PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] Occhini (1905-1978). L’8 luglio 1935 si spense la madre; nel gennaio 1936 un delicato intervento all’occhio sinistro lo persuase definitivamente a rinunciare alla prospettiva dell’insegnamento universitario; nel 1937 lasciò l’appartamento di via Vico ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] , Palazzeschi "umorista" sulle soglie del palcoscenico, in Otto/Novecento, VI (1982), 1, pp. 137-160; A. Saccone, L'occhio narrante. Tre studi sul primo Palazzeschi, Napoli 1987; L. Lepri, Il funambolo innocente. A. Palazzeschi, Firenze 1991; W ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] in discussione (o frammentandole o dilatandole), i versi si spezzano a gradino, nuovi accorgimenti tipografici segnalano anche all’occhio la giacitura della poesia nella pagina. Cambia la specificità scritta oltre che letta della poesia, con nuove ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] gli capitavano per le mani e gli tagliava esso medesimo».[36] L'Acquapendente era impegnatissimo, allora, in ricerche sull'anatomia dell'occhio. Il Sarpi gli si era associato: e in modo così intenso e fruttuoso, che lo stesso Acquapendente, nel suo ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] una presa di coscienza del mondo da parte di persone che, senza consacrarsi agli studi, guardavano tuttavia la realtà con occhio acuto. È proprio in questo periodo che si moltiplica il numero delle scuole, spesso comunali o private, con programmi d ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] in blocco e a priori la politica di Alessandro, senza alcuna apertura a discuterne la legittimità, e valse al G., agli occhi di molti fiorentini che non dimenticavano l'azione di "ser Cerrettieri", un'ulteriore taccia d'infamia.
A Napoli, il 26 febbr ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] maggiore funzionalità della Commedia, rispetto al Canzoniere, al metodo critico del Castelvetro. Sezionando la poesia dantesca, anche conl'occhio al solo senso denotativo, l'universo di discorso che ne emerge è molto più vasto, ricco e diversificato ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] ideale, dicevamo, non esiste . .. ancora. E con ciò si deve continuare a tenere la testa sotto terra, a chiudere gli occhi di fronte a una realtà irrefutabile per quanto scomoda, a lasciare fra parentesi uno degli aspetti più notevoli e centrali (per ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] mensa. Funestato il ritorno a Roma da un incidente all'occhio, s'aggiunge il cruccio di dover mediare tra i fratelli può favorirlo a Roma, ove il G. - a rendersi ai suoi occhi viepiù benemerito - recluta per lui "virtuosi" nella musica, a tal fine ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] non c'è solo l'ideale di obiettività a base scientifica che il detective classico sembra condividere con l'occhio fotografico, ma anche quell'attenzione alle cose di cui parlavano con preoccupazione i Goncourt.
Il poliziesco nella sua essenza ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...