OGMIOS
Red.
Divinità celtica assimilata ad Ercole.
La fonte principale su questa divinità è rappresentata da Luciano che nel dialogo La Diceria o Ercole racconta che i Celti danno ad Ercole il nome [...] a riccioli attorti, con un piccolo cinghiale o un ippocampo sul cranio e un chiodo o raggio che esce o da un occhio o dalla radice del naso, o dal cranio. Dalla testa partono quattro catenelle con minuscoli vaghi di collana che terminano in piccole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Breve storia del restauro statico
Mario Como
Questa sintesi della storia del restauro statico dalle origini a oggi fa esclusivo riferimento agli edifici in muratura, materiale con il quale sono stati [...] architettura romanica. Costruito tra il 12° e il 13° sec., a croce latina in cinque navate, presenta una cupola senza occhio, all’incrocio tra navate e transetto. La cupola ha pianta ellittica con il lato maggiore orientato lungo l’asse longitudinale ...
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SPLENDOR
P. Moreno
È la più recente "invenzione" di cui si abbia notizia da Plinio, nel breve disegno storico della pittura greca, dopo quella del chiaroscuro: adiectus est splendor, alius hic quam [...] la luce diffusa, ed esige un raggio di luce incidente che si rifletta su di una superficie liscia tornando all'occhio bianco, indipendentemente dal colore dell'oggetto (Ferri). Si direbbe che lo s. consista in generale nello studio delle figure alla ...
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COSTANTINO di Rosato (Costantinus Rosati Spallette)
Silvestro Nessi
Nato a Migiana di Monte Malbe nel contado di Perugia verso il 1532, si trasferì giovanissimo in città, dove all'età di ventisei anni [...] altre variazioni le apportò negli anni 1574 e 1576. Nel 1578, il 22 novembre, venne pagato per una finestra ad "occhi" eseguita per il coro delle monache clarisse di S. Leonardo di Montefalco, e nell'annotazione venne ricordato: "Detto maestro alcuni ...
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BERNARDO di Girolamo da Gualdo
Sandra Pinto
Notaio e pittore attivo a Gualdo Tadino nella prima metà del Cinquecento, apparteneva a una famiglia che esercitava tradizionalmente le attività del notariato [...] , 1932). Tutta l'opera rivela una piena adesione ai modi signorelleschi che B. ha, si direbbe, a portata d'occhio; per esempio, la figura della donna soccorsa discende direttamente, come ha mostrato lo Storelli, da una delle figure del Finimondo ...
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NASI CAMUSI, Pittore dei
M. Scarfì
Ceramografo àpulo, operante fra il 330 e il 320 a. C. circa.
Gli si attribuiscono, finora, i seguenti vasi: un cratere a colonnette da Monte Sannace, presso Gioia [...] del pittore sono anche la forte linea ondulata con cui sono rese le sopracciglie dei satiri e la distanza esagerata dell'occhio dalla radice del naso, comune a tutti i personaggi. Numerose sono le sopradipinture in bianco e giallo soprattutto sugli ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] da metà busto in su, primissimo piano solo il volto, particolare o dettaglio la sezione del volto o del corpo (occhi, bocca, mani, piede ecc.). È curioso seguire l'evoluzione delle definizioni lessicali e delle valutazioni estetiche indotte da queste ...
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LODI, Carlo
Federico Trastulli
Il L. nacque a Bologna l'11 febbr. 1701 da Simone Antonio e da Anna Maria Pedretti.
Secondo Crespi, inizialmente si dedicò a studi umanistici, ma trascorrendo il tempo [...] . Nondimeno, se si escludono quelle di formato ovale, nelle restanti scene si apprezzano gli ampi paesaggi a perdita d'occhio inquadrati da quinte arboree e organizzati su un rapido susseguirsi di piani intermedi, alcuni dei quali segnati da rovine ...
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Caravaggio, Michelangelo Merisi detto il
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore inquieto, innamorato del vero e della luce
Pochi artisti hanno suscitato tanto interesse e hanno rivoluzionato così profondamente [...] risalgono opere come la Buona ventura o i Bari, che mostrano un realismo particolare. Caravaggio osserva la natura con occhio imparziale, riprendendo con precisione analitica anche ciò che è brutto o rozzo, poi utilizza la luce per dare evidenza ...
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IBN JUBAYR
F. Gabrieli
Letterato e viaggiatore arabo di Spagna, nato a Valencia nel 1145, morto ad Alessandria d'Egitto nel 1217.Da Granada, ove rivestì in gioventù alcuni uffici sotto gli Almohadi, [...] sincerità spiegano il successo di questa Riḥla, che fornisce una fedele immagine del Mediterraneo nel sec. 12°, visto da un occhio attento e da un animo candido e cordiale. Talune descrizioni, come quelle della Grande moschea di Damasco e dei luoghi ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...