Scientifica, cinematografia
Virgilio Tosi
Negli ultimi decenni del 20° sec. l'espressione cinematografia scientifica ha assunto significati più ampi rispetto al passato, quando si riferiva a film di [...] dopo un evento sportivo o di qualunque altro genere, di poter analizzare le immagini, nel tempo e nello spazio, come all'occhio non è consentito, anche con l'ausilio della tecnologia informatica.
Bibliografia
F.P. Liesegang, K. Kieser, O. Polimanti ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] corso dei quali ebbe comunque occasione di proporre ampie riflessioni storiche e teoriche, promuovendo forme nuove di cinema, con un occhio di riguardo ‒ ma tutt'altro che esclusivo ‒ verso l'evoluzione di quello italiano. In un'epoca di fertile e ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] di un corpo senziente che è quello della macchina da presa, anche nella totale mancanza di presenze umane. È certo, però, che l'occhio della macchina da presa vede (sente) di più, e diversamente, rispetto a quello umano, fosse pure del regista; ed è ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] hanno formato l'Io come 'istanza immaginaria'. Attraverso la mediazione dello specchio-schermo infatti le immagini che scorrono davanti ai nostri occhi "si confondono con quell'immagine che portiamo in noi" (J. Lacan, Idéal du moi et moi idéal, in Le ...
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Canada
Bruno Roberti
Cinematografia
di Bruno Roberti
Il carattere composito della cinematografia canadese, soprattutto nelle sue due componenti linguistico-culturali francofona e anglofona, ha rispecchiato, [...] film a basso budget come A dangerous age (1958) per proseguirla in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Tenendo d'occhio il mercato statunitense, si sviluppò una tendenza che prediligeva i climi dell'incubo e gli effetti horror (che avrà fortuna nella ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] ignorava ancora cosa fossero le delusioni, il tedio, il resto. Per un attimo, quella notte, la morte fu di nuovo ai suoi occhi, roba per gli altri" (1958; ed. 1974, p. 303). Proprio perché collocato tra due momenti segnati da un presagio funesto del ...
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MANFREDI, Saturnino (Nino)
Stefania Chiocchini
Nacque a Castro dei Volsci, in Ciociaria, il 22 marzo 1921 da Romeo e Antonina Porfili, in una famiglia di origine contadina. Il padre, arruolato in Pubblica [...] anch'esso molto italiano, raramente volle accettare personaggi totalmente privi di umana simpatia o rinunciare a strizzare l'occhio al pubblico, tanto da forzare, in alcuni casi, il ruolo affidatogli, scadendo nel patetico. Privilegiò, e talvolta ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] ; e pose anche nuovi problemi, dal momento che luce naturale e luce artificiale, indipendentemente da come vengono percepite dall'occhio umano, rispondono a regole precise e misurabili, partendo, per es., da una temperatura di colore di 3400 K per ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] 1981.
New American Cinema, a cura di A. Aprà, Milano 1986.
Innamorati e lecca-lecca. Indipendenti anni 60, a cura di E. Martini, Torino 1991.
Il grande occhio della notte. Cinema d'avanguardia americano 1920-1990, a cura di P. Bertetto, Torino 1992. ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] significante audiovisivo, il suo immaginario ha innanzitutto una struttura audiovisivo-dinamica e opera insieme sull'occhio e sull'orecchio. Questi modi del significante cinematografico assicurano insieme la percettibilità immediata dell'immagine ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...