LOMBARDI, Antonio
Franco Arato
Nacque a Modena il 22 sett. 1768 da Venerio e da Barbara Zerbini. Laureatosi nell'Università cittadina in matematica, ottenne il titolo di perito ingegnere ed esercitò [...] , [Parini] si riscaldò", scrive il L., al punto che "la continua lettura dei giornali gli cagionò una cateratta all'occhio destro", ibid., p. 350). Nel tomo IV torna l'analisi dell'erudizione, sul fronte particolare della grammatica, eloquenza e ...
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CHILANTI, Felice
Renato Bertacchini
Nacque a Ceneselli nell'Alto Polesine (Rovigo) il 10 dic. 1914 da Giovanni Battista e da Ida Bongiovanni in una famiglia di campagna (il padre "zappatore, mietitore, [...] di Bambino (ibid. 1976) il C. creava un nuovo genere di favola, fondendo, in un sorprendente e riuscito avvicendamento narrativo, l'occhio incantato del protagonista Bambino ("di un anno 0 due") con i colpi di scena a getto continuo di un'azione ...
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romanticismo
Sergio Parmentola
Antonella Sbrilli
L’arte come espressione del sentimento
Nato in Germania e in Inghilterra alla fine del 18° secolo, il movimento romantico si diffuse in Europa nei primi [...] Oriente e in Africa settentrionale; soprattutto rinnova la maniera di dipingere, in base ad alcune leggi di funzionamento dell’occhio umano di cui faranno tesoro i pittori impressionisti. Vissuto fra il 1798 e il 1863, Delacroix esprime l’importanza ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] "L'erede del beato", ibid., pp. 171-83; N. Tedesco, Per concludere: il dubbio e l'azzardo, ibid., pp. 213-18, poi in L'occhio e la memoria, Marina di Patti 1988, pp. 109-14, quindi in La scala a chiocciola, Palermo 1991; A. Di Grado, A. F.: la figura ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] della realtà da cui poter ricavare associazioni sorprendenti: somiglianze nascoste e analogie in una realtà cangiante, che l’occhio e la mente dell’osservatore scoprono tra settori lontani del mondo. Il simbolo appare adatto a rendere fenomeni ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] adulano; con un'assenza tale di veli, che, sapendo quanto anche nello scrivere il più piccolo biglietto T. tenesse d'occhio il gran pubblico al quale lo sapeva o sperava destinato, può sembrare, più che schiettezza, assenza d'intimo pudore. Maggiore ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] (o rapporto fra cose aventi un sito comune), in emulazione (rapporto fra cose distanti che si combattono o riflettono o rispondono, come gli occhi umani, il sole e la luna, il naso e Giove o Ermete, la bocca e Venere, onde le stelle sono modello alle ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] di Francesco Cacherano di Bricherasio potrà dirci quel che incontrò, su questa strada, un uomo esperto e pratico, con gli occhi aperti su tutte le brutture del mondo che era chiamato ad amministrare, pronto a proporre piani di riforma anche quando ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] poi molti personaggi di contorno che popolano i romanzi, risultano ispirate dalla medesima intenzione di ritratto che orienta l'occhio sui monti, sulle vallate, sul lago, sulla natura insomma, proiezione, come gli uomini, dì Dio. Perché il F., nato ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] e guidato il corso della storia" (p. X), il libro ricostruiva il mito di Roma nell'età medievale, guardando con occhio equilibrato sia alla tradizione letteraria sia a quella popolare.
Al centro dell'opera erano i rapporti fra Roma e la Chiesa e ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...