GIOBBE, Mario
Silvana Musella
Nacque a Napoli il 13 ott. 1863 da Raffaele, maestro sarto, e da Pasqua Prota e fu denunciato all'anagrafe con il nome di Gennaro. Dotato di un ingegno eccezionale, aveva [...] ancor più nelle opere successive, così da indurre un critico contemporaneo a dire di lui: "Chi ha avuto sott'occhio gli articoli sparsi pel Corriere di Napoli ha creduto leggere brani di autore del Cinquecento, perché quella prosa reclamata dal ...
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BOMBACE (Bombasius), Paolo
Elpidio Mioni
Nacque a Bologna l'11 febbr. 1476 da Antonio e Lodovica Tederici. Dedicatosi allo studio delle lettere, riuscì ben presto a crearsi una notevole fama, soprattutto [...] larga ospitalità nella casa del dotto amico. Per oltre un anno Erasmo poté dedicarsi serenamente al suoi studi e sotto l'occhio vigile del B., che lo aiutò ad approfondire la conoscenza della lingua greca, ampliò i suoi Adagia, compose e corresse la ...
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BATTISTA (Battisti, Batista, Batisti, Batisto), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Nato a Grottaglie (Taranto) l'11 febbr. 1610 da Cesare e Macedonia Fasano, perse ben presto i genitori, ereditandone molti debiti [...] quanto egli scrive in una lettera sulle misere condizioni in cui vivono i letterati contemporanei: "Mi cadon le lacrime dagli occhi in pensando che tutti quasi i letterati del nostro secolo siano costretti a scendere e salir per l'altrui scale o ...
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BELEGNO, Caterino
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia l'8 apr. 1632, da Paolo di famiglia patrizia e da Elisabetta Malipiero. Educato secondo le rigide tradizioni cittadine, fu avviato alla carriera [...] di questi suoi viaggi e spostamenti, com'era del resto uso dei giovani patrizi, abituati in tal modo a preparare l'occhio e la penna per le future relazioni delle loro ambascerie. Da Vienna, dove mise insieme un po, , frettolosamente un breve Viaggio ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] ., al quale un disgraziato accidente giovanile tolse l'uso d'un occhio e la possibilità, conseguentemente, di servir da soldato, non pure la filologia del positivismo, importata poi di peso e ad occhi chiusi fra noi, il C. asseriva, peraltro, la ...
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PEA, Enrico
Giona Tuccini
PEA, Enrico. – Secondogenito di Mattia, marmista, e di Giuseppa Gasperetti, nacque a Seravezza (Lucca) il 29 ottobre 1881.
I primi anni della vita di Pea furono segnati da [...] voti introducendolo nel monastero dei frati di San Torpè a Pisa, dove però non venne accettato a causa del difetto all’occhio destro ferito durante un gioco quando aveva tre anni. Nel 1895 fu meccanico apprendista presso i Cantieri Orlando di Livorno ...
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CHIARA, Bernardo
Giuliana Scudder
Nacque il 28 apr. 1863 in Vauda di Front, piccolo comune del Canavese, da Giacomo e Anna Maria Massa. La famiglia aveva lasciato la gestione della rivendita di sale [...] , all'Agenzia doganale della stazione di Porta Susa a Torino. Il lavoro gli dava agio di leggere e studiare; né perdeva d'occhio i problemi della scuola (un suo articolo sulla Gazzetta piemontese del Roux nell'estate del 1887, Il lavoro manuale e l ...
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DI FAYE, Giovanni Antonio
Giovanni Nuti
Nacque il 1° genn. 1409 nel borgo di Malgrate (od. frazione di Villafranca in Lunigiana, prov. di Massa Carrara) da Francesco e da Guglielmina, figlia di Nicolò [...] , spingendolo per la disperazione a scialacquare i suoi beni. Egli morì nel luglio 1408 per una ferita ricevuta in un occhio, lasciando la moglie incinta; ella diede alla luce il D. nell'unica casa rimasta alla famiglia dal patrimonio originario ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] pittrice. Indici ragionati, a cura di M.L. Strocchi, Pisa 1986, pp. 7 s. e i seguenti articoli, pubblicati in Settimo Giorno: L'occhio di Manet (21 sett. 1957); Il "metodo" di Seurat (6 marzo 1958); Il coraggio di B. Morisot (29 maggio 1958); La vera ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] Terracina, I. Marmitta, e, soprattutti, Bernardo Tasso, di cui fu, in poesia, il primo seguace. Si sa che restò privo d'un occhio, e che morì a Foligno, mentre era segretario del cardinale Caetani, il 22 nov. 1554.
Le poesie del B., disperse in varie ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...