CREMA, Giovambattista
Salvatore Puglia
Nacque a Ferrara il 13 apr. 1883 da Carlo e da Maria Cottica. Avviato dal padre, avvocato, agli studi classici, manifestò una decisa tendenza all'espressione figurativa, [...] e i suoi temi: i soggetti sociali sono sostituiti da evocazioni di leggende medievali, scene di guerra viste con occhio "verista", scene mitiche e allegoriche di ispirazione classicheggiante.
Opere del C. sono nella Galleria naz. di arte moderna di ...
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CEPPARULO, Salvatore
Renato Ruotolo
Nacque a Napoli il 3 dic. 1849. Dal 1881 fu insegnante di plastica ornamentale nell'istituto artistico industriale e professore onorario all'istituto di belle arti [...] della Vita di s. Paolino in cui le figure, svolte in calibrate architetture, vengono nitidamente descritte e viste con occhio purista. Per il pulpito scolpisce in marmo un Cristo che predica (firmato), in cui imita perfettamente lo stile di quattro ...
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BRACCI, Pietro
Hugh Honour
Figlio dell'intagliatore Bartolomeo Cesare (1652-1739) e di Anna Francesca Lorenzoni, nacque a Roma il 16 giugno 1700. La tradizione vuole che prima di praticare la scultura [...] , con cascate di panni e base con tronco", facendolo diventare un Apollo (Roma, villa Albani): anche se un occhio moderno non resterebbe facilmente ingannato, questo è un saggio eccellente di "maniera ellenistica" eppure la pratica del restauro di ...
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MARANGONI, Matteo
Luca Barreca
Nacque a Firenze il 12 luglio 1876, da Carlo e da Maria Augusta Cherubina Malvisi. Il padre, originario di Pavia, era docente di fisica nel liceo Dante e nell'istituto [...] personale: alla conoscenza dei grandi musei europei, acquisita durante i soggiorni all'estero, si sommò quell'esercizio dell'occhio, espresso da A. Venturi nella famosa formula "vedere e rivedere", che vide la necessità di un'aderenza primaria ...
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DANESI
Marina Miraglia
Famiglia attiva a Roma dagli inizi dell'Ottocento nel campo della riproduzione, in particolare fotografica.
Michele, nato a Napoli nel 1809, ben presto si trasferì a Roma dove [...] alla mano infedele e soggettiva dell'artista, ma piuttosto affidato e risolto - col tramite della litografia - dall'occhio meccanico della camera oscura i cui prodotti, nella concezione dell'epoca, erano percepiti come autoregistrazione fedele e ...
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FABBI, Fabio
Annamaria Bernucci
Nacque a Bologna il 18 luglio 1861 da Giuseppe ed Emilia Negri. Nel 1876 ottenne "onorevoli menzioni" in varie discipline (scultura statuaria, ritratto dal vero, elementi [...] sotterranea (Firenze) di Jarro [Giulio Piccini], dove espresse una sottile vena realistico-umanitaria, interpretando il testo "con occhio fotografico e trasfigurato insierne" (Pallottino, 1988, p. 190). Tra il 1898 e il 1905 fu autore di numerose ...
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DA RONCO, Roberto (pseudon. Berto da Cogolo)
Giancarlo Volpato
Nacque a Cogollo di Tregnago (prov. di Verona) il 9 sett. 1887 da Benvenuto e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la famiglia [...] , talvolta, più parti con grafite o ribattendo il ferro con fasce o chiodi; le sue sculture appaiono, così, all'occhio abituato alla levigatezza impropria in un metallo malleabile ma non brillante, quasi grezze; un modernismo, appena sentito si sposa ...
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GIARRIZZO, Michelangelo
Maria Viveros
Nacque il 21 maggio 1842 a Piazza Armerina da Francesco e da Angela Ognibene. Il padre era un modesto pittore, discendente da una nobile famiglia originaria di [...] 'edifizio, della forma architettonica e del gusto dei particolari decorativi, qualità tutte che sono il prodotto della mente e dell'occhio educati allo studio lungo e paziente del disegno e dei monumenti. L'ingegnere non è un artista, né può esserlo ...
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GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] di Bonino (ibid., pp. 200, 218 s.). Commissionatagli nel 1370 e molto rimaneggiata è, infine, la vetrata che chiude l'occhio destro della tribuna del duomo. Del manufatto originale sopravvive il busto di Davide (Fratini, 1983, p. 180). Viene, infine ...
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Felicita Cifarelli
Nacque a Napoli, il 2 nov. 1882, da Angelo, un povero intagliatore in legno, il quale gli insegnò la propria arte, e da Giuditta Alessandroni. Padre e figlio cercarono fortuna a Roma, [...] copia e al calco - un sostanziale vuoto di interesse per il passato, si ha l'impressione che invece tenessero d'occhio certa arte popolare o artigianato artistico, spesso di formato minuto: parliamo del biscuit floreale, e, indietro nel tempo, del ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...