In oculistica, il mancato uso della funzione visiva. È determinata per lo più da strabismo, opacità della cornea, del cristallino ecc., e può condurre ad ambliopia poiché la retina di un occhio fuori esercizio [...] finisce con il percepire sempre meno bene le immagini. Rimuovendo la causa dell’a., il recupero della normale acutezza visiva può essere completo nei bambini, mentre negli adulti è di solito parziale.
A. ...
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Anatomico (Würzburg 1820 - ivi 1864). Fu professore di anatomia umana a Würzburg (1852) ed estese il suo insegnamento all'anatomia microscopica. Le sue ricerche di maggior rilievo hanno avuto per argomento [...] della retina, dove ha descritto un particolare tipo di cellula (cellula di M.) e la muscolatura intrinseca ed estrinseca dell'occhio. Da lui prendono nome inoltre il muscolo di M. o muscolo tarsale: le fibre circolari che corrono parallelamente alla ...
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Astronomia
Corpo celeste che ruota intorno a un pianeta. Tutti i pianeti del Sistema solare (eccettuati Mercurio e Venere) sono dotati di uno o più satelliti. L’unico s. visibile a occhio nudo, e quindi [...] noto fin dall’antichità, è la Luna. Fra gli altri s., i primi a essere scoperti furono i quattro principali di Giove: Io, Europa, Ganimede e Callisto, individuati al telescopio da Galileo nel 1610 e da ...
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Rara parassitosi della mucosa congiuntivale, del canale lacrimale (o. esterna) o del globo oculare (o. interna), frequentemente conseguente ai ditteri Oestrus ovis e Rhinoestrus purpureus, giunti dalle [...] fosse nasali (rinomiasi complicata) o dai margini dell’occhio dove si sono schiuse le uova. ...
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Anatomista e fisiologo tedesco (Hannover 1829 - Gottinga 1905), prof. a Basilea (1855), poi a Friburgo (1858) e infine a Gottinga (1860). Si occupò dell'anatomia e fisiologia della cute (corpuscoli di [...] M.), della fisiologia dell'occhio e di numerosi problemi di chimica biologica (assorbimento e utilizzazione dell'ossigeno, ricambio intermedio, ecc.). ...
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BORSIERI DE KANILFELD, Giambattista
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Civezzano (Trento) il 18 febbr. 1725 da Francesco, di antica nobiltà trentina, e da Maddalena Pellegrini. Ebbe infanzia travagliata: [...] cieco di un occhio, fu gravemente malato e nel 1737 perse il padre. Attorno ai sedici anni decise di dedicarsi agli studi, affidandosi alla guida del comasco P. Fioretti, buon conoscitore delle letterature classiche. Dopo due anni padroneggiava il ...
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Medico greco (seconda metà sec. 1º d. C.). Dimorò in Egitto e per qualche tempo a Roma. Studiò l'anatomia esterna sui corpi degli schiavi e quella interna nelle scimmie. Studiò soprattutto l'anatomia dell'occhio, [...] descrisse le trombe uterine, distinse il pancreas dalle ghiandole mesenteriche. Compose varî trattati (sembra 12), di cui uno sulla nomenclatura delle parti del corpo umano e un altro sulle ossa. I pochi ...
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Testa
La testa costituisce la parte superiore del corpo umano. Essa è separata dal collo dalla linea cervicocefalica, che inizia dalla protuberanza occipitale esterna e, toccando l'apice dell'apofisi [...] elettrica cerebrale, rilevata mediante elettrodi posti sul cuoio capelluto (v. IV, cap. 4: I segnali elettrici e magnetici).
Occhio
L'occhio è un complesso organo di senso, mediante il quale l'energia delle onde luminose viene convertita in impulsi ...
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Medicina
In ortopedia, la rottura di un tendine in prossimità della sua inserzione.
In oculistica, d. retinica, estesa soluzione di continuo della retina, con perdita dei normali rapporti di contiguità [...] anatomica (distacco) a livello dell’ora serrata dell’occhio.
Telecomunicazioni
Una centrale telefonica si dice in d. se, a causa di una punta di traffico superiore a quella per la quale è stata progettata, gli utenti, sganciando il microtelefono ...
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Anatomico austriaco (Wels, Austria Superiore, 1853 - Lipsia 1917), prof. alle univ. di Vienna (1885-86), di Praga (1886-1904), e (dal 1904) di Lipsia; autore di notevoli ricerche di anatomia e di embriologia [...] (sull'origine del mesoderma, sullo sviluppo dell'occhio, ecc.). ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...