Vedi ALESSANDRIA dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRIA (᾿Αλεξάνδρεια, Alexandrēa)
A. Adriani
L. Rocchetti
1. La tradizione. - La città che Alessandro fondò nell'inverno del 332-331 a. C., sulla breve fascia [...] di effetti scenografici con la cappella funeraria principale aprentesi, ad un livello inferiore, al fondo di scale e colonnati che l'occhio abbraccia dall'alto della camera circolare centrale. È da assegnare all'età fra la fine del I sec. d. C. e ...
Leggi Tutto
CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] .Sebbene non vi siano contrasti prospettici nella costruzione del massiccio trono, che si innalza fino a condurre gradualmente l'occhio verso le figure dominanti della Vergine e del Bambino, il problema degli appoggi del trono, sul retro, non appare ...
Leggi Tutto
MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] si è sviluppata la figura del dio gradiente con l'elmo dall'alto lophos, con la mano destra sollevata all'altezza dell'occhio per scagliare la lancia, e lo scudo nel braccio sinistro. Tale tipo risale allo Zeus folgoratore greco, pur nel mutare degli ...
Leggi Tutto
DOMENICO di Niccolò (Domenico dei cori)
Alessandro Bagnoli
Nacque probabilmente a Siena intorno al 1363, se dobbiamo dar fede all'età di "anni ottanta quatro o circa" (Milanesi, 1854, II, p. 237) che [...] giornate di lavoro verosimilmente relative alle intelaiature lignee di una vetrata in prossimità del pergamo e di quella del grande occhio dell'abside (Milanesi, 1854, I, p. 238, II, p. 239; Lusini, 1911, p. 355). Ancora per una finestra è ricordato ...
Leggi Tutto
Vedi SIRIANA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SIRIANA, Arte
P. Matthiae
Nella moderna storiografia artistica della Siria preellenistica il consueto prevalere del criterio di attribuzione di diversi aspetti [...] materiale riferibile al Medio Bronzo. Un busto di Hama, dalle poverissime qualità formali, e gli idoli in forma di occhio di Tell Brak rivelano già attivo quel violento gusto espressionistico che nella prima metà del II millennio a. C. si ...
Leggi Tutto
scultura
Simona Rinaldi
Forme e figure in rilievo
In quanto lavorazione di materiali come marmo e bronzo, per molto tempo la scultura è stata ritenuta frutto di un’altissima abilità artigianale, piuttosto [...] intellettuale alla base della tecnica scultorea.
Gli scultori, tuttavia, erano abituati a lavorare la pietra ingrandendo a occhio proporzionalmente i piccoli modelli che avevano plasmato in creta e pertanto non adottarono mai la procedura suggerita ...
Leggi Tutto
Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvelle vague, alla quale [...] della pittura: in Le genou de Claire (1970; Il ginocchio di Claire) fotografò le alture attorno al lago di Annecy con l'occhio rivolto a P. Gauguin; in La marquise d'O (1975; La marchesa von…), forse il suo capolavoro, si ispirò al neoclassicismo ...
Leggi Tutto
DUDREVILLE, Leonardo
Paolo Thea
Figlio di Giuseppe e di Leonilde Madalena, nacque a Venezia il 4 apr. 1885 e in questa città trascorse l'infanzia. Nel 1902 troncò gli studi classici a cui il padre magistrato [...] esposizione non fu riproposta in altre città italiane e della Svizzera italiana come inizialmente programmato.
Il D., cieco di un occhio a causa di un incidente giovanile, non partecipò alla guerra nel 1915 e rimase a Milano a dipingere e a disegnare ...
Leggi Tutto
PLOTINO (Πλωτῖνος, Plotinus)
S. Ferri
G. Sena Chiesa
Filosofo da Lykopolis in Egitto, dove nacque verso il 203 d. C. A 40 anni si trasferì a Roma e vi tenne cattedra per circa 25 anni; morì in Campania [...] moto, autorità, massima espressività nei visi e negli occhi; il colore che nella tradizione classica è concepito come kàto], come se stia al disotto della luce. Allo stesso modo l'occhio, luminoso, volgendosi verso la luce e i colori, che sono luci, ...
Leggi Tutto
LEONARDO di Simone
Manuela Gianandrea
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo maestro vetraio, tra i più attivi e richiesti della Toscana del tardo Trecento. La prima opera documentata [...] a Prato, come testimonia la corrispondenza con il mercante pratese Francesco di Marco Datini che proprio al monaco vetraio commissionò l'occhio in vetro per la chiesa di S. Francesco (Mazzei, p. 390) e anticipò, per conto dell'Opera del duomo, i ...
Leggi Tutto
-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...