Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] astronomici della Commedia;[45] e, più ancora, il Dante misuratore cosmico del Paradiso: geodeta che ben sa traguardare, con occhio esperto, l'intiero universo: «che tutto s'affige l per misurar» e che nel freddo gennaio transpadano del 1320, spinto ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] augurarsi, quella di suscitare il benevolo interessamento di Lorenzo de' Medici. Le qualità del giovane dovettero subito colpire l'occhio acuto del Magnifico. Ma nella casa dei Medici sembra che egli sia entrato solo verso il 1473, quando aveva già ...
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COSTANZI (Costanzo), Antonio
Gianfranco Formichetti
Nacque a Fano nel 1436 da maestro Giacomo e da Lucia Ciccolini, entrambi di nobile famiglia. Il padre lo indirizzò dapprima alla scuola di Ciriaco [...] caso da una nota conciliativa verso i Malatesta, pare con la complicità di Federico di Urbino che vedeva di buon occhio un eventuale matrimonio di sua figlia Isotta con Roberto Malatesta.
Entrato a far parte del Consiglio dei venticinque nel 1471 ...
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RUGGERONE DA PALERMO
CCorrado Calenda
Le identificazioni proposte per questo rimatore, sulla base di una generica corrispondenza onomastica (per l'equivalenza tra Ruggero e Ruggerone cf. Vitale, 1953), [...] occitaniche). Si tratta di temi largamente condivisi all'interno della Scuola ma che vengono qui sviluppati tenendo d'occhio soprattutto il Guido delle Colonne (v.) di La mia gran pena (dalla contaminazione tra queste due canzoni prenderà ...
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COMAZZI (Accomazzo), Giovanni Battista
Fiorenza Vittori
Nacque a Mantova (secondo il Bazzoni, a Casale Monferrato) nel 1654 da famiglia originaria di Casale Monferrato.
Assai scarse sono le notizie [...] Sono queste le due pupille dell'umana repubblica con le quali veglia sempre il nostro governo, e non è vero che l'occhio della religione resti accecato dalla fede poiché siccome il vedere della scienza umana è una fede in noi stessi, così il credere ...
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COLPANI, Giuseppe
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Brescia nel 1739. Non si conoscono dati precisi relativi alla sua prima formazione anche se, probabilmente, compì gli studi nella città natale [...] parte intende". Così anche nel campo della scultura e dell'architettura "la vaga forma, che dal tutto nasce / Già l'occhio alletta e l'animo riempie". Il "bello estetico" dunque è tutto contenuto nelle espressioni della "eterna legge" della natura ed ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] vale a dire, un ampliamento di tutte le possibilità della sensibilità umana. Il cinema rende accessibili all'occhio in particolare e alla sensorialità in generale aspetti prima inaccessibili; e questo potenziamento della capacità visiva e sensoriale ...
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Leopardi, Giacomo
Achille Tartaro
Il canto dell’infelicità
La poesia di Giacomo Leopardi, testimoniata nei Canti, si collega a un’approfondita riflessione sulla condizione e il destino dell’uomo nella [...] e della noia di vivere.
Li tratta in forma ora mitica (Storia del genere umano) ora ironica e satirica, con l’occhio all’incorreggibile vizio degli uomini di credersi al centro dell’Universo (Dialogo di Ercole e di Atlante, Dialogo di un folletto e ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] , 16-18); i versi in cui si riparte la parola spezzata sono detti comiziali.
Si può anche avere una r. per l’occhio, quando le parole coinvolte hanno la stessa terminazione grafica ma non fonetica a causa di una diversità d’accento, come in partìre ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] L. lo descrive, e nel descriverlo trema di passione e di angoscia per esso, troppo vividamente evocato. Così, l'occhio freddo dell'osservatore della natura è pronto ad accendersi nell'osservazione dell'umanità e delle sue vicende, nel nesso che senza ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...