona ricchissima di stelle e di galassie, di cui la maggioranza (circa 800) ...
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Strumento ottico consistente in un mezzo trasparente fissato a un sostegno, detto montatura, che lo mantiene in posizione opportuna dinanzi agli occhi. Può servire a compensare i difetti di rifrazione [...] vista; fig. A e C), e in tal caso utilizza come mezzo trasparente delle lenti (lenti da o.), oppure a proteggere gli occhi dall’azione nociva di radiazioni o di agenti meccanici esterni (o. protettivi; fig. B e D): in questo caso il mezzo trasparente ...
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Mizar
Mìzar [arabo "cintura"] [ASF] Nome della componente più luminosa (magnitudine 1.9) della stella doppia ζ Ursae Maioris, il cui compagno è Alcor, anch'essa visibile a occhio nudo; ha declinazione [...] 55° N e ascensione retta 13h 24m; questo sistema binario fu il primo a essere scoperto (G.B. Riccioli, intorno alla metà del sec. 18°) ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...