GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] e guidato il corso della storia" (p. X), il libro ricostruiva il mito di Roma nell'età medievale, guardando con occhio equilibrato sia alla tradizione letteraria sia a quella popolare.
Al centro dell'opera erano i rapporti fra Roma e la Chiesa e ...
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CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] del C., e che all'inventore venga versato un terzo dei guadagni detratte le spese.
Altre notizie riguardano una ferita all'occhio riportata dal C. all'età di diciannove anni (cfr. l'oroscopo del C. alla Bibl. naz. di Firenze, riprodotto dal Rasi ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] 1615, "alcuni ricordi" di buon governo, da ricordare "del continuo" e perciò da tener sempre non solo "avanti agli occhi, ma nell'intimo del ... cuore", ai quali avrebbe dovuto attenersi una volta duca. Drasticamente circoscritta in questi la cultura ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] a Genova come visitatore, il C. - il cui nome era stato proposto dal Contarini, del quale, si diceva, fosse "l'occhio destro." - ricevette l'ordine di unirsi a Tommaso Campeggi nominato nunzio al colloquio religioso indetto per il 28 ottobre a Worms ...
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CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] di Paolo III), il C. abbandonò il progetto. Ben presto stabilì ottimi rapporti con il nuovo papa che vedeva di buon occhio il concilio, e lasciò cadere anche il suo proposito di ritirarsi dalla politica europea. Quando tornò a Vienna, il 20 marzo ...
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ARIULFO
Paolo Bertolini
Secondo duca longobardo di Spoleto, era già succeduto a Faroaldo I nel settembre del 591.
Un A., capo di un contingente imperiale agli ordini dell'ipostratego Giovanni Mistacon [...] : in netto disaccordo col papa per la politica da lui perseguita nei riguardi del duca di Spoleto, non vedeva di malo occhio che Gregorio I ne scontasse le conseguenze con Agilulfo. Arechi ed A., dal canto loro, non avendo interesse alcuno a ribadire ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] un incarico gratuito come alunno di concetto nella Delegazione provinciale di Venezia, che abbandonò dopo sette mesi per una grave malattia agli occhi che lo aveva depresso al punto da pensare al suicidio.
Tra il 1824 e il 1828 il M. diede inizio ad ...
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CORVAIA, Giuseppe Nicola
Michele Borghese
Nato a Calascibetta (Enna) il 12 febbr. 1785 da don Matteo Gesualdo primo barone di Buonriposo e da donna Carmela Romano (Calascibetta, Chiesa Madre, Registro [...] nel secondo semestre 1849, La Sicilia industriale, un ennesimo giornale che, almeno in un primo tempo, fu visto con occhio benevolo dalle autorità (Cantimori, p. 205). Ma, giunto all'ottava dispensa, il giornale venne soppresso con sovrano rescritto ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] necessario del Rosso di San Secondo, considerato dagli sperimentatori degli Indipendenti il più forte autore drammatico italiano del tempo, Occhio di gufo di C. Di Marzio, Centocinquanta la gallina canta! di A. Campanile, inscenati la sera del 28 ...
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CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] ricognizione dei propri personaggi, egli si attenne principalmente agli esempi di vita urbana che la città gli poneva sott'occhio. Il tipo del villano pavano, secondo un trapasso già presente nelle ultime opere del Ruzante, risulta sradicato dal ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...