Atlante anatomico
Elsa Iannicelli
Massimo Nardi
Marco Mastantuono
Alessandro Bozzao
Ernesto Ferone
Michele Rossi
Franco Orsi
Paolo Ricci
Raffaela Di Nardo
Gaja Iacovella
Paolo Di Renzi
Carlo [...] suo contenuto. La rappresentazione migliore si ottiene con l'esame transbulbare, posizionando cioè la sonda ecografica sull'occhio, a palpebra chiusa, e spostandola lungo i vari meridiani del bulbo oculare. Si ottiene così una buona visualizzazione ...
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Malformazione
Ermelando V. Cosmi
Renato La Torre
Erich Cosmi jr.
Si definisce malformazione qualsiasi anomalia anatomica o strutturale di un determinato organo o apparato; essa può essere acquisita [...] congenite; da ciclopia, quando per uno sviluppo anomalo della vescicola prosencefalica si ha la fusione degli abbozzi degli occhi. La ptosi congenita della palpebra si ha quando una o entrambe le palpebre superiori appaiono abbassate per alterazione ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] tipi corrispondenti ad altrettante inclinazioni morali.
Con lo stesso metodo si possono reperire fino a 58 tipi di fronti, 43 di occhi, 50 di menti e 18 di bocche. La maggiore sinuosità o durezza di una linea, che caratterizza un elemento del volto ...
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PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] mette in scena ambiguamente il trionfo della verginità, mentre il discorso accademico Della contraria forza di due begli occhi sviluppa in modo fisiologicamente fondato una classica quaestio amorosa. Nel 1629 videro la luce due importanti traduzioni ...
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FOCOSI, Marcello
Antonia Francesca Frantini
Nacque il 3 sett. 1907, da Francesco e da Alberta Marini, a Venaria Reale (Torino), dove il padre, ufficiale di artiglieria, era distaccato. Iscrittosi alla [...] 1949], pp. 577-588; Ricerche sull'azione patogena del virus della malattia di Newcastle nei confronti dei tessuti dell'occhio di coniglio, ibid., XXXI [1952], pp. 513-518, con L. Scalfi). Descrisse vane manifestazioni morbose (Sui depositi pigmentati ...
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BONIOLI, Camillo
Paolo Casini
Nato a Lonigo (Vicenza) il 17 genn. 1729 da Antonio, proprietario terriero, dal 1748 frequentò all'università di Padova le lezioni del Morgagni, laureandosi nel 1750 in [...] inserì nel suo corso la trattazione delle malattie degli occhi: le sue lezioni sull'argomento, raccolte dai suoi un manoscritto recante il titolo di Trattato delle malattie dell'occhio e la data 1785, sono conservate presso la Civica Biblioteca ...
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CONCOREGIO (Concorreggio, Concoreggio, Concorezzo), Giovanni de
Federico Di Trocchio
Figlio di Gabriele, nacque a Milano intorno al 1380 (il colophon della prima edizione del Lucidarium sembra attribuire [...] , la fuliggine di galle, l'aceto con fecce d'olio vecchio. Vengono poi analizzate diffusamente le malattie dell'occhio, in particolare la cataratta, che nei casi resistenti alle cure mediche si propone di trattare chirurgicamente (le diverse ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] lavoro, e quelli, sempre più analitici, sui fattori di rischio nei vari tipi tumorali, vanno scoprendo sotto i nostri occhi un'impressionante costellazione di cause dei tumori umani (v. Hiatt e altri, 1977). Diviene perciò sempre meglio evidente il ...
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Struttura e funzione della corteccia: circuiti, aree e comportamento
Kathleen S. Rockland
(Department of Neurology, University of Iowa, Iowa City, Iowa, USA)
Le interazioni corticali sono un aspetto [...] cali globali. Tuttavia non è necessario che le colonne siano delle unità ripetute rigidamente (come l'ommatidio dell'occhio degli insetti). Altri dati suggeriscono che le colonne sono in effetti molto diversificate e che dunque parecchie strutture ...
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Neocorteccia
Vernon B. Mountcastle
Nell'uomo, la neocorteccia è la sede delle funzioni cognitive superiori e la sua complessità anatomica rispecchia l'importanza del compito che essa svolge nell'adattamento [...] generata dall'elaborazione intracorticale. I neuroni dell'area V1 sono sollecitati di preferenza da stimoli giunti a uno degli occhi da un punto particolare del campo visivo e sono sensibili in maniera selettiva a barre luminose brevi con angoli di ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...