Zelig
Federica De Paolis
(USA 1982, 1983, bianco e nero/colore, 79m); regia: Woody Allen; produzione: Charles H. Joffe, Jack Rollins per Orion; sceneggiatura: Woody Allen; fotografia: Gordon Willis; [...] Il film rende anche omaggio all'epico inizio di Citizen Kane, di cui riprende la sintassi e il ritmo, ma soprattutto strizza l'occhio a un altro capolavoro di Orson Welles: F for Fake (F come falso, 1973), film in cui si afferma appieno il credo nell ...
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Lattuada, Alberto
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 13 novembre 1914. Dotato di un robusto e plastico senso della costruzione visiva e di una raffinata cultura [...] passionalità femminile e della sua sensualità, inserite nelle strutture forti del melodramma popolare e morbidamente fotografate da un occhio innamorato delle forme e del magnetismo di corpi sinuosi o prorompenti come quelli di May Britt o di Silvana ...
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Cotten, Joseph (propr. Joseph Cheshire)
Anton Giulio Mancino
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Petersburg (Virginia) il 15 maggio 1905 e morto a Westwood, (California), il 6 febbraio [...] l'attrice Patricia Medina, non riuscì a ottenere più ruoli da protagonista. Apparve così in The last sunset (1961; L'occhio caldo del cielo), e Hush… hush, sweet Charlotte (1964; Piano piano, dolce Carlotta) entrambi di Robert Aldrich, o in The ...
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MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] zingari accampati ai margini di una grande città, un mondo visto con tutta la partecipazione e la simpatia di un occhio filmico acutissimo. Mentre la situazione politica, in Germania e in Europa, si faceva sempre più difficile, M.-N. continuò la ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a Santa Monica (California) il 3 febbraio 1927. È stato tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Settanta il più noto rappresentante del cinema d'avanguardia [...] avant-garde 1943-1978, New York 1979.
R.A. Haller, Kenneth Anger, St. Paul (MN) 1980 (trad. it. parz. in Il grande occhio della notte. Cinema d'avanguardia americano 1920-1990, a cura di P. Bertetto, Torino 1992, pp. 81-92).
M. O'Pray, J. Pilling ...
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Maselli, Francesco (detto Citto)
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 9 dicembre 1930. Formatosi nel periodo del Neorealismo, M. ha successivamente avviato una personale ricerca [...] collettivo, coordinato da M., Un altro mondo è possibile.
Bibliografia
F. Bolzoni, La barca dei comici, Roma 1986, pp. 127-33; S. Parigi, Francesco Maselli, Firenze 1992; Francesco Maselli: l'occhio e il ritmo, a cura di M. Argentieri, Napoli 1994. ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] che, avendo cercato di convincerlo a lavorare per loro e avendone ottenuto un rifiuto, non lo vedevano di buon occhio. L'esattezza del disegno e il buon gusto nella descrizione delle parti monumentali furono le caratteristiche che distinsero il ...
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Kazan, Elia (propr. Elia Kazanjoglous)
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e cinematografico greco, naturalizzato statunitense, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909 e morto a New York il 28 [...] crudele triangolo amoroso tra la moglie bambina, il marito e l'amante siciliano, il film si insinua come un sogno a occhi aperti, come una rêverie impersonale. Per quanto riguarda il resto della sua produzione, si avverte quasi sempre nei film di K ...
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Brighton, scuola di
Francesca Vatteroni
L'individuazione e la definizione di una 'scuola di Brighton' si devono allo storico francese Georges Sadoul, che con questa espressione indica, in alcuni articoli [...] in volta dalla lampada del poliziotto; l'effetto che se ne ricava è l'assimilazione della macchina da presa all'occhio del protagonista e ai suoi spostamenti, in una prefigurazione della soggettiva. Nuovi effetti drammatici sono ottenuti con l'uso di ...
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The Big Parade
David Robinson
(USA 1925, La grande parata, bianco e nero, 146m a 22 fps); regia: King Vidor; produzione: Irving Thalberg per MGM; soggetto: Laurence Stallings; sceneggiatura: King Vidor, [...] ha inizio con un'interminabile successione di mezzi e di uomini, sorvegliati dall'alto dagli aerei, e procede a perdita d'occhio lungo una strada rettilinea che sconfina all'orizzonte. Al fronte l'intimità con la morte è terribile: gli uomini, nelle ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...