Figlio (m. Rimini 1317) di Malatesta II da Verucchio. Col fratello Gianciotto, operò contro i ghibellini della Romagna affermando solidamente la signoria, e combattendo anche contro i Malatesta di Sogliano, [...] . Succeduto al padre (1312), tenne per sé Rimini, cedendo Cesena al nipote Uberto, e Pesaro, Fano e Senigallia al fratellastro Pandolfo I. È il "Mastin nuovo" di Dante (Inf. XXVII, 46). Ebbe il soprannome con cui è noto perché cieco da un occhio. ...
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BARTOLOMEO da San Vito (B. dall'Occhio)
Remigio Marini
Figlio di Biagio, nacque in San Vito al Tagliamento poco prima del 1450. Solo dopo lo studio di G. Marchetti e G. Nicoletti sulla scultura lignea [...] stato attuale degli studi, la sua attività artistica si svolse tutta a Udine, dove egli teneva bottega a Mercatovecchio sotto l'insegna di un grande occhio entro un triangolo: il simbolo dell'etemo; di qui l'altro nome dello scultore, Bartolomeo dall ...
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Figlio (Rimini 1258 circa - ivi 1353) di Malatestino dall'Occhio, podestà di Firenze nel 1307 e di Bologna nel 1309. Alla morte del padre (1317), fu signore di Rimini con lo zio Pandolfo, poi (1326) solo, [...] allargando anche su altre terre il suo dominio. Sconfisse Ramberto figlio di Gianciotto che, con l'aiuto del cugino Malatesta III, aveva cercato di sottrargli Rimini. Ma poi, nel tentativo di opporsi al ...
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Scienziato (Leigh, Essex, 1703 - Sutton, Surrey, 1771). Studiando la struttura dell'occhio umano, si convinse della possibilità di ottenere lenti acromatiche; dopo aver realizzato due tipi di vetro di [...] indice di rifrazione sufficientemente diverso, costruì (1733) i primi tipi di obiettivi acromatici ...
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MALATESTA (de Malatestis), Ferrantino
Anna Falcioni
Figlio di Malatesta detto Malatestino dall'Occhio e di Giacoma dei Rossi, nacque in una data imprecisabile da collocare intorno alla metà dell'ottavo [...] decennio del XIII secolo. L'assenza di notizie sui natali del M. ha favorito erronee identificazioni e scambi di persona.
Diffusa, soprattutto, l'identificazione con il nipote Ferrantino, figlio del secondogenito ...
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Vescovo (m. verso il 350) di Gerusalemme. Mutilato d'un piede, privato d'un occhio e condannato ad metalla, durante la persecuzione di Massimino Daia (tra il 305 e il 313), fece parte del clero di Gerusalemme [...] e accompagnò al Concilio di Nicea (325) il suo vescovo Macario, cui successe verso il 355. Favorevole ad Atanasio e ostile agli ariani nel Concilio di Tiro (335), evitò di sottoscrivere la condanna di ...
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Chirurgo e oculista (Sépeaux 1724 - Parigi 1816). Descrisse accuratamente l'aponeurosi dell'apparato muscolare dell'occhio che da lui prende nome (capsula di Tenone), già segnalata da Galeno, Realdo Colombo [...] e Morgagni ...
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Medico (Parigi 1732 - Saint-Denis 1810), prof. di chirurgia all'École di Parigi. Si occupò di ricerche sull'anatomia dell'occhio; in particolare è noto sotto il suo nome (membrana di D.) l'endotelio dello [...] strato più interno della cornea ...
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Poetessa italiana (Messina 1937 - Roma 2016). Nelle raccolte di poesie, tra cui si ricordano Fendenti fonici (1982), La clausura (1987), L'occhio dormiente (1997), La stortura (2002) e La tagliola del [...] disamore (2005), unisce la ricerca sperimentale a un linguaggio corrosivo, pieno di ironia, e alla descrizione disincantata del mondo contemporaneo. Nel 2002 ha vinto il premio Viareggio per la poesia. ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...