OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] possibile, scoprire rimedi agli inganni ottici, mirando non all'armonia di parti uguali secondo la verità, ma all'armonia dell'occhio".Data l'assenza di notazioni tecniche in questi testi (il trattato di Damiano è uno scarno e generico resoconto di o ...
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FREGIO
H. Kähler
In architettura si intende per f. una zona decorativa con andamento prevalentemente orizzontale; in particolar modo nella trabeazione degli ordini classici la parte fra architrave e [...] estensione in lunghezza accompagnata ad un'altezza piuttosto limitata, non la si può più abbracciare tutta con uno sguardo, ma l'occhio deve vagare lungo di essa, la si indicherà come f. e non come immagine singola, anche quando la composizione sia ...
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PERSEO (Περσεύς, Perseus)
K. Schauenburg
Eroe, figlio di Zeus e di Danae, la figlia di Acrisio. A questi un oracolo aveva predetto che sarebbe morto per mano del figlio di Danae. Perciò, quando Danae [...] ogni essere umano. Alcuni monumenti ci mostrano come P. costringa le Graie, sorelle delle Gorgoni, privandole del loro unico occhio comune, a indicargli la via che porta dalle ninfe che posseggono i tre oggetti dell'equipaggiamento. I più antichi ...
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FOGLIE D'EDERA, Gruppo delle
P. Bocci
Gruppo di vasi dipinti, probabilmente di fabbrica etrusca, a figure nere, databile al terzo venticinquennio del VI sec. a. C.
La denominazione risale al Dohrn, [...] , la coppa (Monaco, Bonn) con il manico intrecciato. Nonostante il forte influsso greco, evidente anche nella convenzione che distingue l'occhio a mandorla della donna da quello rotondo dell'uomo, e nella moda delle vesti, molti sono i motivi del ...
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Pseudonimo di artista francese (n. Parigi 1978). Ex writer, oggi artista di riconosciuta fama internazionale nell’universo dell’arte urbana, negli ultimi anni lavora prevalentemente in studio. L. inizia [...] ’artista, la cui influenza nelle sue composizioni è evidenziabile nel gioco di pieni e vuoti che guida e tradisce l’occhio. Quale prevalente pratica calligrafica, l’arte di L. è vincolata al segno e non considera il colore quale fondamentale elemento ...
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Nome d’arte di artista italiana (n. Catania 1972). Cresciuta in Sicilia, si forma artisticamente tra Londra e Milano, divenendo una delle pioniere e principali protagoniste della street art in Italia. [...] , si forma parallelamente un forte interesse per il mondo microbiotico, allargato metaforicamente ai contenuti della vita invisibile all’occhio umano, che riguarda anche lo spirito. L’apparato visivo nel lavoro di M. è caratterizzato da sottili ...
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REPORTAGE
Sebastiano Porretta
Il termine francese reportage indica, nell'accezione comune, un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa d'indagare e documentare vari aspetti della realtà, [...] non sapere più se un juke-box non è più triste di una bara. A R. Frank io invio questo messaggio: tu hai l'occhio". Le immagini di un'America provinciale e sciatta sono in realtà frutto di una grande perizia tecnica e di una lunga consuetudine con la ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] se l'huomo nobile non tralascierà per questa l'arti liberali; ma la farà esercitare per mano de suoi agenti […] havendo sempre l'occhio non meno al benefizio publico, che al suo utile privato" (Rolfi, "Della scoltura"…, p. IX n. 66).
In effetti, il G ...
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FERRIGNO, Francesco
Gaetano Bongiovanni
Nacque nel 1686 a Trapani da Mario e da una Elisabetta. Sullo scadere del XVII secolo insieme alla famiglia si trasferì a Palermo dove intraprese studi ecclesiastici. [...] il 1720 il F. realizzò nella chiesa di S. Croce a Palermo "un'eccellente prospettiva dipinta... in cui s'inganna l'occhio a credervi dentro allungata e ingrandita la medesima tribuna con altri archi, statue e volte infinite" (Mongitore, 1721, f. 4 ...
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OLTOS (῎Ολπος)
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. O. è una delle personalità centrali della prima generazione di pittori a figure rosse: si può anzi [...] è invece un naso o un oggetto inanimato di dimensioni assai ridotte, un mero accento, che prende posto tra gli occhi, quasi a confermare l'idea centrale della maschera gorgonica riassunta nei suoi elementi più spettacolari. In seguito il distacco tra ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...