Elena Cattaneo
Staminali: il trapianto delle cellule perdute
Le cellule staminali popolano i nostri tessuti, dalle prime fasi di vita fino all’epoca adulta. Esse sono caratterizzate da una forte capacità [...] ipotetici impieghi terapeutici.
Nel 2010 è stato dimostrato che è possibile prelevare le cellule staminali del limbus dell’occhio, espanderle in vitro e poi ritrapiantarle nella cornea lesionata, con conseguente recupero totale della vista anche sei ...
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gene gatekeeper
Gene capace di regolare negativamente la duplicazione di una cellula (letteralmente gene guardiano). I geni gatekeeper sono anche detti geni oncosoppressori, in grado appunto di frenare [...] alle cellule figlie. Il gene Rb è l’oncosoppressore la cui inattivazione è responsabile del retinoblastoma, un cancro dell’occhio a incidenza familiare che insorge nei bambini. La proteina Rb corrispondente è un inibitore della progressione nel ciclo ...
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VITAMINE (XXXV, p. 462)
Achille RONCATO
Generalità. - Le vitamine sono sostanze che, pur non facendo parte di veri e proprî costituenti delle cellule, gli organismi animali devono introdurre in piccolissima [...] aveva notato che una dieta priva di grasso produce in giovani ratti arresto di sviluppo, gravi lesioni distrofiche degli occhi e rachitismo. Tale sintomatologia guariva con somministrazione di burro o dei lipidi del tuorlo d'uovo, ma particolarmente ...
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Omeostasi
Alessandra Magistrelli
L’importanza di rimanere identici a sé stessi
L’omeostasi è l’insieme dei meccanismi chimico-fisici, biologici e comportamentali che permettono agli esseri viventi di [...] si oppone alla causa che lo ha azionato.
Un altro esempio di feedback negativo è il riflesso pupillare: se illuminiamo bruscamente l’occhio la pupilla si contrae per limitare la quantità di luce che vi entra; così come, se un suono è troppo forte, i ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'epigenesi al preformismo, all'epigenesi riformata
Giulio Barsanti
Dall'epigenesi al preformismo, all'epigenesi riformata
Il problema della generazione animale [...] è egli vero che in un piccolo spazio di materia noi veggiamo adesso col microscopio tanti animali, quanti dianzi ne vedevamo con l'occhio nudo in tutta la terra, e che se i microscopi fossero più acuti molti altri se ne scoprirebbero ancora?". Né va ...
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Alla ricerca dei morfogeni
Edoardo Boncinelli
(Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica, Istituto Scientifico San Raffaele Milano, Italia)
Lo sviluppo embrionale e postembrionale del cervello [...] essere affrontati separatamente. È infatti molto interessante studiare come si formano un rene o il cristallino dell'occhio, ma si può studiare il funzionamento di questi organi indipendentemente dalla comprensione dei meccanismi biologici che hanno ...
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Regole funzionali per decidere
Leslie A. Real
(Department of Biology, Indiana University Bloomington, Indiana, USA)
La rappresentazione accurata ed effìciente dell'ambiente nel quale un organismo vive [...] . Sorprendentemente, tuttavia, emerse una regola come chiara strategia dominante, la regola nota come TFT (Tit For Tat, occhio per occhio). Questa regola si è rivelata non soltanto la migliore strategia utilizzata contro altre strategie, ma anche la ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] .
L'origine animale o vegetale dei cibi masticati, infatti, determina il tipo di usura della superficie masticatoria, rilevabile a occhio nudo o al microscopio. La presenza di premolari e molari grandi e robusti, con una superficie masticatoria molto ...
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L'e. è la scienza del comportamento animale. Si è sviluppata particolarmente dopo la seconda guerra mondiale secondo due linee distinte, rappresentate dalla scuola americana o comportamentista (behaviorista), [...] solo a quelli chiave, è effettuata sia a livello periferico, cioè dagli organi di senso che agiscono come filtri (l'occhio umano per es. annulla i raggi ultravioletti), sia a livello centrale, cioè nel cervello stesso. È stata avanzata l'ipotesi ...
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I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] , del tipo di quelle trovate per la prima volta da Rubel e Wiesel nella corteccia visiva. In condizioni normali, l'occhio rimane fermo in una data posizione per circa mezzo secondo; il passaggio dall'una all'altra di queste posizioni avviene con ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...